“Sono molto toccata perché in ogni opera d’arte che ho visto c’è un’espressione di angoscia, soprattutto nella giovane ragazza del dipinto “Il richiamo dell’innocenza”. È un’opera d’arte molto bella e spero che tutto il resto del mondo percepisca quello che hanno provato quelle persone (i praticanti della Falun Dafa perseguitati)”.
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Molte persone hanno detto di essere state toccate dal messaggio di Verità-Compassione-Tolleranza e hanno firmato una petizione che chiedeva di porre fine alla persecuzione della Falun Dafa da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) in Cina.
Quando sono stata detenuta in un campo di lavoro forzato, mio marito ha portato nostra figlia e nostro figlio a vedermi. Una guardia mi ha detto di fronte a loro: “Se prometti che non andrai mai a fare appello a Pechino, puoi tornare a casa”. Vedendo che ho rifiutato, mio marito non ha detto niente né mi ha fatto pressioni e se n’è andato con i nostri figli.
Il 4 luglio 2008, alla fine del secondo anno di studi della figlia, Rong è stata arrestata dall’istruttore Xue Jianjun e dai suoi subordinati della stazione di polizia in via Jian’an. Gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e l’hanno portata al primo centro di detenzione della città di Shijiazhuang.
Il procuratore ha promesso di raccomandare una sospensione della pena, qualora Cheng avesse accettato di rinunciare al Falun Gong. Per contro, se avesse rifiutato, non c'era bisogno che continuassero a parlare.
Dopo aver calato il liceale, gli agenti hanno continuato a calciarlo, prima di sollevarlo e rigettarlo nuovamente a terra. Per 24 ore, inoltre, non hanno permesso all’adolescente di dormire. La mattina presto del 16 luglio 2006, quando è stato rilasciato, aveva subito danni irreparabili sia fisici che mentali. Il diciassettenne si sentiva frastornato, nauseato e confuso.
In un batter d’occhio, il Maestro mi ha portato in un luogo più alto dove ho visto la completa devastazione. Anche le tegole dei tetti erano bruciate e non era rimasto un solo filo d’erba. Non volevo rimanere lì, quindi me ne sono andato velocemente. Quando mi sono svegliato, mi sono reso conto che il Maestro mi stava mostrando il mio mondo, illuminandomi che dovevo sbrigarmi a chiarire la verità e salvare le persone.
Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)
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Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)