(Minghui.org) Nello scorso aprile è stata segnalata la morte di 25 praticanti del Falun Gong, deceduti sotto la dura persecuzione da parte del regime comunista cinese.

A causa della rigida censura delle informazioni in Cina, i decessi non possono sempre essere segnalati in modo tempestivo, né tutte le informazioni sono prontamente disponibili. Ad ora sappiamo che 6 dei decessi sono avvenuti tra il 2003 e il 2020, altri 6 nel 2022 e i restanti 13 nel 2023.

I 25 praticanti, comprese 16 donne, provenivano da 11 province. L’Hubei ha riportato cinque casi, seguiti da quattro casi ciascuno nell’Hebei e nel Liaoning. L’Heilongjiang si è classificato quarto con tre casi. Lo Hunan e lo Jilin avevano ciascuno due casi. Le restanti cinque province, tra cui Jiangsu, Jiangxi, Mongolia Interna, Shandong e Sichuan, hanno avuto ciascuna un caso.

Ad eccezione di tre praticanti la cui età è sconosciuta, gli altri praticanti avevano tra i 51 ei 92 anni quando sono morti, inclusi quattro sulla cinquantina, cinque sulla sessantina, dieci sulla settantina, due sull’ottantina e una sulla novantina.

Tre praticanti sono morti mentre erano ancora in custodia, tra cui un uomo di 72 anni e una donna di 53 anni, entrambi scontando una pena di sette anni, e una donna di 64 anni che ha perso la vita sei giorni dopo essere stata arrestata. Un’altra donna di 80 anni è morta pochi giorni dopo essere stata rilasciata dalla prigione per motivi di salute.

La persecuzione ha inoltre causato un’indicibile agonia e dolore alle famiglie dei praticanti deceduti: una bambina di sei anni che aveva perso la madre lo scorso anno, è rimasta orfana dopo che anche il padre è morto; il decesso di una donna di 73 anni è stata preceduta dalla morte della figlia e del marito; inoltre, due coppie sposate sono tra i praticanti deceduti confermati questo aprile.

Di seguito sono riportati diversi casi di morte. L’elenco completo dei 25 praticanti i cui decessi sono stati segnalati, può essere scaricato qui (PDF).

Morti in custodia

Hubei: Donna di Wuhan muore sei giorni dopo l’arresto per aver praticato il Falun Gong

La signora Hu Yongxiu, una residente di 64 anni della città di Wuhan nella provincia dell’Hubei, è stata arrestata fuori da un ospedale il 30 marzo scorso mentre parlava alla gente della persecuzione del Falun Gong. Il 5 aprile la famiglia ha confermato che era morta. La sua veglia a casa è stata attentamente monitorata dalla polizia e a causa della rigida censura delle informazioni, i dettagli sulla sua morte non sono disponibili.

Hebei: La famiglia sospetta un reato nella morte improvvisa di un uomo di 72 anni nella prigione di Jidong (immagini esplicite)

I familiari del signor Wang Jian sono rimasti sconvolti quando una guardia della prigione di Jidong, nella provincia dell’Hebei, ha chiamato il 3 aprile scorso per dire loro che Wang, il quale stava scontando una pena di sette anni per aver praticato il Falun Gong, era morto improvvisamente.

Wang, della città di Tangshan nella provincia dell’Hebei, era ancora in buona salute, sembrava stare bene ed essere di buon umore quando la sua famiglia gli ha fatto visita il 19 marzo. Ora la famiglia sospetta sulle cause della morte, soprattutto perchè la prigione ha nascosto informazioni sulle sue condizioni nei suoi ultimi giorni.

La famiglia afferma che una guardia carceraria li ha chiamati alle 11:58 del 3 aprile dicendo che Wang era caduto in coma, poi ha chiamato di nuovo alle 12:14 e ha detto loro che il loro caro era stato prelevato da un’ambulanza. Quando hanno raggiunto l’ospedale di Nanbao alle 13:05, Wang era già stato dichiarato morto. La sua testa era inclinata verso l’alto e gli occhi e la bocca erano leggermente aperti.

Quando la famiglia ha chiesto al medico del pronto soccorso cosa avesse causato la sua morte, questi ha detto che non ne era sicuro e che era impossibile per lui determinarlo o supporlo. Ha detto di essere andato con l’ambulanza alla prigione per prelevare Wang e ha sottolineato che, quando era arrivato alla prigione, le pupille dell’uomo erano già dilatate e il suo cuore aveva smesso di battere.

Alle 18:50 è arrivato un medico legale, riferendo che c’erano vaste aree di profondi lividi attorno alle orecchie di Wang e sulla sua schiena, così come alcuni lividi sul dorso della sua mano destra, un segno circolare sul petto e alcuni graffi sulla schiena. Quando il medico legale ha girato il suo corpo, del fluido è uscito dal suo orecchio sinistro.

La prigione ha affermato che Wang è morto improvvisamente per una malattia, ma senza specificare di quale malattia si trattasse, poi hanno chiesto ai familiari di fornire la prova del loro basso reddito, poiché intendevano offrirgli un sussidio finanziario compreso tra 8.000 e 10.000 yuan (tra i 1.000 e i 1.300 euro).

Alla famiglia i lividi sulla testa e sulla schiena di Wang sembravano insoliti e non causati da una normale malattia. Hanno poi chiesto se fossero causati da torture o altri maltrattamenti che la prigione cercava di nascondere.

Nei video di sorveglianza forniti dalla prigione si nota che, dopo che il praticante è svenuto ed è crollato intorno a mezzogiorno, sono stati i detenuti ad essere coinvolti nel tentativo di rianimare Wang. In aggiunta, alla famiglia sembra che i detenuti non stessero seguendo le procedure mediche e fossero molto negligenti.

Il video mostra anche che sono state una dottoressa e un’infermiera ad andare in prigione, ma quando la famiglia è andata in ospedale, è stato un medico uomo a parlare con loro, affermando che lui era il dottore che era andato alla prigione in ambulanza a prendere Wang.

Heilongjiang: Donna di 53 anni morta in prigione mentre scontava sette anni per la sua fede

La signora Teng Shuli è morta il 10 gennaio scorso, mentre stava scontando una pena di sette anni per aver praticato il Falun Gong. Aveva 53 anni.

Teng è stata arrestata il 12 ottobre 2020 e condannata a sette anni con una multa di 80.000 yuan (circa 10.500 euro) il 2 giugno 2021. Dopo essere stata condotta nella prigione femminile della provincia dell’Heilongjiang nel 2021, è stata costretta a guardare video di propaganda che demonizzano il Falun Gong ogni giorno. È stata anche privata del sonno e costretta a stare seduta su un piccolo sgabello per lunghe ore senza potersi muovere.

Il tormento mentale e fisico ha messo a dura prova la salute di Teng, che mangiava pochissimo ed era emaciata. Ha inoltre sviluppato un tumore all’addome che le ha causato gravi emorragie quando andava in bagno.

Teng era così debole da essere costretta a letto, non riusciva ad alzarsi nemmeno quando le guardie andavano a ispezionare la cella. Le sue compagne temevano che potesse morire in qualsiasi momento. Successivamente le è stato diagnosticato un cancro al fegato e al retto in stadio avanzato.

Al marito di Teng sono state negate le visite, nonostante le sue ripetute richieste. La prigione ha inoltre negato la sua richiesta di rilasciarla sulla parola medica, nonostante era in punto di morte.

Tragedie familiari

Bambina di sei anni rimane orfana a causa della persecuzione del Falun Gong

Dopo aver perso sua madre nel luglio dello scorso anno, una bambina di sei anni, Lily (alias), è recentemente diventata orfana quando ad aprile anche suo padre è morto.

Prima che nascesse, la sofferenza di Lily era già iniziata nel grembo di sua madre. Non sapendo di essere incinta, la signora Zhu Xiumin aveva tenuto uno sciopero della fame di cinque mesi per protestare contro la detenzione illegale e la tortura. È stato un miracolo che la sua gravidanza non ne abbia risentito nonostante le dure prove, e ha partorito la sua piccola Lily l’8 dicembre 2017.

Solo sei giorni dopo il suo compleanno, il padre di Lily, il signor Wang Yudong, è stato condannato a tre anni per la sua fede nel Falun Gong. Zhu ha lottato per prendersi cura di Lily da sola mentre evitava le molestie della polizia.

Quando Wang è stato rilasciato nel marzo 2020, soffriva di difficoltà motorie e del linguaggio a causa di un ictus avuto in prigione. A causa delle continue vessazioni della polizia, la famiglia non riusciva a stare insieme. Quando Zhu ha riportato Lily a casa nel 2021 per vivere con Wang, lei stessa è dovuta scappare per non essere presa.

Il peggior incubo di Wang si è avverato quando qualcuno l’ha chiamato e gli ha parlato della morte della moglie Zhu. Nonostante si fosse sforzato di fornire amore e cura alla sua piccola figlia, che non aveva mai vissuto un giorno senza la paura e la pressione della persecuzione sin dalla sua nascita, il trauma fisico e mentale che aveva sopportato nel corso degli anni era al di là di ciò che potesse sopportare. È morto nel sonno il 9 aprile scorso. Non importa quanto disperatamente la sua bambina lo chiamasse, non si è mai svegliato. Sia lui che Zhu quando sono morti avevano 51 anni.

Il signor Wang Yudong

Wang Yudong e la sua famiglia

La figlia di Wang

La figlia di Wang poco dopo la nascita

Marito e moglie muiono a tre mesi di distanza

Quando il signor Gao Zhencai è stato rilasciato il 2 gennaio scorso, dopo aver scontato una pena di tre anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, era emaciato, quasi cieco e disabile. Sua moglie, la signora Xu Suqin, non era a casa per salutarlo poiché era morta un mese prima, a causa del disagio mentale dovuto alla persecuzione.

Gao è morto in meno di due mesi, il 26 febbraio. Aveva 71 anni.

Xu e Gao erano residenti della città di Tangshan, nella provincia dell’Hebei. Xu soffriva di una grave psoriasi, aveva provato vari trattamenti, ma senza successo. Nel 2009 aveva iniziato a praticare il Falun Gong e presto si era ripresa. Gao era rimasto impressionato dai benefici del Falun Gong e aveva intrapreso la pratica dopo aver lottato con un forte mal di schiena, che non era guarito nonostante un mese di ricovero. Con sorpresa, oltre a riacquistare la salute era passato dall’essere una persona irascibile a diventare premuroso e desideroso di aiutare gli altri.

Gao era stato arrestato a casa il 3 luglio 2019. Il tribunale distrettuale di Lubei l’aveva condannato a tre anni e mezzo nella prigione di Jidong l’11 novembre 2020.

Dopo l’arresto del marito, Xu si era recata presso la stazione di polizia per chiarire i fatti sul Falun Gong e chiederne il rilascio. La polizia aveva promesso di rilasciarlo entro un mese, se avesse collaborato con loro e fornito loro le informazioni che volevano, ma invece di essere rilasciato, Xu aveva ricevuto il suo mandato di arresto.

Anche la figlia della coppia si era recata alla stazione di polizia per chiedere giustizia per il padre, ma la polizia aveva minacciato di arrestare lei e sua madre, e con la scusa l’aveva trattenuta e interrogata per un giorno.

Successivamente la polizia e i membri del personale del comitato residenziale avevano costantemente molestato Xu e ordinato di firmare una dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Dopo essersi rifiutata di obbedire, la polizia aveva tentato di costringere sua figlia, che non pratica il Falun Gong, a firmarlo per suo conto.

Oltre alle molestie, le autorità hanno anche istigato i vicini di Xu a controllarla. A volte la seguivano quando usciva o quando i suoi amici venivano a trovarla e le portavano del cibo, i suoi vicini andavano a casa sua e gli intimavano di non andarci più.

A causa del disagio mentale, Xu aveva iniziato a soffrire di febbre persistente ed edema sistemico. Ha gradualmente perso la capacità di prendersi cura di se stessa ed è deceduta a metà novembre dello scorso anno.

Coppia sposata muore all’inizio di quest’anno

Da quando il Partito Comunista Cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, una coppia sposata nella città di Wuhan, nella provincia dell’Hubei, è stata ripetutamente presa di mira per aver sostenuto la propria fede. Arrestati in totale più di 10 volte e detenuti in carceri e centri per il lavaggio del cervello, il marito ha scontato otto anni di carcere e si è visto sospendere la pensione anni dopo. Lui e sua moglie sono morti uno dopo l’altro all’inizio di quest’anno. A loro sopravvive un figlio che ha una disabilità mentale e non è in grado di prendersi cura di se stesso.

La persecuzione del marito

Prima che il signor Liu Shuisheng iniziasse a praticare il Falun Gong nell’aprile 1996, non aveva potuto alzarsi dal letto per anni a causa di un’ernia del disco lombare, un’artrosi e una grave artrite reumatoide. Dopo soli sei mesi di pratica del Falun Gong, era di nuovo in piedi.

Poiché è rimasto fermo nella sua fede, dopo l’inizio della persecuzione è stato arrestato quattro volte, detenuto in centri per il lavaggio del cervello e la sua casa è stata saccheggiata tre volte.

Il tribunale del distretto di Dongxihu ha condannato Liu a otto anni nel dicembre 2003, per aver stampato materiale informativo sul Falun Gong nella sua residenza temporanea. Nella prigione di Fanjiatai le telecamere di sorveglianza erano ovunque nella prigione e le attività quotidiane dei praticanti venivano monitorate. Liu è stato costretto a strappare erbacce, trasportare mattoni, pulire rifiuti industriali e realizzare lavori di ricamo. Di notte era costretto a guardare i notiziari pieni di propaganda dei media statali.

La sera del 9 marzo 2011, il giorno prima del previsto rilascio, Liu è stato condotto al centro per il lavaggio del cervello di Erdaopeng. Poiché dopo 20 giorni si rifiutava di rinunciare al Falun Gong, il 29 marzo è stato trasferito al Centro per il lavaggio del cervello della provincia dell’Hubei. A causa delle percosse e della somministrazione continua di droghe, i capelli di Liu sono diventati completamente grigi, i denti si sono allentati, aveva difficoltà a camminare e a fare qualsiasi cosa.

Nel marzo 2010, mentre era ancora in prigione, il suo ex posto di lavoro, la 812 Public Security Equipment Factory, ha elaborato il suo pensionamento e da allora lui ha ricevuto un pagamento mensile di 3.500 yuan (circa 460 euro), ma nel luglio 2019 l’ufficio della previdenza sociale del distretto di Jianghan, che era stato incaricato di emettere tutti i pagamenti delle pensioni dopo una recente riforma, ha improvvisamente sospeso la sua pensione.

L’ufficio della previdenza sociale ha affermato che Liu non aveva diritto ad alcun pagamento della pensione perché in precedenza era stato condannato, sebbene nessuna legge sul lavoro cinese riporti una tale clausola. L’ufficio ha inoltre chiesto a Liu di rimborsare la pensione di oltre 300.000 yuan (circa 39.600 euro) che aveva ricevuto negli ultimi dieci anni. Non è chiaro se abbia obbedito.

La persecuzione della moglie

La signora Hu Mingxiu lavorava per la compagnia farmaceutica Wuhan Renfu. Dopo aver assistito alla miracolosa guarigione di suo marito grazie alla pratica del Falun Gong, anche lei ha iniziato a praticare.

Hu è andata a Pechino per fare appello per il diritto di praticare il Falun Gong nell’ottobre 1999 ed è stata arrestata. Dopo essere stata riportata a Wuhan, è stata tenuta in una gabbia di metallo con molti altri praticanti, tutti obbligati a stare seduti per terra per un giorno, senza ricevere né cibo né acqua. Per i successivi 15 giorni la donna ha trascorso la giornata alla stazione di polizia scrivendo rapporti di pensiero e la sera è stata portata in una clinica comunitaria.

Gli agenti hanno bussato alla sua porta intorno alle 2:00 del mattino di un giorno di marzo 2000 e l’hanno convinta con l’inganno a seguirli alla stazione di polizia. Senza fornire alcuna motivazione, le hanno comminato un mese di detenzione, seguito da due mesi presso il Centro per il lavaggio del cervello di Erdaopeng.

Sia Hu che Liu sono stati arrestati lo stesso giorno all’inizio del 2001 e portati al centro per il lavaggio del cervello di Erdaopeng. I loro libri del Falun Gong, le audiocassette delle conferenze e la foto del fondatore del Falun Gong sono stati confiscati. La madre di Hu è rimasta traumatizzata dai loro arresti e detenzione, si è ammalata ed è morta nell’agosto di quell’anno.

Dopo che Liu è stato costretto a vivere lontano da casa nel luglio 2002, Hu ha chiesto il pensionamento anticipato ed è rimasta a casa per prendersi cura del figlio.

Il 2 aprile 2003, un mese dopo l’ultimo arresto di Liu, anche Hu è stata arrestata a casa. È stata detenuta presso il Centro per il lavaggio del cervello di Erdaopeng per 23 giorni, dove è stata privata del sonno e costretta ad ascoltare programmi audio che diffamavano il Falun Gong. Le guardie le hanno inoltre ordinato di maledire e fornire informazioni sugli altri praticanti.

Quando sia Liu che Hu sono stati arrestati, il loro figlio è stato portato in ospedale. Dopo che Liu è stato condannato, Hu si è recata presso la prigione, ma la sua richiesta di visita non è mai stata accolta, poiché anche lei praticava il Falun Gong.

Hu è stata nuovamente arrestata la sera del 26 maggio 2008. I membri dello staff del comitato residenziale le avevano intimato di non uscire per promuovere il Falun Gong poiché le Olimpiadi di Pechino si sarebbero tenute dopo tre mesi. È stata portata al centro per il lavaggio del cervello di Erdaopeng e tenuta lì fino al 7 giugno. Suo figlio, in quel periodo, è stato mandato in una casa di cura.

Persecuzione degli anziani

Hebei: Praticante di 80 anni in condizioni critiche mentre era in carcere, muore pochi giorni dopo essere stata rilasciata in libertà vigilata

La signora Li Guibin, residente a Qinhuangdao nella provincia dell’Hebei, è stata condannata a quattro anni all’età di 76 anni per aver praticato il Falun Gong. A metà aprile scorso, due anni dopo essere stata condotta nella prigione femminile della provincia dell’Hebei, suo figlio è stato informato che la madre stava morendo. Di corsa si è precipitato e l’ha portata in un ospedale a Shijiazhuang (dove si trova la prigione), dopo che la prigione ha accettato di rilasciarla per motivi di salute.

Dopo due giorni di trattamento, Li è stata riportata a casa (a circa 595 chilometri da Shijiazhuang) e ricoverata in un ospedale locale. È morta poco dopo, il 16 aprile, aveva 80 anni. Secondo qualcuno che ha visto il suo corpo, dopo due anni di reclusione, era pelle e ossa.

Li è stata arrestata il 27 aprile 2018 mentre studiava gli insegnamenti del Falun Gong con altri tre praticanti. Non avendo superato l’esame fisico richiesto per la detenzione, la polizia l’ha rilasciata e messa agli arresti domiciliari. È stata nuovamente arrestata altre due volte, il 20 agosto e di nuovo il 27 dicembre 2018.

Ogni volta è stata interrogata e rilasciata. Poiché si è rifiutata di firmare i verbali dell’interrogatorio, la polizia ha firmato i documenti per lei contro la sua volontà. A causa delle continue molestie, Li ha sviluppato i sintomi di un ictus, non è stata in grado di parlare e ha avuto difficoltà a camminare per un periodo di tempo.

Il tribunale della contea di Changli l’ha condannata a quattro anni di carcere con una multa di 10.000 yuan (circa 1800 euro). È stata riportata in custodia presso il centro di detenzione di Qinhuangdao il 18 novembre 2020 e trasferita nella prigione nel maggio 2021.

Hunan: Dopo aver perso la figlia e il marito, una praticante di 73 anni muore a causa della persecuzione del Falun Gong

Dopo la tragica morte di sua figlia e suo marito, anche la signora Xiang Huaixiang, una ex impiegata di banca in pensione a Chenzhou, nella provincia dell’Hunan, è morta il 2 aprile a causa della persecuzione del Falun Gong. Aveva 73 anni.

La signora Xiang Huaixiang

L’unica figlia di Xiang, Chen Lijuan, è stata arrestata nel 2000 mentre praticava gli esercizi del Falun Gong in piazza Tiananmen a Pechino. All’epoca aveva circa 20 anni ed era ancora una studentessa universitaria, la polizia era andata a Pechino e l’aveva riportata a Chenzhou. La praticante era diventata mentalmente disturbata a causa delle torture in custodia ed era stata rilasciata su cauzione e mandata in un ospedale psichiatrico nel luglio 2000, tuttavia le sue condizioni peggioravano di giorno in giorno e alla fine è morta nel novembre 2004.

Dopo il terzo e ultimo arresto di Xiang, il 19 luglio 2010, suo marito, il signor Chen Zhiqiang, si è recato presso il tribunale distrettuale di Suxian per chiedere il suo rilascio, ma è stato intimidito dai membri del personale. A causa del disagio mentale ha sviluppato un cancro al fegato, ma non si è arreso e ha fatto domanda diverse volte per far rilasciare Xiang in modo che potesse prendersi cura di lui. Chen in seguito è morto a casa da solo. Il suo corpo è stato scoperto solo dopo che ha iniziato a decomporsi e i vicini ne hanno sentito l’odore.

Tra il 5 novembre 2010 e il 7 aprile 2011, Xiang è comparsa quattro volte presso il tribunale distrettuale di Suxian ed è stata condannata a sette anni nella prigione femminile della provincia dell’Hunan.

Quando è stata rilasciata il 18 luglio 2017, è rimasta sconvolta nello scoprire che la sua pensione era stata sospesa dal settembre 2014. Ha ripetutamente fatto appello al suo ex datore di lavoro e all’ufficio provinciale della previdenza sociale, ma senza successo.

Il suo datore di lavoro, perdipiù, le ha chiesto di restituire gli oltre 90.000 yuan (circa 11.900 euro) in prestazioni pensionistiche ricevuti tra settembre 2010 e settembre 2014. Poiché non aveva denaro per soddisfare la domanda, il datore ha prelevato denaro dal suo conto pensione dall’agosto 2017 (un mese dopo è stata rilasciata). In seguito le è stato detto che avrebbero concesso un sussidio per coprire le spese minime di soggiorno dopo aver recuperato l’intero importo di 90.000 yuan in nove anni, ma non le avrebbero ripristinato i benefici pensionistici. Il disagio mentale e finanziario alla fine le ha causato la morte ed è deceduta il 2 aprile scorso.

Donna di 78 anni rilasciata dal carcere in condizioni critiche, muore tre mesi dopo

La signora Fu Fazhi è stata rilasciata in punto di morte nell’ottobre dello scorso anno, un mese prima della scadenza della sua pena detentiva di quattro anni per aver praticato il Falun Gong. È morta tre mesi dopo, nel gennaio di quest’anno. Aveva 78 anni.

Fu, della città di Chengdu nella provincia del Sichuan, è stata arrestata il 22 novembre 2018 e successivamente condannata a quattro anni dal tribunale distrettuale di Xindu. Era ancora molto sana e piena di energia quando è stata portata nella prigione femminile della provincia del Sichuan e non è chiaro quale tortura abbia subito, che alla fine le ha causato la morte.

Questa non è stata l’unica volta in cui Fu è stata condannata per la sua fede. Era stata precedentemente arrestata la sera del 10 marzo 2009. Poiché si era rifiutata di rinunciare al Falun Gong, le autorità hanno portato i suoi tre figli al centro di detenzione e li hanno costretti a inginocchiarsi davanti a lei, piangendo e pregandola di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, ma lei si è rifiutata di cedere, nonostante la pressione.

Fu è stata condannata a tre anni, quattro mesi dopo. Ha fatto appello al tribunale intermedio della città di Chengdu, ma il giudice ha tenuto un’udienza segreta e ha annunciato di confermare il suo verdetto originale.

Liaoning: Praticante anziana muore di ictus a causa delle continue molestie della polizia

La signora Zhang Guiyun è stata ripetutamente molestata dopo aver finito di scontare un anno di prigione per aver praticato il Falun Gong. Il disagio mentale le ha fatto subire diversi ictus ed è morta il 16 gennaio scorso. Aveva 73 anni.

La signora Zhang Guiyun

Zhang, originaria della città di Qiqihar nella provincia dell’Heilongjiang, è stata arrestata tre volte tra il 1999 e il 2000. Le è stata data una condanna al campo di lavoro forzato, ma è stata rilasciata 14 giorni dopo a causa della sua salute.

Zhang è stata nuovamente arrestata nel 2001 e detenuta per due settimane. Dopo che è stata rilasciata, le autorità hanno disposto che quattro persone la sorvegliassero 24 ore su 24 in due turni, per altre due settimane. Nei mesi successivi la polizia ha continuato a molestare la famiglia e ha cercato di costringere il padrone di casa a sfrattarli, vietando anche ad altri di affittare loro una proprietà.

Per evitare le molestie, Zhang si è trasferita ad Anshan, nella provincia del Liaoning. Lei e suo marito erano finanziariamente a corto di soldi dopo che l’ex datore di lavoro di suo marito aveva smesso di pagargli la pensione. Consumato dall’ansia, suo marito è deceduto nel 2004, mentre Zhang è tornata a Qiqihar per richiedere un sussidio per un reddito basso, che le è stato successivamente negato.

Dall’agosto 2018 la polizia ha iniziato a molestare la praticante e a monitorare le sue attività quotidiane. È stata processata presso il tribunale distrettuale di Lishan il 28 maggio e il 24 giugno 2019 e successivamente condannata a un anno. La polizia ha continuato a molestarla dopo che è stata rilasciata, e a causa del disagio mentale ha subito un ictus, seguito poi da molti altri ancora. Non potendo permettersi alcun intervento medico, è deceduta il 16 gennaio scorso.

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