
Una donna anziana ha detto di sapere bene di cosa è capace il Partito Comunista e dopo che un praticante le ha spiegato il motivo delle attività si è recata subito al tavolo e ha firmato la petizione che chiede la fine della persecuzione.

"La prima cosa che la polizia mi ha chiesto durante l'interrogatorio è stata se praticassi il Falun Gong. Se hanno trattato noi non praticanti in questo modo, non riesco a immaginare come i praticanti siano sopravvissuti a tutto questo."

Il 24 novembre dello stesso anno, il tribunale della città di Jiedong ha processato Zhao e l'ha condannata poche settimane dopo. Dal 2020 lo stesso tribunale aveva già condannato almeno altri 19 residenti per aver praticato il Falun Gong.

Dopo essere stata rilasciata, il 12 gennaio 2021, Liu ha appreso con sconforto che i suoi genitori erano deceduti, tra il 2017 e il 2018, a distanza di un anno l'uno dall'altro, e che la sua unica figlia, troppo spaventata dalla persecuzione, stentava a riconoscerla.

Durante le torture, quando qualche praticante sviene o soffre di convulsioni, le detenute le mettono in bocca un po’ di zucchero, le misurano la pressione sanguigna e premono sulle sue mani e sulle sue gambe. Quando si riprende, continuano a costringerla a stare dritta senza piegare la schiena.

La mattina dello scorso 9 gennaio nove praticanti sono state arrestate nelle loro abitazioni. Otto di loro sono state condotte in un centro per il lavaggio del cervello nella borgata di Xing'an e costrette a firmare una dichiarazione di garanzia. Nel giro di una settimana, tutte le praticanti sono state rilasciate.
Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)


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Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)



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