(Minghui.org) Lo scorso mese di luglio un uomo, residente ad Harbin nella provincia dell’Heilongjiang, è stato sottoposto a un’altra serie di torture, mentre stava scontando 10 anni e otto mesi di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Le guardie della prigione di Hulan, nella città di Harbin, hanno spruzzato lo spray al peperoncino sul volto, sull’inguine e sull’ano di Li Lizhuang. Inoltre lo hanno percosso, nelle stesse zone, con i bastoni elettrici, inoltre lo hanno alimentato a forza con urina, insultato e picchiato selvaggiamente. Gli hanno messo una camicia di forza e non gli hanno permesso di dormire per due notti consecutive. Li aveva lividi e ferite al volto; gli ci sono voluti molti giorni per guarire. Dopo essere stato ripetutamente preso a calci, l’uomo presenta segni sulle gambe che sono ancora visibili.
Poiché è rimasto fermo nella sua fede, le guardie gli hanno anche revocato le visite e le telefonate con i familiari. Altri praticanti del Falun Gong incarcerati che si sono rifiutati di rinunciare alla loro fede hanno subito torture e punizioni simili.
Tra i principali perpetratori ci sono le guardie Sun Weixin, Li Lianwei e Wang Yong. Giorni prima, durante una perquisizione di routine nelle loro celle, hanno confiscato gli insegnamenti del Falun Gong a Li, a Liu Hao e ad altri due praticanti. Questi ultimi tre hanno chiesto la restituzione degli oggetti confiscati, ma sono stati frustati da Sun, percossi con i manganelli elettrici e spruzzati con spray al peperoncino.
Li, medico ortopedico presso il Primo Ospedale dell’Università di Medicina di Harbin, ha perso il lavoro per aver praticato il Falun Gong. Nel maggio 2001 gli sono stati inflitti due anni di lavori forzati e nel luglio 2002 è stato condannato a quattro anni di prigione. Dopo il suo ultimo arresto, avvenuto nell’aprile 2020, è stato condannato a 10 anni e otto mesi. Dal 17 febbraio dell’anno scorso, quando è stato ammesso nella prigione di Hulan, è stato sottoposto a varie forme di tortura. Per i resoconti dei suoi precedenti episodi di tortura in prigione, si vedano gli articoli correlati qui sotto elencati.
La prigione di Hulan era stata progettata come carcere di massima sicurezza per detenere i condannati a morte, all’ergastolo o anche a periodi di almeno 15 anni. Tuttavia, durante gli ultimi 24 anni di persecuzione, è diventata la prigione principale per i praticanti del Falun Gong. Dopo lo scoppio della pandemia nel 2020 il direttore Wei Yuchuan, appena nominato, e il suo vice, Deng Xiaogeng, hanno intensificato la persecuzione dei praticanti del Falun Gong incarcerati. Li hanno costretti a rimanere seduti su piccoli sgabelli per lunghi periodi di tempo e sottoposti ad altre forme di abuso. Coloro che si sono rifiutati di rinunciare alla loro fede sono stati messi nella squadra di gestione rigorosa e spesso tenuti in celle d’isolamento.
Secondo le statistiche disponibili, almeno 17 praticanti del Falun Gong sono deceduti a causa delle torture subite in prigione. Tra gli ultimi episodi, Li Min di 52 anni, è deceduto il 6 luglio dell’anno scorso, meno di quattro anni dopo aver scontato cinque anni e mezzo di pena detentiva ed essere stato brutalmente torturato. Il 22 ottobre dell’anno scorso è deceduto Ge Zhenhua, mentre stava scontando sette anni di prigione. Aveva 67 anni.
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