Dal 2019 la polizia dell’Henan si è recata al di fuori della provincia per arrestare i cittadini rispettosi della legge che hanno pubblicato informazioni su varie piattaforme di social media per denunciare la persecuzione del Falun Gong.
(Minghui.org) Nei mesi di luglio e agosto scorsi sono stati riportati 94 casi di condanna di praticanti del Falun Gong a causa della loro fede.
Tra i nuovi casi segnalati, uno risale al 2020, dieci al 2023, cinquantacinque al 2024 e ventotto con anni di condanna sconosciuti. A causa della rigida censura sulle informazioni, la persecuzione dei praticanti del Falun Gong non può essere sempre riportata in tempo, né tutte le informazioni sono prontamente disponibili.
I praticanti condannati provengono da 18 province e 3 comuni a controllo centrale. Shandong, Jilin e Sichuan sono in alto nella lista, rispettivamente con 17, 14 e 11 casi. Le altre 18 regioni hanno registrato casi a una sola cifra, tra 1 e 6.
Le pene dei praticanti variano da tre mesi a nove anni, con otto praticanti che hanno ricevuto cinque anni o più. A 28 praticanti sono state inflitte multe per un totale di 186.500 yuan (circa 23.670 euro), con una media di 7.173 yuan (circa 910 euro) a persona.
I 52 praticanti di cui si conosceva l'età al momento della condanna avevano un'età compresa tra i 40 e gli 86 anni, di cui 4 quarantenni, 16 cinquantenni, 7 sessantenni, 19 settantenni e 6 ottantenni.
Di seguito sono riportati i dettagli di alcuni casi di condanna. L'elenco completo dei praticanti condannati può essere scaricato qui (PDF).
Condanna di praticanti anziani
Wang Songxia, medico in pensione di 86 anni della città di Baoji, nella provincia dello Shaanxi, è stata arrestata l'8 maggio 2022 mentre stava scambiando materiale informativo sul Falun Gong con un altro praticante. Secondo un informatore, la polizia aveva messo sotto controllo i loro telefoni e aveva appreso che quel giorno avevano organizzato un incontro.
Wang è stata rilasciata su cauzione il giorno successivo, ma ha dovuto affrontare continue molestie nella sua abitazione. Il 3 luglio dell'anno scorso ha ricevuto una copia dell'atto di accusa. Il tribunale locale l'ha poi condannata a un anno e mezzo con una multa di 5.000 yuan (circa 630 euro) in data sconosciuta. Nel giugno scorso è stata rinchiusa nella Prigione femminile della provincia dello Shaanxi.
Pang Shanxi, di 77 anni residente nella città di Wudalianchi nella provincia dell'Heilongjiang, nell'aprile dell’anno scorso ha scritto una lettera alla locale stazione di polizia della fattoria di Longzhen, invitandola a non partecipare alla persecuzione del Falun Gong. La stazione di polizia lo ha segnalato alla sua agenzia di controllo cioè il Dipartimento di polizia della città di Wudalianchi. Le due agenzie hanno inviato degli agenti per fare irruzione nella sua abitazione, dove hanno confiscato i libri del Falun Gong.
Nel gennaio scorso il Tribunale della città di Nenjiang ha condannato Pang a tre anni di carcere e a una multa di 10.000 yuan (circa 1.270 euro). Poco dopo è stato portato nella Prigione di Beian e un mese dopo è stato trasferito in quella di Tailai.
Il 5 giugno dell'anno scorso Zhu Jingrong, di 78 anni residente a Chonqing, è stata denunciata alla polizia per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong e due giorni dopo è stata arrestata. Durante l'interrogatorio della polizia, la donna ha cercato di chiarire i fatti relativi al Falun Gong e li ha invitati a non partecipare alla persecuzione. L'8 giugno è stata rilasciata su cauzione, dopo che il centro di detenzione locale aveva rifiutato di accettarla a causa dell'ipertensione arteriosa.
Il 18 luglio dello stesso anno, la polizia ha riportato Zhu alla Stazione di polizia di Caijia e l'ha interrogata su dove avesse preso il materiale del Falun Gong e su chi avesse stampato i messaggi sulle bannconote. La donna si è rifiutata di rispondere. Infine, la polizia prima di permetterle di tornare a casa l'ha costretta a firmare un riconoscimento degli oggetti confiscati.
Nei mesi successivi, la polizia ha continuato a perseguitare Zhu e le ha ordinato di recarsi alla stazione di polizia per firmare alcuni documenti. Il marito ottantenne era terrorizzato e ha iniziato a soffrire di ipertensione arteriosa.
L'8 maggio scorso Zhu è stata processata dal Tribunale distrettuale di Jiangbei. Il 25 giugno le è stato comunicato che il verdetto sarebbe stato emesso alle ore 15.00 del giorno successivo. Si è recata in tribunale il pomeriggio successivo ed è stata condannata a 18 mesi di reclusione, ma si è rifiutata di firmare il verdetto e ha presentato appello.
Quattro mesi dopo che Liu Ji, di 73 anni residente nella contea di Yongji nella provincia dello Jilin, era stato condannato a tre anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong, il giudice che presiedeva la causa ha cambiato la sentenza in cinque anni di reclusione senza fornire alcuna spiegazione.
Il 30 ottobre dell'anno scorso Liu è stato arrestato. A causa delle sue cattive condizioni di salute, il centro di detenzione locale ha rifiutato di recluderlo ed è stato rilasciato su cauzione per un anno. Nel marzo scorso la Procura del distretto di Chuanying lo ha convocato due volte. Nello stesso mese, è stato costretto a presentarsi tre volte al Tribunale del distretto di Chuanying e poiè stato condannato a tre anni e mezzo.
Liu ha dovuto scontare la pena presso il Centro di detenzione della contea di Yongji, ma non è stato incarcerato dopo che gli è stata riscontrata l’ipertensione arteriosa. Il tribunale lo ha quindi messo agli arresti domiciliari per sei mesi.
L'8 luglio dello stesso anno, la polizia ha portato il praticante in tribunale e gli ha detto che era stato condannato a cinque anni di reclusione. Liu era confuso, poiché era già stato condannato a tre anni e mezzo solo quattro mesi prima, ma il giudice Li non ha fornito alcuna spiegazione.
Dopo l'arresto di Zhang Jun per la sua fede nel Falun Gong, la polizia per un anno ha mantenuto i familiari all'oscuro della sua ubicazione e dello stato del suo caso. Solo nell'aprile scorso i poliziotti hanno informato i familiari che era stata segretamente condannata a quattro anni di reclusione. Il motivo per cui le forze dell'ordine hanno finalmente contattato i suoi cari è stato quello di riscuotere la multa di 20.000 yuan (circa 2.540 euro) che le era stato ordinato di pagare. I familiari, infuriati per la detenzione illegale e la condanna segreta, si sono rifiutati di pagare.
Il 23 maggio dello scorso anno Zhang, di 71 anni residente nella città di Harbin nella provincia dell'Heilongjiang, è stata arrestata nella sua abitazione. La polizia si è rifiutata di dire ai familiari dove fosse detenuta. A causa delle cattive condizioni economiche dei familiari, non potevano permettersi di assumere un avvocato per ottenere giustizia per lei.
Il 3 giugno scorso i familiari di Zhang sono andati a trovarla nel Carcere femminile dell’Heilongjiang. Non è chiaro quando sia stata trasferita lì. Poiché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, le autorità carcerarie hanno permesso ai familiari di visitarla solo una volta ogni tre mesi.
All'inizio di quest'anno, dopo due comparizioni in tribunale, Ran Guanquan, di 75 anni residente a Tianjin, è stata condannata a due anni e mezzo e a una multa di 8.000 yuan (circa 1.010 euro).
Ran è stata arrestata il 1° dicembre dell'anno scorso e portata nel primo Centro di detenzione del nuovo distretto di Binhai. A partire da metà febbraio scorso ha iniziato a sentirsi debole. Aveva bisogno di aiuto per camminare e alzarsi dal letto. La sua vista si è annebbiata. È svenuta due volte ed è diventata incontinente. I suoi familiari hanno dichiarato che prima dell'arresto era in perfetta salute e temevano che si fosse ammalata a causa delle torture e degli abusi subiti.
Poco dopo il malore, Ran è stata portata in ospedale. Poiché si è rifiutata di collaborare durante gli esami, il vicedirettore del centro di detenzione l'ha schiaffeggiata almeno quattro volte. Si è anche rifiutato di rivelarle i risultati degli esami. Nonostante il persistere dei sintomi, le autorità hanno rifiutato di rilasciarla su cauzione e l'hanno comunque condannata a due anni e mezzo dopo due udienze, rispettivamente il 26 marzo e il 2 aprile dello stesso anno.
Ningxia: Praticante 70enne condannata a due anni sulla base di prove false
Il 4 luglio scorso Xin Linyuan, di 70 anni residente nella città di Yinchuan, nella regione autonoma del Ningxia, è stata condannata a due anni e a una multa di 10.000 yuan.
Il 6 giugno scorso Xin, ex contabile, è comparsa davanti al Tribunale del distretto di Dawukou. Il marito, Chen Jianguo di 77 anni, che è stato il suo difensore non legale durante il processo, ha ricevuto una copia del verdetto pochi giorni dopo la condanna. Ha notato che la sentenza citava tre prove dell'accusa come base per la condanna al carcere di sua moglie.
La prima testimonianza affermava che Xin promuoveva il Falun Gong, ma il verdetto non conteneva alcuna prova a sostegno. Nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong. Anche se Xin avesse promosso il Falun Gong, avrebbe avuto il diritto di farlo.
Il secondo elemento di prova comprendeva oggetti presumibilmente confiscati nell'abitazione di Xin, tra cui una stampante, chiavette, lettori MP3 e banconote stampate con messaggi del Falun Gong. Tuttavia, l'elenco degli oggetti confiscati allegato al verdetto non forniva descrizioni dettagliate di ciascun oggetto e non ne identificava la fonte, come richiesto dalla legge.
Il terzo indizio è stato il “fatto” che Xin ha fornito più volte materiale informativo sul Falun Gong a un'altra praticante locale, Li Zhixiang. La polizia stessa ha dichiarato nel verbale dell'interrogatorio che le due donne non si conoscevano, anche se sono entrambe praticanti del Falun Gong. Nonostante ciò, la polizia ha affermato che Li si è recata tre volte a casa di Xin per prendere il materiale del Falun Gong. Le “tre volte” sono diventate “più volte” nell'accusa e nel verdetto.
Il verdetto riporta anche due versioni di come Li vrebbe preso il materiale del Falun Gong da Xin. Una versione è il rapporto dell'ufficiale Liu Pengfei del Dipartimento di polizia del distretto di Dawukou, che ha detto che le forze dell'ordine hanno seguito Li a casa di Xin e hanno scoperto che la prima ha ottenuto il materiale del Falun Gong dalla seconda. Un'altra versione afferma che le telecamere di sorveglianza hanno ripreso Li mentre si presentava a casa di Xin per prendere il materiale del Falun Gong.
In teoria, entrambe le versioni potrebbero essere vere (nel senso che la polizia ha seguito Li a casa di Xin e le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la prima mentre si presentava nell'abitazione di Xin). Tuttavia, il verdetto ha dato l'impressione che la situazione fosse in un modo o nell'altro. Anche in questo caso la legge prevede che le descrizioni dello stesso evento siano coerenti e accurate. Naturalmente, si trattava solo di discutere la procedura legale. Per quanto riguarda i fatti, non dobbiamo dimenticare che Li non si è mai recata a casa di Xin perché non si conoscevano.
Oltre alle suddette contestazioni che il marito di Xin ha fatto alle accuse contenute nel verdetto, lui e l'avvocato difensore durante il processo hanno anche sottolineato quanto segue.
Ai familiari e agli amici di Xin (tranne il marito) è stato impedito di entrare in tribunale e l'avvocato ha protestato contro il comportamento illegale dell'ufficiale giudiziario. Questi ultimi hanno chiesto istruzioni ai loro supervisori e alla fine otto membri e amici dei familiari di Xin sono stati autorizzati a entrare.
L'avvocato di Xin ha inoltre testimoniato contro la polizia, dicendo che non ha seguito le procedure legali per arrestarla. Gli agenti non hanno mostrato alcun mandato di perquisizione durante l'irruzione nella sua abitazione, né le hanno permesso di verificare gli oggetti confiscati e consegnarle una copia dell'elenco, come previsto dalla legge.
Chen ha testimoniato contro il procuratore Zhang per aver commesso i seguenti errori di fatto nell'accusa:
- Il diploma di laurea di Xin è stato erroneamente indicato come diploma di scuola superiore professionale.- La polizia ha presentato il caso al procuratore il 4 marzo scorso, ma nell'accusa la data è stata scritta come 8 marzo dell’anno scorso.- Xin è stata arrestata il 12 agosto 2011 per la sua fede nel Falun Gong e presto rilasciata senza condizioni. Il procuratore Zhang, tuttavia, ha indicato l'arresto come prova che Xin nel 2011 è stata sottoposta a detenzione amministrativa, anche se ha riconosciuto che non esiste alcuna documentazione ufficiale di tale “detenzione amministrativa”.
Condanne pesanti
Tianjin: Uomo condannato a nove anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong
Qi Zhiyin, di 62 anni residente a Tianjin, il 4 febbraio scorso è stato arrestato nell'abitazione della figlia a Pechino. È stato riportato a Tianjin, trattenuto in un centro di detenzione locale e a luglio condannato a nove anni di reclusione.
L'arresto di Qi è avvenuto cinque anni dopo che era stato costretto a vivere lontano da casa per evitare di essere perseguitato. In precedenza era stato arrestato il 28 dicembre 2017 durante una perquisizione della polizia a Tianjin. Ha tenuto uno sciopero della fame nel centro di detenzione per protestare contro la persecuzione ed è stato rilasciato 40 giorni dopo, quando era in punto di morte. In seguito, il Tribunale di Tianjin ha emesso un mandato di comparizione nei suoi confronti, ordinandogli di presentarsi al centro di detenzione. Per evitare le persecuzioni, ha vissuto lontano da casa, per poi essere arrestato cinque anni dopo e condannato a nove anni di reclusione.
Li Xiaoyan, di 60 anni residente nella città di Shijiazhuang nella provincia dell'Hebei, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 2004. Da persona competitiva e astuta si è trasformata in una persona dal cuore grande e comprensiva. Si è pentita di non aver imparato il Falun Gong prima, altrimenti non avrebbe divorziato dal marito.
Durante i controlli di sicurezza alla stazione ferroviaria di Shijiazhuang, il 27 luglio dell'anno scorso, Li è stata fermata dalla polizia ferroviaria a causa del suo documento d'identità contrassegnato. L'hanno arrestata perché hanno trovato nella sua borsa delle banconote stampate con messaggi sul Falun Gong (a causa della rigida censura in Cina, molti praticanti usano modi creativi per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione, tra cui la stampa di messaggi sulle banconote).
La polizia ha riportato Li nella sua abitazione per farvi irruzione. Quando la donna si è rifiutata di aprire la porta, la polizia ha costretto i familiari che erano all'interno ad aprire la porta di casa e hanno sequestrato i libri e le informazioni sul Falun Gong.
Il Tribunale per il trasporto ferroviario di Shijiazhuang ha poi condannato Li a cinque anni di reclusione. La donna ha presentato appello al Tribunale intermedio per il trasporto ferroviario di Pechino, che a fine maggio dello stesso anno ha confermato il verdetto originale. Poco dopo è stata rinchiusa nel Carcere femminile di Shijiazhuang.
Dal 2019 la polizia dell’Henan si è recata al di fuori della provincia per arrestare i cittadini rispettosi della legge che hanno pubblicato informazioni su varie piattaforme di social media per denunciare la persecuzione del Falun Gong. Sono stati documentati almeno 22 casi, tra cui quello di Wu Jiajian, arrestata alla fine del 2020 e condannata a sei anni entro il 2023 (data esatta sconosciuta).
Wu, di 40 anni residente nella città di Laixi nella provincia dello Shandong, è stata arrestata il 7 novembre 2020 dalla polizia di Laixi e della città di Luoyang, nella provincia dell’Henan. Gli agenti non hanno mostrato alcun documento di identità e hanno ordinato a Wu di recarsi alla stazione di polizia per verificare le sue informazioni. La donna indossava solo il pigiama e non le hanno permesso nemmeno di mettersi i calzini.
Il giorno successivo Wu è stata portata a Luoyang, trattenuta nel Centro di detenzione della città di Luoyang e le sono state negate le visite dei familiari. Il Procuratore distrettuale di Jianxi a Luoyang l'ha incriminata per aver condiviso video sul Falun Gong su WeChat (una piattaforma di social media) e il 25 aprile 2021 ha trasmesso il caso al Tribunale distrettuale di Jianxi. I familiari non hanno ricevuto ulteriori comunicazioni sullo stato del suo caso fino all'anno scorso, quando hanno appreso che la donna era stata condannata a sei anni di reclusione. Non si conoscono altri dettagli del processo o della sentenza.
L'arresto di Wu ha inflitto un duro colpo a sua madre, Song Jingsu, che ha avuto un declino di salute ed è deceduta il 6 febbraio 2022, al sesto giorno del Capodanno cinese, senza vedere sua figlia per l'ultima volta.
Persecuzioni reiterate
Il 6 maggio dell'anno scorso Liu Chunxia, di 56 anni residente nella città di Xi'an nella provincia dello Shaanxi, è stata arrestata sul posto di lavoro intorno alle ore 17.00, 13 giorni prima del vertice inaugurale Cina-Asia Centrale che si sarebbe tenuto a Xi'an e al quale avrebbe partecipato il leader del Partito Comunista Xi Jinping.
Secondo gli agenti che hanno effettuato l'arresto, le autorità locali stavano effettuando un'operazione denominata “potenziamento della rete” in vista del vertice. Di solito, prima di grandi eventi o incontri politici che si tengono in una certa città, le autorità intensificano gli arresti e le vessazioni nei confronti dei praticanti del Falun Gong, per evitare che questi sensibilizzino l'opinione pubblica sulla persecuzione e “creino problemi” al regime.
Dopo che il centro di detenzione locale ha rifiutato di recludere Liu, siccome le era stata riscontrata l'ipertensione arteriosa, la polizia l'ha portata in un ospedale psichiatrico supervisionato dal dipartimento di polizia. Molti praticanti che non hanno problemi di salute mentale sono detenuti qui e sottoposti alla somministrazione involontaria di psicofarmaci.
Il 18 luglio Liu è stata trasferita in un centro di detenzione locale. Il 7 dicembre dell'anno scorso e il 16 aprile di quest’anno è comparsa presso il Tribunale del distretto di Lianhu, per poi essere condannata il 30 agosto scorso a tre anni e mezzo di reclusione e a una multa di 10.000 yuan.
Non è la prima volta che Liu, ingegnere di formazione, viene presa di mira per la sua fede. È stata condannata a cinque anni di carcere dopo essere stata arrestata nell'ottobre 2001 per aver partecipato a una conferenza di condivisione di esperienze tenuta da praticanti locali del Falun Gong. La pena è stata prorogata di 70 giorni ed è stata rilasciata solo il 9 dicembre 2006.
Il suo datore di lavoro dell'epoca, l'azienda Huibang del gruppo Huian nella provincia dello Shaanxi, l'ha licenziata dopo il suo rilascio. Ha dovuto fare lavori occasionali per guadagnarsi da vivere. Il 21 marzo 2017 è stata nuovamente arrestata e il 4 gennaio 2018 è stata condannata a quattro anni di reclusione. Il marito ha divorziato durante la detenzione e lei dopo il rilascio, nel marzo 2021, si è trasferita dal figlio. Ha trovato lavoro presso una società di gestione immobiliare e il suo duro lavoro le ha fatto guadagnare il rispetto del capo e dei colleghi.
Yunnan: Una praticante, dopo 11 anni di reclusione, viene condannata ad altri 4 per la sua fede
Guo Ling, una donna di 67 anni della città di Kunming nella provincia dello Yunnan, intorno alle ore 21.00 del 24 settembre 2022 è stata fermata dalla polizia mentre tornava a casa. Senza mostrare i documenti o un mandato di perquisizione, gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e hanno confiscato molti oggetti personali.
Guo è stata portata alla Stazione di polizia di Haikou intorno a mezzanotte. È stata costretta a rimanere seduta su una sedia per tutta la notte, mentre due agenti maschi la sorvegliavano. La polizia l'ha interrogata al mattino e nel pomeriggio ha raccolto le sue impronte digitali e un campione di sangue contro la sua volontà. A causa delle ferite alla gamba riportate durante il precedente periodo di reclusione, il centro di detenzione le ha negato l'accesso e la sera stessa è stata rilasciata.
La polizia e i membri del comitato residenziale hanno continuato a molestare Guo dopo il suo rilascio. Il 16 luglio, intorno alle ore 8:00, la polizia l'ha portata al Tribunale del distretto di Xishan per un'udienza. La donna ha rifiutato di farsi rappresentare dall'avvocato nominato dal tribunale e ha agito in propria difesa. Il giudice si è rifiutato di convocare i testimoni per accettare il controinterrogatorio e ha interrotto continuamente Guo mentre parlava.
Il 19 luglio Guo è stata convocata alla stazione di polizia, dove il giudice Zhang ha annunciato che era stata condannata a quattro anni. La donna ha deciso di non ricorrere in appello.
È la terza volta che Guo, pensionata da un'azienda alimentare, viene condannata per la sua fede nel Falun Gong. Nel 2003 le erano stati inflitti sette anni e nel 2009 era stata condannata ad altri quattro anni.
All'interno della seconda Prigione femminile dello Yunnan, le guardie l'hanno costretta a rimanere seduta 16 ore al giorno su un piccolo sgabello per due anni. La mancanza di circolazione sanguigna ha causato danni permanenti ai tessuti delle articolazioni dell'anca, con conseguente necrosi.
La frequente detenzione in cella d’isolamento ha avuto ripercussioni sulla sua salute mentale e le ha provocato forti allucinazioni. Le autorità si sono comunque rifiutate di rilasciarla, finché i suoi familiari non hanno sporto denuncia contro le autorità carcerarie. Quando è stata rilasciata con la condizionale nel novembre 2011, era ormai paralizzata.
Ricostruzione della tortura: Stare seduti tutto il giorno su un piccolo sgabello
La polizia e i funzionari della comunità hanno continuato a molestare Guo anche dopo il suo ritorno a casa e l'hanno costretta a presentarsi regolarmente alla polizia. Non potendo sopportare la pressione mentale, il marito ha chiesto il divorzio. La donna è stata costretta a trasferirsi e ad affittare un appartamento, vivendo della sua misera pensione. Per perseguitarla ulteriormente, l'Ufficio per la previdenza sociale le ha sospeso la pensione e le ha chiesto di restituire quella percepita durante la detenzione.
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Categoria: Persecuzione