“Questo è un periodo di festa speciale in cui le persone festeggiano e ringraziano... Leggi di più
Tra ottobre e novembre scorso, sull’isola di Jeju, in Corea del Sud, sono avvenuti sette episodi di vandalismo agli stand informativi del Falun Gong per opera di cinesi. Gli autori hanno distrutto in modo selettivo i... Leggi di più
All’interno della prigione di Shiling, nella città di Siping, le guardie e i detenuti hanno cercato di costringere Yang a rinunciare alla sua fede. Lo hanno colpito con i bastoni elettrici, picchiato, privato del sonno e fatto sedere per ore su un piccolo sgabello. A causa delle torture,... Leggi di più
Molti turisti cinesi che visitano questa popolare meta turistica della Corea del Sud sono molto grati di poter conoscere la verità sul Falun Gong e sulla persecuzione. Un turista cinese ha guardato una praticante negli occhi e le ha detto: “Grazie per avermi raccontato la verità. Ora so che il Falun Gong è la speranza per tutti”.
Oggi sempre più cinesi prestano attenzione alla verità. Molti leggono i materiali per un’ora intera. Alcuni hanno chiesto ulteriori informazioni. Leggono anche le schede informative con molta attenzione e, dopo averne terminata una, me ne chiedono altre.
Il cartellone danneggiato dall’aggressore, esponeva le menzogne e calunnie del PCC contro la Falun Dafa: la messa in scena dell’incidente dell’auto-immolazione in Piazza Tienanmen e il barbaro prelievo forzato di organi da parte del regime comunista nei confronti dei prigionieri di coscienza, dei quali il maggior numero sono praticanti della Falun Dafa.
Negli ultimi anni, gli agenti della stazione di polizia della fattoria 857 hanno monitorato da vicino i praticanti locali del Falun Gong. Spesso li molestano a casa, scattano loro foto e cercano di costringerli a rinunciare alla loro fede.
Il 13 giugno scorso Li Jian di 55 anni, dipendente della filiale di Fuxin della China Unicom, un operatore di telefonica mobile, ha messo un volantino del Falun Gong sulla maniglia della portiera di un’auto. Il proprietario dell’auto lo ha colto sul fatto e gli ha scattato una foto che ha consegnato alla polizia.
Quando la famiglia e l’avvocato di Liu si sono recati alla procura della città di Xinmin per chiedere informazioni sul suo caso, il procuratore Liu Tiebing ha negato la richiesta di archiviazione, dicendo: “Non c’è nulla di estremo, qualunque sia la decisione che prendiamo riguardo a un caso sul Falun Gong”.
Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)
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Il Maestro Li osserva tranquillamente il mondo dalle montagne, dopo aver lasciato New York in seguito al 20 luglio 1999 (foto pubblicata il 19 gennaio 2000)
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