(Minghui.org) Lo scorso 12 settembre Li Shunhua, di 83 anni, della città di Maoming nella provincia del Guangdong, è stata trasferita nella prigione femminile provinciale, dove dovrà scontare la pena per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 28 febbraio scorso Li Shunhua è stata condannata a un anno di prigione e multata di 3.000 yuan (circa 395 euro). Dopo l’arresto del 23 ottobre 2020 la donna era uscita su cauzione, ma è stata riportata in prigione in seguito all’udienza del 28 febbraio, nella quale è stata condannata.

Mentre era rinchiusa nel centro di detenzione nº 1 della città di Maoming, Li ha presentato ricorso in appello. Il 5 giugno scorso i giudici Zhang Chi, Li Jinjie e Liang Dongqing del tribunale intermedio di Maoming hanno deciso di confermare la sua condanna del 28 febbraio scorso.

Durante la detenzione l’ipertensione e le patologie cardiache di Li si sono aggravate. A un certo punto ha rischiato di svenire. Pertanto, le guardie l’hanno trasferita in un reparto speciale e hanno fatto in modo che un’altra praticante detenuta, Wu Youqing, di 56 anni, che si era appena ripresa da una grave situazione dopo uno sciopero della fame, si prendesse cura di lei.

Tuttavia, non appena le condizioni dell’anziana donna si sono stabilizzate, il 12 settembre il tribunale ha ordinato di mandarla in prigione.

Per i dettagli sulla persecuzione di Li, si vedano i seguenti articoli correlati.

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