(Minghui.org) All'inizio di quest'anno il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dichiarato che l'agenzia potrebbe negare le domande di visto e l'ingresso ai noti violatori dei diritti umani, compresi quelli che perseguitano i praticanti del Falun Gong. I praticanti hanno recentemente presentato all'agenzia un elenco di accertati violatori dei diritti umani, sollecitando un'azione contro queste persone che da venti anni stanno perpetrando la brutale persecuzione del Falun Gong in Cina.

I funzionari del governo canadese, che hanno prestato molta attenzione alla repressione del Falun Gong da parte del regime cinese, hanno elogiato questo sviluppo e chiedono al governo canadese di attuare misure simili.

Deputata ed ex ministro dell'Immigrazione: Nessun visto ai violatori dei diritti umani

Judy Sgro, parlamentare ed ex ministro dell'Immigrazione, ha dichiarato che la persecuzione del Falun Gong è “ingiustificata e ingiusta”

Judy Sgro è membro del parlamento canadese da venti anni ed ex ministro della Cittadinanza e dell'Immigrazione. Durante una recente intervista, la deputata Sgro ha dichiarato: “La comunità del Falun Gong sta vivendo e praticando in base agli stessi valori su cui abbiamo costruito il nostro Paese. Ho grande difficoltà a capire perché qualcuno avrebbe problemi a non essere rispettoso della comunità del Falun Gong nel suo insieme”.

La parlamentare ha aggiunto: “Sebbene la repressione in Cina continui ancora, è del tutto ingiustificato e ingiusto perseguitare persone innocenti”. Ha detto che le persone che commettono queste azioni dovrebbero essere ritenute responsabili, sottolineando anche che “l'hanno fatta franca perché il resto del mondo non si è espresso in modo abbastanza esplicito riguardo al loro comportamento. Quando il Parlamento si riunirà di nuovo in autunno, spero che ci saranno molti più deputati, rispetto a prima, che prenderanno seriamente in considerazione la causa”.

Più specificamente, la deputata Sgro attende con impazienza che in Canada vengano adottate misure legali simili a quelle prese dagli Stati Uniti sulla base del Magnitsky Act. Ha affermato: “Sia che stiamo parlando del Falun Gong o di persone coinvolte nell'Olocausto, la gente che non rispetta i diritti umani di qualunque nazione e della nostra non dovrebbe avere alcun privilegio nell'ottenere un visto per entrare negli Stati Uniti, in Canada o in Australia”.

L'onorevole Sgro ha un messaggio per i praticanti sottoposti alla persecuzione in Cina: “State al sicuro e state attenti! Sappiate che ci sono molte persone in tutto il mondo che vi amano e rispettano tutti, e noi vogliamo che siate al sicuro. Saremo la vostra voce qui in Canada”.

Ex senatore: Il prelievo forzato di organi è una delle azioni più atroci contro l'umanità

Con Di Nino, ex senatore canadese, ha affermato che il prelievo forzato di organi in Cina sta continuando tuttora

L'ex senatore canadese Con Di Nino ha espresso la sua preoccupazione per i praticanti perseguitati e dichiarato: “Non dobbiamo mai smettere di criticare le ingiustizie in qualsiasi parte del mondo, che si tratti della Cina o del Canada. Se non lo facciamo, allora la nostra società crollerà”. Ha affermato che la società canadese si basa sulla pace, sulla compassione e sulla comprensione reciproca.

Il senatore Di Nino ha dichiarato: “L'esempio più significativo è il blocco della stampa libera da parte della Cina, cosa che il Partito Comunista Cinese ha negato. Allora, cosa stanno nascondendo? Perché non permettono a quelli di noi che vorrebbero andare lì di verificare?”.

Di Nino ha prestato servizio nel Senato canadese per ventidue anni. Come cofondatore dell'associazione Amici del Falun Gong nel Parlamento canadese ha affermato che ciò che i praticanti hanno sperimentato in Cina a causa della persecuzione, in particolare il prelievo non consensuale di parti del corpo, è “una delle azioni più atroci contro l'umanità”.

Ha continuato: “La gente non può semplicemente ignorare questa tragedia e non fare nulla. I governi di tutto il mondo devono schierarsi e criticare, nonostante le relazioni commerciali con la Cina”. Di Nino spera che presto saranno in atto sforzi legislativi per punire i trasgressori dei diritti umani in modo simile al Magnitsky Act.