Due signori hanno detto: “Desideriamo vedere la fine della persecuzione il più presto possibile e speriamo che i cinesi godano della libertà di praticare la Falun Dafa come fanno le persone di tutto il mondo”.
Ritengo di essere molto fortunata a essere una praticante della Falun Dafa ora che anche il Maestro è qui in questo mondo. Grazie al Maestro per la sua compassionevole protezione! Non devo assolutamente perdermi o deludere gli esseri senzienti del mio mondo che stanno aspettando il mio ritorno. Non devo nemmeno deludere il Maestro che ha sopportato tutto per me. Grazie, Maestro, per avermi dato una seconda vita. Coltiverò diligentemente e seguirò il Maestro per tornare alla mia casa originaria.
Gli agenti di polizia della città di Yayuan hanno fatto irruzione nella sua abitazione. Non si sono fermati nemmeno quando la donna ha avuto un attacco di cuore, e hanno chiamato altri agenti per aiutarli a perquisire l’appartamento.
Zhao ha chiesto al procuratore Liu Jie quale legge avesse presumibilmente infranto. Liu ha sbottato: “Ci sono leggi dappertutto. Vada lei stessa a cercare una legge!”. La donna non riusciva a credere che un funzionario del governo potesse dire una tale assurdità e ha chiesto di nuovo di vedere i documenti legali per giustificare la persecuzione del Falun Gong.
Intorno al mese di settembre la donna è stata trasferita al reparto 12 del carcere femminile della provincia del Liaoning, che all’esterno viene chiamato “Reparto correzionale di addestramento d’emergenza”, mentre in realtà è una prigione dentro una prigione, il cui unico scopo è quello di “spezzare” le praticanti del Falun Gong più risolute.
Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)
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Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)