(Minghui.org) Nel mese di marzo e aprile di quest'anno, sono stati segnalati in totale 772 casi di arresto o di molestie nei confronti di praticanti del Falun Gong a causa della loro fede.

I 772 casi comprendono 333 arresti (di cui 61 nell'anno precedente e 272 quest’anno) e 439 molestie (di cui 123 nel 2024 e 422 nell'anno in corso). Il ritardo nella segnalazione è dovuto principalmente alla censura delle informazioni in Cina sotto il regime comunista, che rende difficile per i corrispondenti di Minghui raccogliere, verificare e inviare i dati al sito web. I praticanti perseguitati, quando denunciano le persecuzioni con i loro veri nomi, rischiano di subire anche ritorsioni da parte del governo.

I 772 praticanti presi di mira provengono da 22 province e 4 comuni a controllo centrale (Pechino, Chongqing, Shanghai e Tianjin). L'Hebei ha registrato il maggior numero di arresti e molestie (156), seguito da Shandong (112), Heilongjiang (68), Jilin (67) e Liaoning (63). In altre 10 regioni si sono registrati casi a doppia cifra tra 11 e 50 e le restanti 11 regioni casi a una sola cifra da 2 a 7.

Al momento dell'arresto o delle molestie, almeno 170 praticanti avevano un'età pari o superiore ai 60 anni, di cui 36 sessantenni, 90 settantenni, 43 ottantenni e un novantenne.

Arresto violento e alimentazione forzata durante la detenzione

La signora Jia Xiufang, di circa 70 anni proveniente dalla città di Hanzhong, nella provincia dello Shaanxi, è stata arrestata nella sua abitazione all'inizio di febbraio scorso, dopo che la polizia ha sospettato che avesse affisso dei volantini del Falun Gong. La polizia ha fatto irruzione nell'abitazione di Jia e ha confiscato i suoi libri del Falun Gong. Inoltre, prima di andarsene, le ha ordinato di non uscire più per affiggere materiale informativo sul Falun Gong, altrimenti le avrebbero spezzato le gambe e picchiata a morte.

Il 5 marzo scorso, quando la polizia della città di Longkou, nella provincia dello Shandong, ha cercato di entrare nell'abitazione di Yi Xiangyang, di 76 anni, ha chiesto a un fabbro di rimuovere lo spioncino dalla porta e di inserire una lunga barra di metallo nel foro. Yi e sua moglie erano terrorizzati, pensando che un gruppo di ladri stesse invadendo la loro proprietà. In seguito a un breve tentativo di resistenza, la polizia ha rimosso con forza il lucchetto e ha fatto irruzione in casa, perquisendola in ogni suo angolo, compreso all'interno dell'armadio e dei cassetti.

Sono stati confiscati alcuni materiali informativi sul Falun Gong e tre lettori multimediali di Yi.

Il signor Feng Guoqing, residente nella città di Yichun nella provincia dell'Heilongjiang, di circa 59 anni, dopo il suo arresto avvenuto il 4 dicembre dell'anno scorso, nel Centro di detenzione della città di Yichun ha attuato uno sciopero della fame per oltre 40 giorni. La polizia lo ha spogliato, immobilizzato su un letto in posizione di aquila aperta e poi lo ha nutrito a forza. Inoltre, ha dovuto fare i suoi bisogni nel letto e ha subito il cedimento di entrambi i reni.

Detenuti nonostante le condizioni di salute

Numerosi praticanti sono stati arrestati nonostante le loro condizioni di salute.

Il signor Feng Guoqing, un 75enne residente nella città di Dalian, nella provincia del Liaoning, è stato arrestato il 19 marzo scorso dopo essere stato denunciato per aver affisso manifesti del Falun Gong. Durante l'esame medico richiesto per la detenzione, gli è stata riscontrata la scabbia e la stenosi mitralica (una malattia del cuore). Nonostante non fosse idoneo alla detenzione, il medico che lo ha visitato ha acconsentito alla reclusione, affermando che la sua vita non sarebbe stata in pericolo finché non avesse praticato un'attività fisica intensa.

Dong Xunsheng

A un’altra residente di Dalian, la signora Meng Xianfang, di 63 anni, il 2 marzo scorso, è stata riscontrata un'insufficienza renale e l’ipertensione arteriosa sistolica di 280 mmHg (il range di normalità è di 120 mmHg o inferiore), dopo l’arresto. Il centro di detenzione locale le ha imposto di assumere farmaci per l'ipertensione e l'ha reclusa. Nonostante i suoi problemi di salute, le guardie l'hanno costretta a svolgere ogni giorno dei lavori domestici. La sua salute si è deteriorata e in un solo mese è andata in shock tre volte.

Circa a metà marzo scorso, la polizia ha interrogato due volte Meng nel centro di detenzione. Inoltre, il pubblico ministero è andato a verificare i verbali degli interrogatori della polizia. Le hanno ordinato di rinunciare al Falun Gong e l'hanno minacciata di mandarla in prigione. Ai suoi familiari è stato detto che se avessero pagato 100.000 yuan (circa 12.300 euro), la pena detentiva le sarebbe stata ridotta di un anno.

Casi di molestie

Con le “Due sessioni” (le sessioni plenarie annuali dell'Assemblea nazionale del popolo e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese) che si sono tenute a Pechino dal 5 all'11 marzo di quest’anno, alla fine dell'anno scorso le molestie contro i praticanti del Falun Gong si sono intensificate e sono continuate fino alla fine delle conferenze. In particolare, a Shanghai e a Pechino le autorità hanno disposto che i funzionari rimanessero fuori dalle abitazioni di alcuni praticanti 24 ore su 24 per monitorarli.

Il 10 marzo scorso due agenti hanno bussato alla porta di casa di Song Liying, nella città di Shijiazhuang, nella provincia dell'Hebei. Gli agenti hanno detto che erano lì solo per fare visita ai familiari. Poiché loro hanno rifiutato di aprire la porta, gli agenti poco dopo se ne sono andati.

Oltre alle molestie prima dei grandi incontri politici, la polizia di tutto il Paese ha regolarmente preso di mira i praticanti presenti sulla sua lista nera.

Nella contea di Chengmai, nella provincia dell'Hainan, un agente in borghese la sera dell'8 febbraio scorso si è recato a casa di He Ping. Prima ha chiesto se il marito era in casa e poi ha detto che sospettavano che lei distribuisse materiale informativo sul Falun Gong. Quando le è stato chiesto di fornire le prove dell'accusa, la persona ha chiesto l'intervento di altri agenti. Poiché He si è rifiutata di farli entrare, hanno affermato che erano lì solo per fare un sopralluogo, ma alla fine hanno cambiato la versione dei fatti dicendo che la donna ha pubblicato online “commenti inappropriati”.

Il 7 marzo, un mese dopo l'accaduto, la polizia ha contattato il suo responsabile sul posto di lavoro, dicendo che qualcuno l'aveva denunciata per aver distribuito materiale del Falun Gong e l'aveva accusata di ascoltare programmi radiofonici di “nemici stranieri”. Al marito di He è stato ordinato di convincerla a rinunciare al Falun Gong.

Intorno al 9 marzo, all'esterno dell'appartamento di He sono apparsi due cartelli con informazioni che diffamavano il Falun Gong sponsorizzati dal Comitato per gli Affari Politici e Legali della contea di Chengmai, che riportavano ricompense per chi avesse denunciato i praticanti del Falun Gong.

Il manifesto affermava che coloro che avessero fatto opera di sensibilizzazione sulla persecuzione sarebbero stati condannati al carcere. Inoltre, la polizia ha minacciato He, dicendole di non provare a rimuovere i cartelli.

Praticanti anziani molestati

Il 17 aprile scorso oltre 10 agenti di polizia hanno fatto irruzione nell'abitazione di Zhu Weihua e hanno iniziato a perquisirla senza esibire i loro documenti o un mandato di perquisizione. Hanno confiscato libri sul Falun Gong, CD di conferenze, ritratti del fondatore del Falun Gong, computer e altre decorazioni per la casa contenenti informazioni sulla pratica. Quando l'assistente domiciliare di Zhu ha cercato di impedire alla polizia di prendere le sue cose, la polizia ha ammanettato l'assistente e l'ha portata nell'auto della polizia, pensando che fosse Zhu.

Zhu, settantenne e insegnante in pensione dell'Università di Yanshan nella città di Qinhuangdao, nella provincia dello Shandong, è rimasta nella sua camera da letto chiusa a chiave e la polizia se n'è andata senza fare irruzione. Quel pomeriggio, dopo aver capito di aver arrestato la persona sbagliata, la polizia è tornata in serata nell'abitazione di Zhu e ha ordinato alla figlia di aprire la porta della sua camera da letto. La polizia ha interrogato brevemente Zhu e poi se n'è andata. La sua assistente è stata rilasciata intorno alle ore 23.00.

La polizia ha continuato a perseguitare l'ottantanovenne Liao An'an, residente nella città di Baiyin, nella provincia del Gansu, e ha tentato di arrestarla per farle scontare una pena detentiva di sei anni e nove mesi. Il 6 marzo scorso, durante l'ultima molestia, quando Liao ha cercato di spiegare che non aveva fatto nulla di male praticando la sua fede, un agente le ha detto: “Non sai che sei una criminale condannata? Come osi avere ancora un atteggiamento del genere? Posso metterti in prigione solo per questo!”. Liao è ora sottoposta a forti pressioni e vive nella paura.

Perseguitata ripetutamente

La 65enne Zhang Lifang, della città di Guyuan nella regione autonoma del Ningxia Hui, all'inizio di quest'anno si è recata nella città di Yinchuan, la capitale del Ningxia, per visitare la figlia, ma il 29 marzo è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong alla gente. Da allora è rinchiusa nel Centro di detenzione della città di Yinchuan. Questa è la settima volta che Zhang viene arrestata dall'inizio della persecuzione. In precedenza ha scontato tre periodi di campi di lavoro forzato per un totale di cinque anni e una pena detentiva di tre anni. La propaganda diffamatoria, le intimidazioni e le minacce del regime comunista hanno messo a dura prova anche il marito e i figli di Zhang.

Oltre al calvario di Zhang, anche le sue tre sorelle e una nipote sono state prese di mira per aver praticato il Falun Gong. La sorella maggiore, Zhang Yufang, è stata torturata fino alla disabilità in un campo di lavoro e ancora oggi è costretta a letto. Il marito di Zhang Yufang, Xu Yaozhen, è morto a causa delle persecuzioni. La figlia, Xu Yan, è stata condannata a tre anni di carcere. Anche le altre due sorelle di Zhang Lifang, Zhang Shufang e Zhang Lanfang, hanno perso la vita a causa delle persecuzioni.

Il 5 marzo scorso è stata la diciannovesima volta che il signor Yi Xiangyang, residente della città di Longkou nella provincia di Shandong, è stato arrestato dall'inizio della persecuzione nel 1999. Ha scontato due periodi di detenzione di cinque anni (ottobre 2004 - ottobre 2009 e agosto 2014 - agosto 2019) e durante la detenzione è stato sottoposto a brutali torture. Attualmente è in sciopero della fame nel Centro di detenzione della città di Longkou per protestare contro l'arresto e la detenzione arbitraria.

Solo tre mesi dopo che, il 22 dicembre dello scorso anno, la signora Xia Yilin, 73enne residente nella città di Taiyuan nella provincia dello Shanxi, ha terminato di scontare una pena detentiva di quattro anni e mezzo, il 19 marzo scorso è stata nuovamente arrestata, dopo che la polizia ha visto la dichiarazione solenne che aveva pubblicato su Minghui per annullare la dichiarazione di rinuncia al Falun Gong che aveva fatto sotto pressione durante le precedenti detenzioni. È stata portata in un centro di detenzione nonostante la sua pressione sanguigna fosse elevata. Prima di quest'ultimo episodio di persecuzione, Xia ha scontato tre periodi di detenzione per un totale di 11anni e mezzo.

I calvari familiari

Il signor Wang Junheng, 76enne della città di Yantai nella provincia dello Shandong, è stato arrestato intorno al 7 aprile scorso, dopo essere stato denunciato per aver parlato con la gente della persecuzione del Falun Gong. La moglie, incapace di intendere e di volere da anni, è stata abbandonata a se stessa.

Meno di tre anni dopo la morte del marito, deceduto a causa delle persecuzioni, il 21 marzo scorso Yan Qinghua, della città di Dalian, nella provincia del Liaoning, è stata arrestata. Quest'ultimo ciclo di persecuzioni deriva dal suo precedente arresto, avvenuto l'11 luglio 2019, insieme al marito, il signor Ding Guochen.

Il 23 febbraio 2021 Ding è entrato in coma, ma è stato comunque condannato a due anni, mentre Yan è stata condannata a tre anni e mezzo. Dopo la morte di Ding, avvenuta il 30 aprile 2022, le autorità non hanno preso immediatamente in custodia Yan per farle scontare la pena e le hanno permesso di rimanere a casa per prendersi cura della figlia. Quando la figlia ha compiuto 18 anni (ma frequenta ancora la scuola superiore), le autorità l'hanno arrestata e le hanno ordinato di scontare la pena di quattro anni fa.

Dopo l'arresto di Du Likun, di suo marito Ma Yongxiao e di sua madre Yang Fenglian, presso la loro residenza comune nella città di Handan, nella provincia dell'Hebei, verso le ore 23.00 del 19 febbraio scorso, l'ex marito di Yang, Du Jiaxiang (che non pratica il Falun Gong), ha assunto un avvocato per rappresentarli. Mentre a Yang e Ma sono state negate le visite dell'avvocato, quest'ultimo ha avuto il permesso di vedere Du.

Il 29 marzo scorso, dopo il rilascio di Yang, la polizia ha arrestato Du come vendetta per aver assunto un avvocato. Dopo avergli negato l'accesso al centro di detenzione locale a causa delle sue condizioni fisiche, la polizia lo ha trattenuto nell'ospedale della polizia per 31 giorni e lo ha rilasciato il 30 aprile. Il 1° aprile scorso, nel frattempo, la polizia ha fatto irruzione nell'altra residenza di Yang rompendo la serratura della porta d'ingresso e ha confiscato sette stampanti.

In un'altra occasione Zhang Shuping, della città di Tangshan nella provincia dell'Hebei, a metà aprile scorso è stata portata dal figlio, dalla nuora e dalla polizia locale in un ospedale psichiatrico, solo perché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong (come parte della persecuzione, molti praticanti mentalmente sani vengono portati in ospedali psichiatrici e sottoposti a somministrazione involontaria di farmaci).

Il figlio e la nuora di Zhang, risentiti nei confronti del Falun Gong a causa della propaganda del regime comunista, e dopo che la polizia ha detto che i loro figli non avrebbero potuto andare all'università o trovare un buon lavoro se lei avesse continuato a praticare il Falun Gong, hanno incolpato la madre di aver coinvolto i familiari.

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