(Minghui.org) Nello scorso mese di settembre sono stati registrati 104 casi di praticanti del Falun Gong condannati al carcere per aver sostenuto la loro fede.

Dei 104 casi, 8 si sono verificati tra il 2019 e il 2022, 14 nella prima metà del 2023, 9 nel luglio 2023, 15 nell’agosto 2023, 36 nel settembre 2023 e altri 11 casi con mesi sconosciuti nel 2023, oltre a 11 casi con mesi e anni sconosciuti. Il ritardo nella segnalazione è stato causato dalla rigida censura delle informazioni attuata dal Partito Comunista Cinese (PCC), che mira a mantenere la persecuzione nascosta per evitare intromissioni internazionali.

I praticanti condannati provenivano da 18 province, comuni controllati a livello centrale e regioni autonome della Cina. Il Jilin ha avuto il maggior numero di casi, 21, seguito dal Liaoning (14) e l’Hebei (10). Le restanti 15 regioni hanno avuto tra 1 e 9 casi.

Tra i 55 praticanti di cui era nota l’età al momento della sentenza, 2 avevano sui 30 anni, 3 sui 40, 15 sui 50, 17 sui 60, 14 sui 70 e 4 sugli 80. Una praticante di 87 anni non solo è stata condannata a tre anni e nove mesi dopo il suo ultimo arresto, ma le è stato anche ordinato di scontare nuovamente gli ultimi tre anni di una precedente pena detentiva, che aveva già scontato fuori dal carcere a causa delle sue condizioni di salute. Le due condanne non potevano essere scontate contemporaneamente, quindi ora sta scontando un totale di sei anni e mezzo.

Le condanne dei praticanti variano da sei mesi a nove anni, con una durata media di tre anni. A quattro praticanti è stata data la libertà vigilata, di cui due di loro, insieme ad altri 35, sono stati multati ciascuno tra 1.000 e 50.000 yuan (circa da 129 a 6.500 euro), per un totale di 306.000 yuan (circa 39.500 euro, in media 1.100 euro a persona).

I praticanti provengono da tutti i ceti sociali, compresi insegnanti delle scuole superiori, dirigenti aziendali, operai delle fonderie, medici e agricoltori. La madre di un residente del Regno Unito è stata condannata a un anno e mezzo dopo essere stata in carcere per otto anni a causa della sua fede.

I genitori di un uomo di 66 anni, che contavano su di lui per le cure, erano così sconvolti per il suo arresto che sono morti uno dopo l’altro. Due donne che hanno perso il marito a causa della persecuzione sono ora condannate al carcere. Una madre di 72 anni è stata condannata per aver praticato il Falun Gong mentre suo figlio era ancora in prigione per la loro fede condivisa.

Di seguito sono riportate istantanee di casi di condanna selezionati. L’elenco completo dei praticanti condannati può essere scaricato qui (PDF).

Condannati anziani e disabili

Donna di 87 anni condannata per la terza volta deve scontare nuovamente gli ultimi 3 anni della sua seconda pena detentiva

La signora Liao An’an, di 87 anni, della città di Baiyin nella provincia del Gansu, è stata condannata a tre anni e nove mesi il 5 settembre scorso per la sua fede nel Falun Gong.

Liao è stata arrestata durante un raduno di praticanti il 14 gennaio dello scorso anno. Mentre veniva interrogata la sera del suo arresto, improvvisamente ha avuto difficoltà a respirare, nausea e ha sudato copiosamente prima di perdere conoscenza. La polizia ha chiamato il medico interno, che ha messo sotto ossigeno la praticante e ha iniziato a esaminarla, poi ha urlato: “Polso 42 (bpm), pressione sanguigna sistolica 57 (mmHg), pressione sanguigna diastolica non rilevabile, è in condizioni critiche. Veloci, portatela all’ospedale!”. Solo allora la polizia ha chiamato un’ambulanza.

Liao è stata portata al pronto soccorso del primo ospedale popolare della città di Baiyin. La polizia è andata via non appena è arrivato suo figlio. Questi, non potendo permettersi le cure ospedaliere, l’ha portata a casa dopo che le sue condizioni si sono stabilizzate, qualche ora dopo.

La procura del distretto di Baiyin ha notificato al figlio di Liao, circa due settimane dopo che era stato emesso un mandato di arresto formale a suo carico e che avrebbe potuto assumere un avvocato per rappresentarla.

Un dipendente del tribunale distrettuale di Baiyin si è recato a casa della praticante il 29 marzo di quest’anno e ha detto che avrebbe dovuto affrontare il processo il giorno successivo. Poiché non era ancora in grado di camminare, il tribunale l’ha fatta comparire in un’udienza virtuale da casa.

Due cancellieri del tribunale hanno emesso il verdetto contro Liao il 5 settembre scorso. Suo figlio si è infuriato quando ha saputo che, oltre alla nuova pena detentiva di tre anni e nove mesi, il tribunale le aveva ordinato di scontare nuovamente gli ultimi tre anni della sua precedente pena detentiva, che le era stato permesso di scontare nella sua abitazione a causa delle sue condizioni fisiche.

Gli impiegati hanno detto che la corte, a un certo punto, ha ordinato a Liao di presentarsi in prigione, ma lei non lo ha mai fatto. Suo figlio ha sostenuto che nessuno li aveva mai informati e che sua madre aveva già scontato quei tre anni fuori dal carcere sotto stretta sorveglianza da parte del comitato di strada, come dettato dal tribunale.

Liao si è rifiutata di firmare il verdetto e gli impiegati hanno reagito non permettendole di leggerlo per intero. Le hanno soltanto mostrato rapidamente la parte che dichiarava la sua pena detentiva.

La praticante ha presentato ricorso. Dato che è ancora in cattive condizioni di salute, non è chiaro quando il tribunale potrà prenderla in custodia per scontare la sua terza pena detentiva.

Liao è stata condannata per la prima volta a cinque anni dopo il suo arresto, il 18 agosto 2008, e altri cinque anni dopo un altro arresto il 19 settembre 2014. Per motivi di salute, le è stato permesso di scontare gli ultimi tre anni della sua seconda pena detentiva fuori dal carcere.

Praticante di 87 anni dello Shandong condannata a un anno di prigione per la sua fede nel Falun Gong

La signora Yang Yuzhen, una residente di 87 anni della città di Qingdao, in provincia dello Shandong, è stata condannata a un anno e a una multa di 5.000 yuan (circa 645 euro) il 16 settembre scorso.

La condanna di Yang è scaturita da un’irruzione della polizia in casa di sua figlia, dove viveva, il 28 luglio dello scorso anno. La stazione di polizia di Badahu l’ha presa di mira dopo che in un video di sorveglianza l’ha vista tirare fuori dalla tasca una chiavetta USB. Avendola inserita nella lista nera dei praticanti del Falun Gong, la polizia sospettava che la tessera contenesse informazioni sul Falun Gong e che lei intendesse consegnarla a qualcuno.

La polizia ha confiscato tutti i libri del Falun Gong della praticante, ma non l’ha arrestata. Il giorno successivo è stata convocata alla stazione di polizia per verificare gli oggetti confiscati, ma quando è andata le hanno presentato un foglio che si è rifiutata di firmare. Poi ha esortato la polizia a fermare la persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Gli agenti non hanno ascoltato, l’hanno messa sotto cauzione e l’hanno lasciata tornare a casa.

Un avvocato nominato dal tribunale ha fatto visita a Yang all’inizio di luglio di quest’anno, anche se lei non ne aveva mai richiesto uno. L’avvocato ha detto che, se avesse ammesso il suo “crimine” di “minare l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto” (il pretesto standard usato per incastrare e condannare i praticanti del Falun Gong), avrebbe potuto ottenere una condanna leggera ed evitare il carcere.

Yang ha detto all’avvocato che non aveva infranto alcuna legge praticando o possedendo libri del Falun Gong. Le ha anche raccontato di come abbia tratto beneficio dalla pratica spirituale. Entrambi i suoi figli sono deceduti nel fiore degli anni, lei era addolorata e la sua salute peggiorava. Soffriva di una patologia cardiaca e di ipertensione, i suoi occhi erano molto sensibili alla luce e doveva tenere le tende tirate tutto il giorno. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, si è gradualmente ripresa dai sintomi ed è diventata anche più allegra. A 87 anni non ha problemi a salire le scale.

Il tribunale distrettuale di Shibei ha esaminato il caso di Yang il 18 luglio scorso. La donna ha confutato le accuse del pubblico ministero contro di lei e ha sottolineato che nessuna legge emanata in Cina criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come una setta. Ha anche sottolineato che il divieto sulle pubblicazioni del Falun Gong è stato revocato nel 2011, il che significa che i libri del Falun Gong confiscati da casa sua erano totalmente legali e non potevano essere usati come prova contro di lei.

L’avvocato nominato dal tribunale era d’accordo con Yang e difendeva anche la sua innocenza, anche se le era stato effettivamente ordinato di dichiararsi colpevole per conto suo.

Il presidente del giudice Wang Hanzhi ha condannato la praticante il 16 settembre scorso. Non è chiaro quando verrà riportata in custodia per scontare la pena.

Donna di Pechino condannata a due anni per la sua fede

La signora Liu Boxin, una 59enne residente a Pechino la cui gamba è stata amputata a causa di un cancro alle ossa, è attualmente reclusa presso il centro di detenzione del distretto di Haidian per scontare una pena di due anni per la sua fede.

Liu è stata arrestata il 14 luglio dello scorso anno. Per motivi di salute, è stata presto rilasciata su cauzione, per poi essere arrestata a casa il 25 agosto successivo. La polizia l’ha successivamente rilasciata su cauzione intorno alla mezzanotte dello stesso giorno.

La procura del distretto di Haidian ha convocato Liu per una deposizione a novembre. Il tribunale distrettuale ha inizialmente programmato un’udienza per il 16 febbraio di quest’anno, ma in seguito l’ha rinviata al 23 marzo. È stata condannata a due anni il 29 agosto e riportata in prigione subito dopo.

Liu ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997 ed è diventata più sana e più forte. Era di nuovo in grado di svolgere le faccende domestiche e andava d’accordo con i suoi familiari. Due anni dopo, quando è iniziata la persecuzione, lei è rimasta fedele alla sua fede ed è stata arrestata almeno cinque volte, prima della sua recente condanna al carcere.

Praticanti presi di mira

Settantenne, ex funzionario del tribunale, condannato a otto mesi per la sua fede nel Falun Gong

Il signor Liang Xuesen, un settantenne residente di Shenyang, nella provincia del Liaoning, è stato condannato a otto mesi per la sua fede nel Falun Gong.

Liang, ex direttore del tribunale distrettuale di Xinchengzi a Shenyang, è stato precedentemente arrestato il 27 febbraio di quest’anno, dopo che la polizia lo aveva visto lasciare alcune lettere nelle cassette di raccolta della posta e sospettava che stesse spedendo lettere del Falun Gong.

La polizia ha fatto irruzione in casa del praticante e ha confiscato il suo computer, la stampante, i libri del Falun Gong e altri effetti personali. Il giorno successivo l’hanno condotto al centro di detenzione del distretto di Tiexi.

Si è appreso di recente che Liang è stato condannato a otto mesi e che la sua pena detentiva sarebbe terminata il 26 ottobre di quest’anno. Altri dettagli del suo procedimento penale restano da indagare.

Liang, al momento della stesura di questo articolo, risulta essere ancora recluso nel centro di detenzione. Dopo mesi di detenzione ha sviluppato ipertensione e iperglicemia. Non è chiaro se gli siano state date cure mediche.

Praticante di 66 anni in sciopero della fame dopo essere stata condannata per la sua fede nel Falun Gong

He Xiaoling, un’ex giornalista di 66 anni della città di Leshan, in provincia dello Sichuan, è stata condannata a un anno e otto mesi l’8 settembre scorso.

La condanna della donna deriva dal suo arresto per aver consegnato materiale informativo sul Falun Gong alla polizia. È stata rilasciata su cauzione poche ore dopo e convocata presso la procura del distretto di Shizhong nell’aprile di quest’anno per firmare alcuni documenti.

L’8 settembre scorso diversi agenti della stazione di polizia di Suji hanno sequestrato He a casa sua e l’hanno portata direttamente al tribunale distrettuale di Shizhong per affrontare il giudice. Non è mai stata informata in anticipo dell’udienza in tribunale.

He è stata condannata al termine dell’udienza e subito dopo portata in un centro di detenzione locale. Ha iniziato uno sciopero della fame per protesta ed è stata trasferita all’ospedale di Honghui per ricevere flebo mentre era sorvegliata dalla polizia 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Nonostante fosse molto magra e debole a causa dello sciopero della fame, la polizia le teneva ancora i piedi ammanettati al letto d’ospedale per tutto il giorno.

La praticante sta facendo appello contro la sua ultima e seconda pena detentiva. Lo stesso tribunale distrettuale di Shizhong l’aveva già condannata a un anno e mezzo il 9 marzo 2017, dopo il suo arresto a metà giugno 2016 per aver parlato alla gente del Falun Gong sui social media.

He Xiaoling aveva lavorato come reporter per il Sichuan Business Daily e in seguito ha lavorato nel dipartimento del comitato di gestione del Buddha gigante di Leshan (sito patrimonio dell’UNESCO).

Suo marito era un diplomatico che ha lavorato in Giappone e Canada prima di divenire vice console presso l’ambasciata cinese a Melbourne, in Australia. Dopo essere tornato in Cina, ha lavorato presso l’Ufficio Affari Esteri del governo municipale e ha iniziato a soffrire di un torcicollo spastico (una condizione dolorosa in cui i muscoli del collo si contraggono in modo incontrollabile e gli fanno girare la testa da un lato) rendendolo quasi paralizzato. La figlia della coppia è rimasta gravemente ferita in un incidente dopo essersi laureata.

Nonostante le cure mediche, il marito e la figlia di He non si sono ancora completamente ripresi e faticano a prendersi cura di loro stessi.

Maestra d’asilo in pensione condannata a quattro anni e mezzo per aver cercato di ripristinare la pensione sospesa

Una maestra d’asilo in pensione di 60 anni di Helong, nella provincia dello Jilin, è stata condannata a quattro anni e mezzo per aver cercato di ripristinare la sua pensione che era stata sospesa a causa della sua precedente pena detentiva.

La sospensione della pensione della signora Sun Qingju derivava dalla sua precedente condanna a quattro anni di carcere, da maggio 2012 a maggio 2016. Nel novembre 2021 l’Ufficio della previdenza sociale della città di Helong le ha ordinato di rimborsare i 150.000 yuan (circa 19.400 euro) in benefici pensionistici che le erano stati concessi durante i suoi quattro anni anni di reclusione. La praticante si è rifiutata di conformarsi perché i suoi benefici pensionistici erano suoi beni, legittimamente guadagnati. Poco dopo l’Ufficio della previdenza sociale ha sospeso la sua pensione.

Sun ha fatto appello all’ufficio della previdenza sociale per ottenere il ripristino della sua pensione, ma invece è stata arrestata. Sebbene sia stata rilasciata quella notte, è stata riportata in custodia il 31 agosto e successivamente condannata dal tribunale della città di Longjing.

Perseguitati ripetutamente

La madre di un residente nel Regno Unito viene nuovamente condannata per la sua fede nel Falun Gong

Tre anni dopo che la signora Liu Pintong aveva finito di scontare una pena detentiva di otto anni per aver praticato il Falun Gong, la 52enne residente nella città di Donggang, nella provincia del Liaoning, è stata condannata nuovamente a un anno e mezzo in seguito al suo arresto avvenuto il 3 febbraio di quest’anno.

La signora Liu Pingtong

Dopo aver appreso del suo arresto, suo figlio, il signor Hu Xuanming, che attualmente sta studiando per ottenere una laurea nel Regno Unito, ha scritto a Boris Johnson, membro del Parlamento (MP) ed ex Primo Ministro del Regno Unito, chiedendo il suo aiuto per salvare la madre.

Il 27 marzo Boris Johnson ha inoltrato l’istanza del signor Hu al deputato On. Anne-Marie Trevelyan, Ministro di Stato presso l’Ufficio britannico per gli affari esteri, il Commonwealth e lo sviluppo. Anne-Marie Trevelyan ha risposto a Johnson il 2 maggio, affermando che il governo del Regno Unito “monitorerà da vicino la questione continuando a intimare alla Cina di porre immediatamente fine alle gravi violazioni dei diritti umani”.

Dopo il suo arresto, a Liu sono stati concessi 15 giorni di reclusione amministrativa presso il centro di detenzione della città di Fushune l’8 febbraio gli agenti hanno costretto la sua famiglia a portarli a casa di sua zia per fare un’irruzione.

La famiglia della praticante ha chiamato Jiao Chen, il vice capo dell’ufficio di sicurezza interna del distretto di Shuncheng nella città di Fushun, il 14 febbraio, per chiedere informazioni sul suo caso. Jiao ha affermato che, a causa del precedente arresto di Liu nel maggio dello scorso anno per aver distribuito materiali e parlato alla gente del Falun Gong, stavano progettando di condannarla a una pena dai tre ai cinque anni.

Il tribunale distrettuale di Shuncheng ha tenuto un’udienza sul suo caso presso il centro di detenzione il 7 luglio, ma la sua famiglia ha appreso, a metà settembre, che era stata condannata a un anno e mezzo di prigione.

Liu era stata precedentemente arrestata il 3 marzo 2012, anche per aver fatto opera di sensibilizzazione sulla persecuzione del Falun Gong. Il 10 agosto 2012 il tribunale distrettuale di Zhenxing l’ha condannata a otto anni.

La praticante, durante i suoi nove mesi trascorsi nel centro di detenzione della città di Dandong, è stata sottoposta a brutali torture e costretta a lavorare per lunghe ore senza retribuzione. Quando è stata condotta nella prigione femminile della provincia del Liaoning l’11 dicembre 2012, soffriva di gravi problemi al collo, intorpidimento agli arti, vertigini e aveva anche sangue nelle feci.

Per costringerla a rinunciare al Falun Gong, le guardie carcerarie l’hanno sottoposta ad ogni tipo di tortura, compreso farla rimanere lunghe ore in piedi o seduta su un piccolo sgabello. L’hanno anche umiliata, privata del sonno e dell’uso del bagno, e le hanno impedito di lavarsi.

Liu ha sofferto di insufficienza renale e il 14 ottobre 2014 è stata portata all’ospedale della prigione. Le guardie l’hanno legata sul letto nella posizione dell’aquila aperta facendole diventare le mani e i piedi estremamente gonfi. Finita la tortura era emaciata e non aveva nemmeno la forza di salutare la sorella quando andava a trovarla.

La prigione ha rifiutato di rilasciare Liu sulla parola medica. Sostenevano che, poiché soffriva di insufficienza renale, l’avrebbero considerata una morte naturale se fosse morta e non se ne sarebbero assunti alcuna responsabilità.

La praticante è stata riportata in prigione dopo una settimana trascorsa in ospedale. I 4.000 yuan (circa 520 euro) che la sua famiglia le aveva depositato per comprare cibo, sono stati confiscati e alla sua famiglia non è stato permesso di farle visita per due mesi. Le guardie l’hanno tenuta nuovamente legata nella posizione dell’aquila aperta e l’hanno alimentata forzatamente per due mesi.

In prigione per sette anni, praticante condannata ad altri sei anni per la sua fede nel Falun Gong

Una donna di 56 anni di Gaozhou, nella provincia del Guangdong, è stata condannata a sei anni con una multa di 20.000 yuan (circa 2.600 euro) il 22 settembre scorso.

La signora Wu Youqing è stata arrestata il 26 settembre dello scorso e incriminata il 25 novembre dello successivo. È stata processata nel primo centro di detenzione della città di Maoming il 29 giugno di quest’anno e dichiarata colpevole tre mesi dopo.

L’ultima condanna di Wu è stata preceduta da numerosi arresti per aver sostenuto la sua fede. Le sono stati comminati tre anni di lavori forzati (2005-2008) e quattro anni di carcere (2013-2017). Durante la sua incarcerazione è stata brutalmente torturata. Per umiliarla, una guardia carceraria una volta l’ha costretta a spogliarsi completamente.

È sopravvissuta ad anni di abusi in detenzione e quando è tornata a casa ha dovuto affrontare continue molestie da parte delle autorità locali, che tentavano di costringerla a rinunciare alla sua fede.

Prima che iniziasse la persecuzione, il marito della praticante sosteneva molto la sua pratica del Falun Gong e la loro era una famiglia felice, ma i ripetuti arresti di Wu dopo l’inizio della persecuzione si sono rivelati eccessivi da sopportare per suo marito, sia mentalmente che finanziariamente (è stata licenziata dal suo lavoro presso una cooperativa di credito rurale mentre era detenuta in un campo di lavoro). L’uomo si scagliava contro di lei e spesso la picchiava selvaggiamente. Alla fine ha chiesto il divorzio mentre lei era in prigione.

Tragedie familiari

Praticante di 66 anni condannato a quattro anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, i genitori sconvolti muoiono a due mesi di distanza l’uno dall’altro

Il signor Miao Zhongjun, un residente di 66 anni della città di Xi’an, nella provincia dello Shaanxi, è stato condannato a quattro anni e al pagamento di una multa di 10.000 yuan (circa 1.300 euro) l’11 settembre scorso. In questo momento sta facendo appello contro l’ingiusta condanna.

Miao è stato arrestato il 10 maggio dello scorso anno ed è comparso in tribunale il 23 marzo di quest’anno. Il tribunale di prima istanza ha impiegato fino allo scorso mese di settembre per emettere un verdetto di colpevolezza, secondo gli esperti legali è possibile che il tribunale di primo grado abbia dovuto consultarsi con l’alta corte provinciale, poiché né loro né la corte d’appello avevano voce in capitolo nei casi del Falun Gong.

I genitori di Miao, che contavano su di lui per le cure, sono rimasti devastati dal suo arresto. Sua madre, la signora Li Fenghua, ha trascorso molte notti insonni e poco tempo dopo le è stata diagnosticata una malattia in fase terminale, così la moglie del praticante ha chiesto al giudice Quan Borong di rilasciarlo per poter vedere sua madre, ma il giudice ha respinto la sua richiesta. L’anziana donna è morta il 13 marzo, 10 giorni prima della sua udienza. Negli ultimi giorni della sua vita, provava un dolore enorme e piangeva, chiedendo di vedere il figlio per l’ultima volta. Il marito devastato è deceduto due mesi dopo.

Due praticanti, entrambe rimaste vedove a causa della persecuzione del Falun Gong, vengono condannate a una pena detentiva per la loro fede

Due donne di Huaian, nella provincia del Jiangsu, sono state condannate al carcere il 28 agosto scorso.

La signora Zhu Yunxia, di 61 anni, e la signora Lin Fengying, di 71 anni, sono state arrestate il 5 ottobre dello scorso anno e processate il 7 giugno di quest’anno. La polizia le ha accusate di aver stampato e distribuito materiali del Falun Gong, ma non ha fornito alcuna prova al riguardo. Nonostante la mancanza di prove, il giudice ha comunque condannato Zhu a un anno, oltre al pagamento di una multa di 2.000 yuan (circa 260 euro) e Lin a sei mesi con una multa di 1.000 yuan (circa 130 euro).

Il giudice ha accusato Lin di essere una recidiva, poiché era stata precedentemente condannata a tre anni nell’agosto 2008 per la sua fede. Mentre era in prigione, la polizia ha continuato a molestare suo marito, il signor Dai Mingxuan, anche lui praticante del Falun Gong. A causa della crescente pressione, la sua salute è peggiorata ed è deceduto il 15 marzo 2012. Aveva 68 anni.

Anche Zhu ha perso suo marito, il signor Xie Ruxian, a causa della persecuzione, che è stato arrestato il 5 ottobre dello scorso anno anche se non praticava il Falun Gong. Prima è stato trattenuto per un mese e rilasciato su cauzione, poi la sua salute è stata gravemente compromessa durante la detenzione e non si è mai ripreso. É deceduto il 13 febbraio di quest’anno. Aveva 67 anni.

Praticante condannato a due anni e mezzo di prigione e il fratello maggiore a cinque anni

Il signor Xie Hankui, residente a Meizhou, nella provincia del Guangdong, è stato arrestato presso la sua abitazione il 24 febbraio di quest’anno, settimane dopo che la polizia che controlla internet aveva notato le parole “Come è nata l’umanità” in un messaggio pubblicato in una chat sui social media. Il fondatore del Falun Gong ha scritto un articolo intitolato “Come è nata l’umanità” nel gennaio di quest’anno e la polizia ha quindi accusato Xie di promuovere informazioni sul Falun Gong online.

Anche se Xie è stato rilasciato lo stesso giorno, è stato nuovamente arrestato due giorni dopo e sottoposto a detenzione penale. Il 13 marzo è stato emesso contro di lui un mandato d’arresto formale.

Il 13 luglio il tribunale distrettuale di Meixian ha tenuto un’udienza sul caso del praticante, ma alla moglie è stato impedito di presenziare. È stato permesso di entrare in tribunale solo al figlio, ma presto è stato scortato fuori anche lui. La corte ha affermato che sia la madre che il figlio erano elencati come testimoni dell’accusa e quindi non erano autorizzati a presenziare all’udienza. Si sono limitati a rispondere alle domande poste dalla polizia il giorno del primo arresto di Xie (24 febbraio) e sono rimasti scioccati nell’apprendere che le loro parole erano state usate contro il loro caro a loro insaputa e senza il loro consenso.

L’avvocato diXie ha presentato per lui una dichiarazione di non colpevolezza e il praticante ha testimoniato in propria difesa. Successivamente è stato condannato a due anni e mezzo e ora sta facendo appello contro l’ingiusta condanna.

Anche il fratello maggiore di Xie, il signor Xie Hanzhu, sta scontando una pena per aver praticato il Falun Gong. Il più anziano dei due fratelli, ex capo del dipartimento dell’energia, è stato arrestato il 20 ottobre 2021 e condannato a cinque anni alla fine dello scorso anno. In precedenza era stato incarcerato per un totale di 15 anni a causa della sua fede.

Donna di 71 anni condannata a cinque anni per aver praticato il Falun Gong, figlio già incarcerato due volte per lo stesso motivo

La signora Xu Yanhua, residente di 71 anni di Changchun, nella provincia dello Jilin, è stata arrestata il 10 febbraio di quest’anno e successivamente condannata a cinque anni e a una multa di 10.000 yuan (circa 1.290 euro). Altri dettagli del suo procedimento giudiziario, tra cui l’accusa e il processo, restano da indagare. Non è chiaro nemmeno dove sia attualmente detenuta.

Prima dell’ultimo arresto di Xu, lei e suo figlio, il signor Wang Peng, erano stati sequestrati dalla polizia nel maggio dello scorso anno e presto rilasciati. Poiché viveva lontano da casa per nascondersi dalla polizia, gli agenti si sono recati a casa di Wang per cercarla, ma non trovandola la polizia ha arrestato wang con la motivazione che anche lui praticava anche il Falun Gong. L’uomo è stato processato il 21 novembre dello scorso anno e condannato a un anno e mezzo.

La casa del signor Wang dopo l’irruzione della polizia

Xu, pensionata, attribuisce al Falun Gong il merito di averla riportata in salute e averle permesso di lasciar andare il risentimento verso il suo ex marito e i supervisori sul lavoro. Ma la semplice ricerca di una vita sana e felice, si è scontrata con ripetute persecuzioni nel corso degli anni.

Anche Wang è stato preso di mira per la sua fede condivisa e incarcerato per sei anni prima della sua ultima sentenza. Mentre era in custodia, è stato alimentato forzatamente con acqua salina ad alta concentrazione e sottoposto alla tortura della camicia di forza per un lungo periodo di tempo.

Condanna di gruppo

Due residenti di Chongqing condannati a lunghe pene detentive

Il signor Wang Hong, di 48 anni, e la signora Dai Shufang, di 71 anni, sono stati arrestati il 20 settembre dello scorso anno e condannati al carcere il 18 agosto scorso. A Wang sono stati dati 9 anni e a Dai 8 anni e mezzo. Sono stati multati di 15.000 yuan (circa 1.900 euro) ciascuno.

Wang e Dai, una venditrice di vino, erano coinquilini in un appartamento con affitto condiviso. La polizia ha fatto irruzione, li ha arrestati e ha confiscato i loro libri del Falun Gong, computer, stampanti e più di 10.000 yuan in contanti (comprese alcune banconote con messaggi del Falun Gong stampati sopra che usano i praticanti come mezzo per aumentare la consapevolezza sulla persecuzione).

La procura del distretto di Jiangbei ha incriminato Wang e Dai a gennaio, con l’accusa di “minare l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto”. Durante l’udienza presso il tribunale distrettuale di Jiangbei, c’è stata una forte presenza della polizia, sia all’interno che all’esterno del tribunale. Tutti i presenti dovevano mostrare i loro documenti d’identità.

I due praticanti, tuttavia, non si vedevano da nessuna parte. Alle loro famiglie e agli avvocati è stato detto che avrebbero partecipato al processo a distanza dal centro di detenzione. La corte non ha mai fornito alcuna spiegazione sul motivo per cui il formato del processo dei due imputati è stato cambiato dalla modalità di persona a quella virtuale. Le persone in aula hanno visto dal video dell’udienza virtuale che Dai è stata portata in una stanza del centro di detenzione in sedia a rotelle.

Quando l’avvocato di Wang gli ha chiesto perché praticasse il Falun Gong, ha spiegato come la pratica gli aveva ridato la salute e insegnato ad essere una brava persona, poi ha sottolineato di non aver infranto alcuna legge esercitando il suo diritto costituzionale alla libertà di credo. Il suo avvocato era d’accordo e ha inoltre sottolineato che nessuna legge in vigore in Cina criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come una setta.

Dai Shufang ha anche testimoniato in propria difesa e ha chiesto l’assoluzione. La corte ha poi rinviato il caso alla procura, ma non è chiaro quando la procura abbia ripresentato il caso. Infine, il tribunale ha condannato sia Dai che Wang il 18 agosto di quest’anno, senza tenere un’altra udienza.

Otto praticanti del Falun Gong nuovamente processati e condannati nella Contea di Guan dopo l’annullamento delle precedenti condanne

Otto praticanti del Falun Gong della contea di Guan, nella provincia dello Shandong, sono stati condannati al carcere per la loro fede nel Falun Gong dopo un nuovo processo. A uno di loro è stata addirittura aumentata la pena di tre anni.

Le otto persone sono state arrestate tra maggio e agosto dello scorso anno per aver prodotto materiali che denunciavano la persecuzione. Il tribunale della contea di Guan ha tenuto un’udienza virtuale dei loro casi il 21 dicembre e li ha condannati al carcere il 4 gennaio di quest’anno.

La signora Zhang Yuxiang, di 51 anni, e il signor Xu Hengkui, di 60 anni, sono stati entrambi condannati a sette anni e mezzo e a una multa di 18.000 yuan (circa 2.300 euro). Il signor Kong Dequan, di 61 anni, è stato condannato a sette anni e quattro mesi con una multa di 16.000 yuan (circa 2.000 euro). Il signor Zhou Chunbao, di 48 anni, la signora Gao Shuzhen, di 47 anni, il signor Han Zhenlin, di 71 anni e il signor Zhang Bingliang, di 68 anni, sono stati condannati ciascuno a quattro anni con una multa di 10.000 yuan. Il signor Wang Ruixiang, di 55 anni, è stato condannato a tre anni e multato di 8.000 yuan (circa 1.000 euro).

Tutti gli otto praticanti hanno presentato ricorso alla fine di febbraio di quest’anno. Il 17 aprile il tribunale intermedio della città di Liaocheng ha deciso di annullare i loro verdetti di colpevolezza originali e il 6 maggio ha rinviato i casi al tribunale della contea di Guan per un nuovo processo.

Il tribunale della contea di Guan ha rifiutato di tenere un nuovo processo, quindi è stato incaricato al tribunale di Chengguanzhen di subentrare. Quest’ultimo ha processato nuovamente gli otto praticanti intorno all’agosto scorso e li ha condannati nuovamente tutti. La pena di Zhang è stata aumentata da quattro a sette anni. Tutte le sentenze degli altri praticanti sono rimaste le stesse.

Pechino: Sette persone processate per aver praticato il Falun Gong, sei condannate fino a sette anni

Il 27 aprile scorso il tribunale distrettuale di Shunyi a Pechino ha processato sette praticanti del Falun Gong e ne ha condannati sei a una pena detentiva di sette anni. Tra i sette praticanti figuravano sei residenti di Pechino e un residente della vicina provincia dell’Hebei. Sono stati arrestati tra marzo e luglio dello scorso anno e sono stati incriminati tutti dalla procura del distretto di Shunyi.

Il signor Tan Shouli è stato condannato a sette anni, le signore Hu Jinfeng e Chen Yuying sono state condannate a quattro anni ciascuna, la signora Wang Runrong è stata condannata a tre anni e mezzo, la signora An Xiurong a due anni e il signor Wu Zhiming a un anno e mezzo. Non è chiaro se il signor Zhao Ping sia stato condannato.

Il signor Tan, che vive nel distretto di Chaoyang a Pechino, è stato arrestato nel distretto di Shunyi il 6 marzo dello scorso anno e condotto al centro di detenzione del distretto di Shunyi.

La signora Hu, di 43 anni, vive nella contea di Dingxing, nella provincia dell’Hebei. È stata arrestata nel distretto di Shunyi il 27 luglio dello scorso anno e portata al centro di detenzione del distretto di Shunyi, dov’è stata interrogata per otto giorni consecutivi mentre era ammanettata dietro la schiena. Il 2 novembre è stato emesso un mandato d’arresto formale nei suoi confronti.

La signora Wang, che vive nel distretto di Chaoyang a Pechino, è stata arrestata a casa dagli agenti della stazione di polizia locale di Datun il 27 luglio dello scorso anno. Non è chiaro dove sia stata detenuta e perché il suo caso sia stato gestito dal distretto di Shunyi.

Il signor Wu, la signora Chen, la signora An e il signor Zhao sono stati tutti arrestati alla fine di luglio 2022 e portati al centro di detenzione del distretto di Shunyi dove sono stati sottoposti a una maratona di interrogatori.

Durante le udienze dei sette praticanti, gli avvocati hanno presentato per i loro clienti dichiarazioni di non colpevolezza chiedendo la loro assoluzione. Il giudice ha tenuto un’udienza virtuale di condanna il 17 settembre con solo gli avvocati e i praticanti, senza informare le loro famiglie.

Violazione della procedura legale

Una donna di 65 anni del Liaoning condannata nuovamente al carcere dopo un processo a cui hanno assistito 30 persone non identificate

Circa 30 persone provenienti da varie agenzie della contea di Fumeng, della città di Fuxin nella provincia del Liaoning, si sono recate a casa della signora Zhang Guozhen alle 10:00 del 31 luglio scorso. Hanno processato la donna di 65 anni e l’hanno condannata a tre anni e due mesi con una multa di 6.000 yuan (circa 780 euro).

Solo il giudice presidente della corte della contea di Fumeng e il procuratore Qiu Shuang della procura della contea di Fumeng erano in uniforme; le altre persone, compresi gli ufficiali giudiziari e gli agenti di polizia, indossavano abiti civili. Era presente anche Wu Gang, vice capo della stazione di polizia di Chengxi, che ha arrestato Zhang e successivamente ha presentato il suo caso alla procura. Nessuno ha mostrato i propri documenti d’identità o rivelato i propri nomi (tranne il procuratore Qiu).

Qiu ha accusato Zhang di minare l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto, un pretesto standard utilizzato per incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong. Il giudice ha condannato la praticante al termine dell’udienza e ha ordinato che fosse immediatamente messa in custodia (era su cauzione dopo l’arresto l’anno scorso).

Zhang si è rifiutata di andare con loro ed è stata portata via da casa dall’ufficiale giudiziario e dagli agenti di polizia, che l’hanno portata a fare un esame fisico, necessario per l’ammissione al centro di detenzione della città di Fuxin, dove le è stato ordinato di scontare la pena.

La polizia l’ha condotta in quattro diversi ospedali nel tentativo di farla ammettere dal centro di detenzione. Tutti e quattro gli ospedali hanno concluso in modo indipendente che Zhang era in cattive condizioni di salute e non idonea alla detenzione, più specificatamente la sua pressione sanguigna sistolica era di 175-185 mmHg (quando un range normale non è superiore a 120 mmHg) e aveva ombre ai polmoni. I medici dell’ospedale hanno avvertito che la sua vita avrebbe potuto essere in pericolo in qualsiasi momento.

Il centro di detenzione, dopo aver letto i rapporti dell’ospedale, ha rifiutato di ammettere Zhang che infine è stata portata a casa.

La condanna al carcere di Zhang deriva dal suo arresto il 27 maggio dello scorso anno, dopo che era stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong. É stata presto rilasciata su cauzione di un anno.

Mentre la praticante era in attesa del processo, il giudice assegnato al suo caso e l’avvocato nominato dal tribunale l’hanno chiamata più volte, cercando di farle pressione affinché ammettesse la sua “colpa”. La donna ha detto loro che non aveva infranto alcuna legge praticando il Falun Gong.

La polizia è andata più volte a molestarla a casa e ha tentato di trattenerla, ma ogni volta che la portava al centro di detenzione, le veniva negato l’ingresso a causa dell’ipertensione. La polizia ha poi collaborato con la procura e il tribunale per condurre l’udienza di cui sopra a casa di Zhang, senza avvisarla in anticipo.

Shandong: Praticante condannato alla prigione tre mesi dopo il suo arresto, la famiglia non viene informata

I familiari del signor Ma Lichun hanno ricevuto un avviso di ammissione alla prigione dalla prigione maschile della provincia dello Shandong alla fine di luglio di quest’anno, e sono rimasti scioccati nell’apprendere che era stato condannato a tre anni. La procura locale e il tribunale non li hanno informati né del suo atto d’accusa, né del processo e della sentenza.

Ma Lichun, della città di Weifang nella provincia dello Shandong, è stato arrestato a casa intorno alle 6:30 del mattino del 20 aprile. La polizia non ha mai informato la sua famiglia di dov’era detenuto e i suoi cari non hanno saputo dove si trovava finché non hanno ricevuto l’avviso di ammissione alla prigione.

Prima del suo ultimo arresto, la polizia ha preso di mira più volte Ma a causa della sua fede. Gli agenti della stazione di polizia di Nanliu l’hanno arrestato per la prima volta il 5 aprile dello scorso anno, dopo averlo visto parlare alla gente del Falun Gong. Hanno fatto irruzione nella sua abitazione e l’hanno trattenuto alla stazione di polizia per due giorni, durante i quali gli hanno ammanettato le mani dietro la schiena e l’hanno picchiato selvaggiamente.

Ma è stato rilasciato il 6 aprile dello scorso anno, ma è stato convocato alla stazione di polizia cinque giorni dopo. La polizia aveva pianificato di multarlo di 1.000 yuan e di trattenerlo per 12 giorni, ma ha cambiato idea a causa di un focolaio locale di COVID.

Il praticante è stato arrestato a casa l’8 luglio dello scorso anno e condotto al centro per il lavaggio del cervello di Jiangjia. È stato trattenuto lì per sette giorni, prima di essere trasferito nel carcere della città di Weifang. Dopo essere stato detenuto per altri 12 giorni, è stato rilasciato il 27 luglio.

La polizia l’ha arrestato nuovamente il 20 aprile di quest’anno, con una conseguente condanna al carcere.

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