(Minghui.org) Nella prima metà del 2024 sono stati segnalati 447 casi di cittadini cinesi rispettosi della legge che sono stati condannati per la loro fede nel Falun Gong.
I nuovi casi confermati includono: uno avvenuto nel 2017 e uno nel 2019, cinque nel 2020, quattro nel 2021, 18 nel 2022, 159 l'anno scorso, 218 quest'anno e 41 casi con anni di condanna sconosciuti. Il ritardo nella segnalazione è stato causato dalla rigida censura delle informazioni da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), che mira a mantenere la persecuzione del Falun Gong nella clandestinità, per evitare il controllo internazionale.
Casi di condanna in tutta la Cina
La Cina ha 21 province, quattro municipalità a controllo centrale (Pechino, Tianjin, Shanghai e Chongqing) e cinque regioni autonome (Guangxi, Mongolia Interna, Tibet, Guangxi, Xinjiang e Ningxia). Ad eccezione di Shanghai, Tibet, Guangxi e Xinjiang, tutte le altre 26 giurisdizioni hanno riportato casi di condanna. La provincia dello Shandong è in cima alla lista con 78 casi, seguita da 65 nel Liaoning e 50 nello Jilin. Anche altre nove giurisdizioni hanno riportato casi a due cifre, mentre le restanti 14 hanno registrato casi a una sola cifra.
In un solo giorno il Tribunale della contea di Wulian, a Rizhao nella provincia dello Shandong, ha condannato alla prigione 21 praticanti, con l'accusa di “essersi servito di un'organizzazione di culto per minare l'applicazione della legge”, un pretesto standard usato dal regime comunista per criminalizzare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.
Il 25 marzo scorso un altro Tribunale della contea di Changtu, nella provincia del Liaoning, ha condannato nove residenti per aver distribuito materiale del Falun Gong. Al processo hanno potuto assistere solo tre membri della famiglia di ciascun praticante.
Sono state segnalate anche altre condanne di gruppo, tra cui un Tribunale della città di Shiyan nella provincia dell'Hubei, e un altro Tribunale della città di Laizhou nella provincia dello Shandong, che hanno condannato sette praticanti ciascuno.
Pene pesanti fino a 11 anni
Lo scorso mese di febbraio la Procura Suprema del Popolo cinese ha annunciato che negli ultimi anni, l'85% dei criminali condannati ha ricevuto pene fino a tre anni, rispetto al 55% del 1999. Tuttavia, nei 447 casi di condanna di praticanti del Falun Gong riportati nella prima metà di quest'anno, le pene variavano da quattro mesi a 11 anni, e 224 (50,1%) sono stati condannati a tre anni o più. Ciò significa che i criteri di condanna sono più severi per i praticanti del Falun Gong, che non hanno violato alcuna legge nell'esercitare il loro diritto costituzionale alla libertà di credo.
Per alcuni praticanti, le ultime pene detentive sono state precedute da precedenti periodi di prigione o di lavori forzati, sempre per la loro fede.
Dopo essere stato arrestato per la 16ª volta Gao Ke, insegnante di scuola elementare in pensione della provincia dell'Heilongjiang, è stato condannato a quattro anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong. In precedenza era stato sottoposto ai lavori forzati per sei volte. Hu Yurong, di 54 anni residente nella provincia del Sichuan, prima di essere nuovamente condannata a sette anni, in precedenza aveva scontato due periodi di lavori forzati e due di prigione, per un totale di 16 anni.
Dopo essere stata arrestata il 12 giugno 2022 Jiang Yongqin, ex docente universitaria della città di Jilin nella provincia omonima, è stata aggredita sessualmente dalla polizia con una "cassetta degli attrezzi di tortura". Suo marito, fuggito in Australia anni fa con le loro due figlie per evitare di essere perseguitato a causa della sua fede nel Falun Gong, ha lavorato instancabilmente all'estero per aiutare la moglie a ottenere giustizia. È rimasto sconvolto dalla notizia della sua condanna a cinque anni di prigione, emessa lo scorso 24 gennaio dal Tribunale distrettuale di Changyi.
Molti praticanti sono stati condannati per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong. Alcuni sono stati presi di mira anche solo per aver ordinato una torta con messaggi legati al Falun Gong o per aver decorato le finestre in attesa del nuovo anno.
Lai Dongping, di 66 anni, medico in pensione della città di Fuzhou nella provincia del Fujian, è stata condannata a quattro anni di pena detentiva per aver regalato a un bambino di sette anni un amuleto con su scritto "La Falun Dafa è buona" e "Verità-Compassione-Tolleranza sono buone".
Il 13 maggio 2022, 23ª Giornata Mondiale della Falun Dafa, Song Yunling, residente a Tianjin, è stata arrestata. Il giorno prima aveva ordinato una torta, chiedendo alla pasticceria di scriverci sopra "Celebrazione della Giornata Mondiale della Falun Dafa del 13 maggio". Dopo essere stata denunciata, la donna è stata arrestata dalla polizia e, in seguito è stata condannata. Durante la sua detenzione il marito, la suocera e il cognato sono deceduti, uno dopo l'altro. Ciononostante le autorità hanno negato loro la richiesta di vederla per l'ultima volta, e ancor meno le hanno permesso di occuparsi del funerale del marito.
Il 25 aprile 2022 Zhang Juhong, di 54 anni residente a Guiyang nella provincia del Guizhou, è stata arrestata, con l'accusa di "diffondere apertamente il Falun Gong", affiggendo la parola "fu" (福, o fortuna) sulla sua finestra, per celebrare il Capodanno cinese. Lo scorso mese di febbraio è stata condannata a sette anni e mezzo di prigione.
Grazie agli avanzati strumenti di sorveglianza sviluppati dal regime comunista, i praticanti hanno affrontato anche un maggiore pericolo nel sensibilizzare le persone sulla persecuzione. Quando, il 17 ottobre 2022, gli agenti hanno perquisito l'abitazione di Zhao Xiuli, a Shenyang nella provincia del Liaoning, la polizia ha cercato in particolare gli abiti e le scarpe che era stata vista indossare durante la distribuzione di materiale informativo del Falun Gong, come registrato dalle telecamere di sorveglianza. La polizia ha mentito al marito di Zhao, dicendo che l'avrebbe rilasciata in pochi giorni. Tuttavia, al termine dei 14 giorni di detenzione originari, il 31 ottobre 2022 la moglie è stata trasferirla in una prigione locale. In seguito il signor Zhao, sarto di 57 anni, è stato condannato a quattro anni e mezzo di prigione.
Il 3 luglio dell'anno scorso Duan Zhisheng, operaio nella città di Botou nella provincia dell'Hebei, è stato arrestato sul posto di lavoro. La polizia ha dichiarato di averlo fatto perché aveva pubblicato, con il suo cellulare, informazioni del Falun Gong su WeChat. Il tribunale locale ha tenuto un'udienza segreta sul suo caso e lo ha condannato, senza informare la sua famiglia, a 16 mesi di pena detentiva, da scontare nel carcere di Tangshan.
Condannati 95 praticanti di 70 anni o più
Tra i 232 praticanti di cui si conosceva l'età al momento della condanna, questa variava tra i 37 e i 94 anni, con un'età media di 68 anni. Hu Biao, funzionario sanitario in pensione di 78 anni della contea di Gulin nella provincia del Sichuan, è stato condannato a nove anni di prigione. A Shenyang, nella provincia del Liaoning, sono stati condannati tre anziani praticanti: Yu Guichun, di 72 anni, è stata condannata a otto anni di prigione; Li Yongmei, di 79 anni, è stata condannata a cinque anni; Zhang Yujin, di 79 anni, professore in pensione dell'Università Ligong di Shenyang, è stata condannata a quattro anni e mezzo di pena detentiva.
All'inizio dello scorso mese di aprile Chen Deguang, di 78 anni della città di Lanzhou nella provincia del Gansu, è stato condannato a tre anni e otto mesi. Non era la prima volta che l'uomo, pensionato dell'ormai dismessa società di costruzioni metallurgiche n° 4, veniva preso di mira per la sua fede. Nel corso degli anni sia lui che sua moglie, Sheng Chunmei, anche lei praticante del Falun Gong, sono stati ripetutamente arrestati. In particolare, dopo il loro arresto nel mese di luglio 2011, sono stati entrambi condannati a nove anni di prigione. A causa delle torture subite nel Carcere femminile della provincia del Gansu, la salute di Sheng si è deteriorata, ma le autorità della prigione non l'hanno rilasciata finché non è stata sul punto di morire. Il 12 ottobre 2017, sette settimane dopo essere stata rilasciata, è deceduta all'età di 65 anni.
Impatto sulla salute fisica dei praticanti
Pur rimanendo saldi nella loro fede, una volta detenuti i praticanti hanno dovuto affrontare continui abusi fisici e disagi mentali.
Il 21 luglio dell'anno scorso Dong Liping, della città di Gaizhou nella provincia del Liaoning, è stata arrestata. Il suo avvocato le ha fatto visita tre volte nel centro di detenzione: il 28 agosto, il 6 settembre e il 25 settembre dell'anno scorso, e ogni volta ha dovuto constatare il peggioramento delle sue condizioni. Il 27 dicembre, quando è stata processata, era così debole che aveva bisogno di essere aiutata per entrare in aula. La sua voce era flebile e aveva tempi di reazione piuttosto lenti. Nonostante le sue condizioni, è stata tenuta ammanettata e incatenata per tutta la durata dell'udienza. Il giudice l'ha condannata a un anno e mezzo di prigione.
Il 27 marzo dell'anno scorso Qiang Xiaoxia, della città di Xianyang nella provincia dello Shaanxi, è stata arrestata per aver scritto una lettera al capo della polizia locale, invitandolo a smettere di perseguitare il Falun Gong, e per aver esposto materiale informativo sulla pratica. A causa dei maltrattamenti subiti durante la detenzione, il suo fianco sinistro si è paralizzato e la donna non è stata più in grado di badare a se stessa. Lo scorso 5 giugno un giudice del Tribunale distrettuale di Qindu l'ha condannata a tre anni di prigione e le ha inflitto una multa di 2.000 yuan (circa 260 euro), minacciando di aumentare la multa se lei avesse presentato ricorso.
Verso la metà dello scorso mese di aprile Lyu Yamin, di 78 anni residente a Chongqing, è stata condannata a 16 mesi. I suoi figli hanno chiesto di farle visita di persona, ma sono stati respinti dall'agenzia di supervisione della prigione, che ha insistito sul fatto che, finché la madre si fosse rifiutata di essere trasformata (rinunciare al Falun Gong), non le sarebbero state permesse le visite dei familiari. I figli sono estremamente preoccupati per lei, una donna anziana cieca dall'occhio destro.
Impatto sulle famiglie
I praticanti stessi non sono le uniche vittime della persecuzione, che ha portato anche tremenda paura e pressione tra i loro familiari.
Lo scorso 18 gennaio Qin Shuhai, di 58 anni della contea di Yi nella provincia del Liaoning, è stato arrestato nella propria abitazione, dopo essere stato denunciato mesi fa per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong in un villaggio. Durante l'irruzione della polizia sua madre di 81 anni, che vive con la sua famiglia, tremava di paura. La moglie, incapace di intendere e di volere dal 2013 a causa di un ictus, era così devastata dal suo arresto che piangeva per lui ogni giorno. Le sue condizioni sono rapidamente peggiorate e lo scorso 13 febbraio è deceduta, il quarto giorno del Capodanno cinese e 26 giorni dopo l'arresto del marito.
La madre di 81 anni del signor Qin
Il 22 aprile scorso Liu Zhiming, di 51 anni della città di Kunming nella provincia dello Yunnan, è stato condannato a tre anni e mezzo, oltre a una multa di 10.000 yuan (circa 1.270 euro). Liu ha lavorato come corriere postale e autista di ride-sharing prima di rimanere a casa a tempo pieno per prendersi cura della sorella autistica e del figlio di nove anni. La famiglia contava sul reddito di babysitter della moglie. Dopo il suo arresto, avvenuto il 16 novembre dell'anno scorso, anche la moglie, Cheng Yun di 39 anni, è stata arrestata e interrogata. La deposizione resa è stata usata a sua insaputa contro il marito e, a causa dell'incidente ha perso anche il lavoro di babysitter. Ora è alla ricerca di un nuovo lavoro, mentre si sta occupando del figlio e cerca di riportare a casa la cognata, che è stata portata con la forza in un ospedale psichiatrico dalle autorità.
Tra i praticanti condannati ci sono anche le madri di due residenti negli Stati Uniti.
Kong Qingping, madre di Liu Zhitong residente a San Francisco, è stata condannata a sette anni, mentre a Meng Zhaohong, madre di Ding Yue, un'altra residente in California, è stata inflitta una pena sconosciuta.
Il 3 novembre 2022 Liu Zhitong tiene in mano una foto di sua madre, durante una manifestazione davanti al Consolato cinese di San Francisco. Il cartello recita: “Rilasciate immediatamente mia madre, Kong Qingping”
Ding Yue e suo marito hanno chiesto il rilascio della madre, Meng Zhaohong
Violazione della legge in ogni fase del processo giudiziario
Dall'arresto dei praticanti senza mandato di perquisizione, alla detenzione oltre i termini consentiti dalla legge, all'incriminazione e alla condanna nonostante la mancanza di basi legali per la persecuzione, la polizia, i pubblici ministeri e i giudici hanno violato la legge in ogni fase del processo giudiziario, per condannare i praticanti del Falun Gong.
La condanna alla prigione segue due anni e mezzo di sfollamento
Il 2 maggio 2020 Liu Duanhui, di 69 anni della contea di Baoqing nella provincia dell'Heilongjiang, è stata arrestata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e, dopo un periodo di tempo imprecisato, l'ha rilasciata agli arresti domiciliari. Il comitato di strada locale è stato incaricato di perquisire il suo appartamento una volta ogni 10 giorni. Quando la figlia ha chiamato la polizia per cercare di far archiviare il caso della madre, un agente ha minacciato la signora Liu: “Dica a sua figlia di non chiamarci più! Se lo fa, le spaccheremo la porta e metteremo a soqquadro il suo appartamento!”.
Dopo che Liu è stata incriminata ed è stata fissata la sua comparsa in tribunale per il 24 dicembre 2020, ha deciso di vivere lontano da casa per evitare la persecuzione. Il 19 agosto dell'anno scorso, dopo due anni e mezzo di sfollamento, è stata nuovamente arrestata e il 25 agosto dell'anno scorso è stata condannata a un anno di prigione, oltre a una multa di 5.000 yuan (circa 640 euro).
Un uomo dello Jilin condannato a quattro anni dopo un violento arresto e un processo in segreto
Lo scorso mese di gennaio la famiglia di Li Yuanming ha confermato che è stato ammesso nella prigione di Gongzhuling, per scontare una pena di quattro anni. Poiché si è rifiutato di rinunciare al Falun Gong, al cinquantenne della contea di Nongan, nella provincia dello Jilin, sono state negate le visite della famiglia.
Il 28 febbraio dell'anno scorso il direttore della sicurezza del villaggio e alcuni agenti di polizia si sono recati a casa di Li, tentando di raccogliere un campione della sua saliva e scattargli una foto. Non è chiaro se l'uomo abbia o meno acconsentito. Dopo che la polizia se n'è andata, Li si è nascosto a casa dei suoi vicini, ma il 3 marzo dell'anno scorso è stato comunque arrestato. Secondo le persone che hanno assistito all'arresto, gli agenti lo hanno preso a calci, lo hanno tenuto a terra a faccia in giù e gli hanno ammanettato le mani dietro la schiena. Lo hanno afferrato per le gambe e trascinato, facendogli quasi sfilare i pantaloni. Gli hanno tirato su i pantaloni e hanno continuato a trascinarlo per tutto il tragitto, dal cortile dei vicini al cortile di casa sua, fino alla strada principale dietro la sua abitazione, dove avevano parcheggiato la loro auto. Gli hanno scattato delle foto, coperto il viso con i vestiti e lo hanno spinto in macchina.
La polizia si è rifiutata di informare i familiari sulla sua situazione. Lo scorso mese di gennaio la famiglia ha avuto finalmente conferma che Li è stato condannato ed è stato trasferito dal Centro di detenzione di Nongan alla Prigione di Gongzhuling, ma non sanno ancora nulla sull'incriminazione, sul processo e sulla sentenza.
Moglie costretta a firmare un foglio bianco come "confessione" contro il marito
Settimane dopo il processo del 16 maggio scorso Lyu Qing, dipendente di 52 anni del secondo impianto petrolifero della Società petrolchimica di Fushun, nella provincia del Liaoning, è stato condannato a quattro anni e mezzo di prigione ed è stato multato di 18.000 yuan (circa 2.290 euro).
Mentre l'uomo era detenuto, la moglie è stata convocata alla stazione di polizia. Inizialmente la donna si è rifiutata, ma ha ceduto dopo essere stata minacciata di essere inserita tra i "sospettati", se si fosse rifiutata di fare da "testimone dell'accusa". Alla stazione di polizia le è stato ordinato di firmare e apporre le sue impronte digitali su quattro fogli bianchi. Sotto pressione, la donna ha acconsentito.
Prima dell'udienza in tribunale del 16 maggio, la moglie ha presentato una testimonianza scritta contro la polizia, ma non ha mai ricevuto risposta. Durante l'udienza, la donna è rimasta sconvolta nel sentire che la polizia aveva "registrato" una "confessione" di oltre due pagine, fatta "contro" il marito durante l'interrogatorio.
Per legge, il verdetto dovrebbe includere le dichiarazioni dell'accusa e della difesa. La sentenza contro Lyu, tuttavia, non ha fatto alcun riferimento alla testimonianza della moglie contro la polizia che l'ha costretta a firmare il foglio bianco.
Donna condannata a due anni di prigione per aver falsificato i racconti dei testimoni
Il 19 ottobre dell'anno scorso Li Guilin, della città di Yangquan nella provincia dello Shanxi, è stata arrestata nella propria abitazione. Quando il 27 marzo scorso è comparsa davanti al giudice del Tribunale della contea di Pingding, il pubblico ministero ha affermato che il suo cellulare conteneva la registrazione dell'invio di video del Falun Gong e di articoli scritti dal fondatore del Falun Gong a sette persone, tra cui sua figlia, un'operatrice comunitaria e altre cinque persone dall'identità sconosciuta. Tuttavia, ad eccezione della figlia e dell'assistente sociale, tutti gli altri “testimoni” hanno dichiarato di non ricordare che Li abbia condiviso con loro i video in questione. L'avvocato della signora Li ha interrogato il pubblico ministero: “Se non possono dire con certezza che è stata lei (a inviare i video), come possono essere considerati testimoni nel caso?”.
Al termine dell'udienza il giudice non ha annunciato il verdetto, ma settimane dopo ha condannato Li a due anni di prigione.
Giudice cinese: “Non le è permesso assumere un avvocato o fare appello. Sarebbe uno spreco di denaro!”.
Dopo due udienze in segreto, Zhou Qunhui, della città di Nanchang nella provincia dello Jiangxi, è stata condannata a tre anni e due mesi di prigione per la sua fede nel Falun Gong.
I familiari sono stati tenuti all'oscuro del processo e il giudice non ha permesso loro di assumere un avvocato. Inoltre, non è stata loro consegnata alcuna copia dell'atto di accusa.
Nel pomeriggio del 15 marzo dell'anno scorso Zhou, di 67 anni, è stata arrestata nella propria abitazione. La polizia ha dichiarato che qualcuno l'aveva denunciata per aver stampato a casa materiale informativo del Falun Gong. Alla donna sono stati confiscati la stampante, il computer portatile, i libri del Falun Gong e le raccolte di articoli di condivisione di esperienze, scritti da altri praticanti. Durante l'irruzione, un ufficiale di polizia ha detto: “È la prima volta che lo faccio. Sto imparando sul campo”. Un altro ha detto: “Sappiamo che il Falun Gong è buono, ma non vi è permesso di praticarlo”.
Dopo aver portato Zhou al centro di detenzione locale, la polizia non ha fornito alla famiglia alcun aggiornamento sul suo caso. Nel mese di ottobre dell'anno scorso i familiari hanno saputo che era stata incriminata e che il suo caso era stato inviato al Tribunale distrettuale di Xihu. Si sono così recati in tribunale per informarsi sulla sua situazione, ma si sono sentiti rispondere che il giudice Zhang Yujuan aveva già tenuto due udienze. I familiari hanno chiesto a Zhang quale fosse la pena detentiva di Zhou e lei ha risposto: “Il verdetto è nel cassetto. Sarà tra uno e tre anni”, aggiungendo: “Non le è permesso assumere un avvocato o fare appello. È inutile e uno spreco di denaro”.
Il 9 dicembre dell'anno scorso la giudice Zhang ha annunciato la sua condanna a una pena detentiva di tre anni e due mesi. I familiari non sono stati informati dell'udienza di condanna; l'hanno saputo solo quando si sono recati in tribunale per chiedere informazioni.
La famiglia ha anche appreso che l'udienza di condanna si è tenuta virtualmente, nonostante in quel momento non ci fossero restrizioni per la pandemia. In seguito Zhou ha raccontato alla famiglia che la qualità dell'audio era pessima e che durante l'udienza non è riuscita a sentire nulla di ciò che ha detto il giudice. A tutt'oggi non le è stata consegnata una copia dell'atto d'accusa e non sa ancora quali siano le accuse mosse contro di lei o le basi della sentenza.
Il tribunale mente sulle pene detentive e inganna la famiglia per far cadere gli avvocati in appello
Nel mese di luglio 2022 la signora Dong Xiurong e almeno altri 30 residenti di Pechino sono stati arrestati, quattro mesi prima del 20° Congresso del Partito, che si è tenuto dal 16 al 22 ottobre. Intorno al 2 settembre 2022 è stato approvato l'arresto di Dong e di altre tre praticanti: Liu Yuhong, Liu Xing e Jin Shuying. Intorno al mese di aprile dell'anno scorso il Tribunale distrettuale di Daxing ha notificato alle loro famiglie la condanna alla prigione: Liu Yuhong è stata condannata a due anni, Liu Xing a un anno e nove mesi, Dong a un anno e quattro mesi, mentre Jin è stata condannata a un anno.
I familiari delle praticanti hanno assunto per loro degli avvocati per il ricorso in appello, ma il tribunale li ha ingannati e li ha costretti ad abbandonarli, sostenendo che sarebbero stati presto rilasciate, data la loro condanna "leggera". Le famiglie hanno quindi rinunciato agli avvocati.
Nel luglio dell'anno scorso, quando non è stata rilasciata come previsto, i familiari di Jin si sono resi conto che qualcosa non andava. In seguito, verso il mese di dicembre, hanno scoperto che il tribunale aveva mentito sulle pene detentive inflitte a lei e alle altre tre praticanti. A Jin, Liu Yuhong e Liu Xing sono stati inflitti quattro anni e mezzo, oltre a una multa di 5.000 yuan, mentre Dong è stata condannata a quattro anni e multata di 4.000 yuan (circa 510 euro).
Scarica i dati sulle persecuzioni:
PDF list of practitioners reported sentenced in the first half of 2024
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