(Minghui.org) Secondo le informazioni raccolte da Minghui, nel mese di luglio di quest'anno ventotto praticanti del Falun Gong sono stati condannati al carcere per la loro fede.

Sono stati confermati anche altri ventiquattro casi di condanna avvenuti nella prima metà dell'anno, di cui una donna dell’Henan a gennaio con una condanna di otto anni, due praticanti a marzo, tre ad aprile, cinque a maggio e tredici nel mese di giugno, portando il conteggio dei condannati dall'inizio dell'anno a 191.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale fondata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Da quando il regime comunista cinese ha iniziato a perseguitare la pratica nel luglio 1999, molti praticanti sono stati soggetti ad arresto, incarcerazione, tortura, lavoro forzato e persino all'espianto degli organi.

I ventotto praticanti condannati a luglio, provengono da dodici province e comuni differenti. Shandong e Shanghai hanno registrato entrambi sei casi, seguiti da quattro nel Tianjin, tre nello Jiangsu, due nello Sichuan, mentre a Pechino, nel Guangdong, nell'Henan, nel Jiangxi, nello Jilin, nel Liaoning e nell'Yunnan un caso.

Le pene detentive inflitte variano da sei mesi a sette anni, con una media di 2 anni e mezzo circa. I termini delle condanne di due praticanti sono sconosciuti.

Costoro provengono da tutti i ceti sociali, compresi una proprietaria di una panetteria, un ingegnere in pensione, un contadino, un traduttore ed un insegnante di pianoforte.

Quattro dei ventotto praticanti hanno sessantacinque anni e più. In particolare, l'ottantenne Guo Defen, del Tianjin, è stata condannata ad un anno di prigione dal tribunale distrettuale dell’ Hexi.

Nove sono stati anche multati con somme che variano tra i 2.000 (circa 245 euro) ed i 20.000 (circa 2.450 euro) yuan, con una media di 7.889 yuan (circa 960 euro) a persona. Un giudice del tribunale distrettuale dell’ Huangdao, nello Shandong, ha condannato in un giorno tre praticanti ed ha multato due di loro rispettivamente di 10.000 (circa 1.220 euro) e 20.000 (circa 2.450 euro) yuan.

Alcuni sono stati condannati per aver parlato o distribuito informazioni riguardo al Falun Gong. La famiglia di una di questi, sospetta che le autorità l'abbiano condannata per farla tacere riguardo alla morte dei suoi due parenti, durante la custodia.

Le autorità hanno violato le procedure legali in ogni fase del processo penale, dal saccheggio delle case dei praticanti senza un mandato di perquisizione, al negare loro le visite dei familiari e degli avvocati o al divieto alle loro famiglie di partecipare al processo.

Negli ultimi due decenni, alcuni praticanti sono stati ripetutamente perseguitati a causa della loro fede. Un uomo dello Jiangxi, di sessantadue anni, è stato arrestato due mesi dopo aver terminato una pena di un anno, per ricevere poi un altro anno e mezzo. Un ingegnere in pensione di Shanghai ha ricevuto cinque anni, dopo averne già trascorsi dieci.

Da notare è che le informazioni sui casi di condanna sono state raccolte tra il 1 gennaio ed il 5 agosto. A causa del blocco delle notizie da parte del regime comunista, il numero effettivo di praticanti del Falun Gong condannati per la loro fede è probabilmente molto più alto.

Scarica / visualizza qui l'elenco completo dei praticanti condannati (PDF).

Di seguito sono riportate le istantanee di alcuni casi di condanne.

Lo stesso giudice condanna tre praticanti del Falun Gong in un giorno

Il 30 luglio, tre residenti della città del Qingdao, provincia dello Shandong, sono stati condannati per la loro fede dallo stesso giudice, Wang Decheng, del tribunale distrettuale dell’ Huangdao.

La cinquantenne Zhao Renxia ha ricevuto una pena di sette anni ed è stata multata di 20.000 yuan (circa 2.450 euro), Liu Rulan, di settantuno anni, è stata condannata a tre anni e multata di 6.000 yuan (circa 730 euro), Cui Yongqiang è stato condannato a due anni e mezzo e multato di 10.000 yuan (circa 1.220 euro).

Dopo aver ricevuto il suo verdetto, Zhao ha presentato ricorso presso il tribunale intermedio della città.

Il 16 luglio sia Liu che Zhao, detenute rispettivamente dal 15 ottobre 2019 e dal 6 gennaio di quest’anno, sono state processate tramite una teleconferenza, presso il centro di detenzione del Pudong.

L'avvocato di Zhao ed i suoi familiari hanno partecipato di persona all'udienza in tribunale. Dopo aver scoperto che il figlio, Xing Haodong, era presente, il giudice Wang gli ha ordinato di allontanarsi dall'aula, perché privo di autorizzazione a partecipare all'udienza essendo incluso come parte delle prove dell'accusa nel resoconto dell'interrogatorio e testimone contro la madre.

Cui è stato arrestato il 29 settembre dell’anno scorso, dopo aver trascorso un anno in fuga per nascondersi dalla polizia. Il 31 marzo di quest’anno è stato incriminato ed il 26 maggio processato tramite teleconferenza. Il giudice Luan Chong ha presieduto l'udienza ed il 30 luglio il giudice Wang si è recato al centro di detenzione del Pudong per annunciare il suo verdetto.

Wang ha una ricca storia di condanne sui praticanti del Falun Gong. L’anno scorso ne ha condannati almeno tre, tra cui Du Zhaocai con la moglie Wu Ruifang (entrambi hanno avuto una pena di sei anni) e Zhou Minglan (con una pena di quattordici mesi).

Famiglia sospetta che la pena detentiva inflitta alla donna sia causata dal tentativo della polizia di metterla a tacere per la morte misteriosa di due parenti

Wang Xiai, residente nella contea Yinan, della provincia dello Shandong, è stata segretamente condannata a tre anni e mezzo di prigione il 15 luglio, dopo aver cercato di chiedere giustizia per due suoi parenti che hanno perso la vita a causa della persecuzione del Falun Gong.

La donna, sulla sessantina, è stata arrestata il 5 gennaio a casa del figlio, situata nella città del Linyi, a circa 500 Km dal Yinan. Quel giorno la polizia si è presentata a casa sua, ma non l'ha trovata. Un abitante del villaggio ha poi riferito che la donna era andata a casa del figlio per aiutarlo, prendendosi cura del nipote. Nel pomeriggio è stata arrestata.

Mentre la polizia afferma di averla arrestata solo per la sua fede, la famiglia sospetta che stessero cercando di impedirle di chiedere giustizia per i suoi due parenti, Xing Ximei e Li Changfang, entrambi morti in custodia in circostanze sospette.

Xing, la suocera del figlio, è morta in custodia il 20 novembre 2017, tredici giorni dopo il suo arresto. Li, una cognata, è morta sempre in custodia il 12 luglio dell’anno scorso.

Wang è detenuta nella prigione del distretto dell’ Hedong ed il suo arresto è stato approvato l'11 febbraio. Le autorità hanno negato alla famiglia ed all’ avvocato di farle visita, tirando in questione la pandemia da coronavirus.

Prima di incriminarla ed inoltrare il suo caso al tribunale, la Procura della contea di Yinan ha restituito il suo caso alla polizia diverse volte, a causa di prove insufficienti.

Il 18 giugno però la donna è stata processata in segreto e condannata un mese dopo a tre anni e mezzo.

Le autorità hanno permesso all'avvocato di farle visita solo il 27 luglio, l'ultimo giorno possibile per ricorrere in appello. L'avvocato l'ha esortata a presentare il ricorso nonostante l'imminente scadenza.

Due donne del Jiangsu condannate per la loro fede, una terza arrestata e perquisita durante l'udienza

Xuan Xiaomei e Zhu Peiqin della città dello Suzhou, provincia del Jiangsu, sono state arrestate il 26 aprile dello scorso anno. Una dozzina di agenti in borghese hanno costretto Zhu ad aprire la porta di casa sua, minacciando di far intervenire un fabbro per aprirla. Le hanno perquisito tutte le stanze confiscandole il cellulare ed altri effetti personali mentre due di loro le hanno tenuto le braccia dietro la schiena per tutto il tempo.

Un ufficiale ha detto a Zhu che avevano tutti i tipi di metodi per «trattare» con lei se non si fosse dichiarata colpevole di praticare il Falun Gong. La donna è stata detenuta per trentacinque giorni nella prigione n°4 della città dello Suzhou e poi rilasciata su cauzione.

Xuan, arrestata lo stesso giorno ma in un altro luogo, rimane in custodia.

Sia Xuan che Zhu sono apparse nel tribunale del Wujiang il 7 gennaio passato. I loro quattro avvocati hanno presentato delle richieste di non colpevolezza e testimoniato in loro difesa.

Un'altra praticante, Weng Jianzhen, di settantuno anni, mentre attraversava i controlli di sicurezza per assistere all’udienza delle due donne, è stata arrestata dopo aver trovato nella sua borsa del materiale relativo al Falun Gong. Dopo la perquisizione è stata trattenuta per tutta la notte in una gabbia di metallo nella stazione di polizia. Inoltre la sua casa è stata saccheggiata.

Il 22 luglio il giudice ha condannato Xuan a due anni di prigione e Zhu a sei mesi. Lo stesso giorno quest’ultima è stata presa in custodia dal centro di detenzione dello Suzhou per scontare la pena.

Ingegnere in pensione condannato ad altri cinque anni per la sua fede, dopo averne già trascorsi dieci in prigione

Il sessantacinquenne Zhang Qin, ingegnere in pensione di Shanghai, è stato condannato il 6 luglio a cinque anni dal tribunale distrettuale del Fengxian.

Prima della sua ultima condanna,era già stato arrestato cinque volte per aver sostenuto la sua fede, scontando due pene detentive (rispettivamente quattro e cinque anni) ed un anno di lavori forzati. Nel mese di luglio il giudice ha annunciato il suo verdetto, accusandolo di essere un "recidivo".

Il sesto ed ultimo arresto dell’uomo è avvenuto il 24 aprile dell’anno scorso, presso una stazione della metropolitana di Shanghai. A causa della brutalità della polizia, durante l’arresto ha subito delle ferite alla testa e difficoltà nel muoversi.

Il 30 maggio la Procura distrettuale dello Xuhui ha approvato il suo arresto e tre mesi dopo è stato incriminato.

Donna di Shanghai condannata ad un anno e mezzo per la sua fede: perde l'udito e la vista durante la custodia

Il 10 luglio Wang Renxiang, residente di Shanghai sui settant'anni, è stata condannata ad una pena detentiva di un anno e mezzo, una settimana dopo essere apparsa in tribunale per la sua fede nel Falun Gong.

Il 26 luglio dell’anno scorso è stata arrestata in una stazione della metropolitana. La polizia ha perquisito la sua casa e le ha confiscato i libri del Falun Gong. Durante il suo anno di detenzione presso la prigione del distretto del Putuo, la sua salute si è deteriorata e gradualmente ha perso l'udito e la vista. Nell'ultimo periodo le è stata riscontrata la pressione alta, non ha mangiato per due settimane e le hanno somministrato alcune flebo.

Questa è la quinta volta che Wang viene arrestata per la sua fede. In passato ha scontato tre condanne nel campo di lavoro, per un totale di cinque anni ed è stata sottoposta anche a varie forme di tortura, incluso l'essere costretta a stare quotidianamente di fronte ad un muro dalle 5:00 alle 23:00, l'uso limitato del bagno e ad abuso verbale.

I suoi ripetuti arresti e detenzioni hanno lasciato il marito e la figlia profondamente traumatizzati.Preoccupati per la sua sicurezza, nei periodi di prigionia della donna, spesso si svegliavano nel cuore della notte non riuscendo più a riaddormentarsi.

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