Saluti ai discepoli della Dafa che partecipano alla Conferenza della Fa a Taiwan! La coltivazione è seria, è il processo di adempimento dei vostri voti, di rinnovamento delle vite, di ricreazione di esseri sacri. Indipendentemente dalla provenienza di ciascuna vita, in questo momento critico della storia, tutti gli esseri senzienti stanno scegliendo il proprio futuro.
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l 9 dicembre scorso circa 5.200 praticanti della Falun Dafa, provenienti da diverse parti di Taiwan, così come da Stati Uniti, Corea, Malesia e altri Paesi, si sono riuniti in Piazza della Libertà a Taipei, per un’attività di formazione dei caratteri. Hanno formato l’immagine del simbolo del Falun e di caratteri cinesi
Mentre una donna anziana, una giovane, e una bambina passavano davanti allo stand, la donna più giovane ha preso un volantino, continuando a camminare. Sono tornate poco dopo e hanno detto di non poter rimanere indifferente alla situazione della popolazione cinese. Hanno chiesto maggiori informazioni e durante la conversazione continuavano a ripetere: “È terribile, è terribile!”.
I praticanti del Falun Gong incarcerati sono sottoposti a varie forme di brutali torture, a lavori forzati senza retribuzione e a un intenso lavaggio del cervello, per costringerli a rinunciare alla loro fede. A causa delle torture subite, molti di loro sono stati feriti, mutilati o hanno sviluppato varie patologie.
Le due guardie hanno percosso Li finché i loro bastoni elettrici non hanno esaurito la carica. Gli altri praticanti hanno subito la stessa tortura. Nel corridoio si sentiva il crepitio delle scosse elettriche, le urla dei praticanti e l’odore acre della carne bruciata.
Oltre alle percosse e alla detenzione in isolamento, Jia è stata sottoposta ad altre forme di abuso, tra cui l’essere costretta a restare in piedi per lunghi periodi di tempo, l’essere privata del sonno, presa a calci, trascinata per i capelli, spogliata dei suoi vestiti e sottoposta a rovesci di acqua fredda su tutto il corpo.
Il giorno successivo la polizia si è ripresentata a casa di Zhu, chiedendole ancora di firmare il documento. Quando la donna si è rifiutata, la polizia le ha detto: “Non fa differenza se lo firmi o meno. Il tribunale ti condannerà comunque, anche senza la tua firma. Non saremo così gentili la prossima volta che torneremo”.
Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)
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Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)