(Minghui.org) Recentemente si è appreso che tre dipendenti di una fabbrica di tappezzeria della città di Weihai, nella provincia dello Shandong, sono stati condannati alla reclusione per la loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere del corpo e della mente che è perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 20 luglio dello scorso anno tre dipendenti della fabbrica erano tra gli 11 arrestati. La signora Tian Lisha, il cui fratello defunto ha avviato la fabbrica, è stata condannata a nove anni di reclusione e la vedova del fratello, Li Shuhong, condannata a due anni. La contabile della fabbrica, Liu Mingming, in libertà provvisoria dal 29 agosto dello stesso anno, è stata condannata a nove mesi di reclusione. Li e Tian sono probabilmente ancora recluse nel centro di detenzione di Wendeng. Non è chiaro quando Liu verrà riportata in carcere per scontare la pena.
Il 24 agosto scorso altri sei operai della fabbrica sono stati processati insieme a Li, Tian e Liu per aver praticato il Falun Gong. Si tratta di Qu Aiping, Zhang Yingming, Xu Changqing, Cong Xu, Lian Qingling e Jiang Changmin. La loro situazione è ancora da indagare.
Inoltre, la figlia della signora Li, Tian Tian, e un’altra dipendente di cui non si conosce il nome sono state arrestate nel corso della perquisizione della polizia e rilasciate dopo due giorni. Non è chiaro se praticassero il Falun Gong.
Dettagli degli arresti e del processo
A novembre 2019 il marito di Li, Tian Shihong, fondatore della fabbrica di tappezzeria, è deceduto all’età di 64 anni dopo aver subito anni di persecuzioni. Dopo la morte di Tian, Li e la figlia sono subentrate nell’attività: la prima ha assunto il ruolo di rappresentante legale (ogni azienda in Cina deve nominare un rappresentante legale che agisca per conto dell’azienda) e la seconda quello di direttore operativo.
Il 20 luglio dello scorso anno sono stati inviati in fabbrica oltre 200 agenti che hanno fatto irruzione e vandalizzato molte attrezzature. Inoltre, la polizia ha esposto ovunque striscioni che diffamano il Falun Gong. Ogni lavoratore è stato interrogato da due agenti e alcune operaie piangevano per la paura.
Tra gli 11 dipendenti arrestati quel giorno, Tian Tian è stata liberata dopo 48 ore, un altro di cui non si sa il nome è stato rilasciato dopo 12 ore e gli altri nove hanno avuto le loro abitazioni saccheggiate e confiscati gli oggetti del Falun Gong, i computer e le stampanti.
Anche se la polizia ha permesso a Tian dopo il suo rilascio di continuare a gestire la fabbrica, è rimasta lì per almeno sei giorni, durante i quali ha interrogato i lavoratori a piacimento e ha interrotto gravemente l’attività dell’azienda. Poiché il computer della ragioniera Liu è stato confiscato, Tian non è stata in grado di pagare i suoi operai (che vivevano anche nel complesso della fabbrica) e di versare loro il denaro dei pasti. Tian ha dovuto annotare l’acquisto di tutti i pasti effettuati nella mensa della fabbrica per poterli rimborsare in seguito.
Le signore Tian Lisha, Li, Qu e il signor Zhang sono state sottoposte a detenzione penale e il 28 agosto dello scorso anno è stato approvato il loro arresto. Tian, Li e Qu sono state portate nel centro di detenzione di Wendeng e Zhang in quello di Weihai.
Il 29 agosto dell’anno scorso, gli altri cinque praticanti sono stati rilasciati su cauzione e il 29 novembre successivo sono state approvate le loro condizioni di libertà provvisoria.
Il 28 dicembre dell’anno scorso, la procura della città di Rongcheng ha incriminato i nove praticanti, che il 24 agosto scorso sono comparsi davanti al tribunale della città di Rongcheng. Tian ha respinto le accuse contro di sè e anche gli altri praticanti hanno testimoniato in propria difesa. Il presidente del tribunale continuava a interromperli e a minacciarli. Il giudice ha condannato Tian, Li e Liu in data sconosciuta.
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