(Minghui.org) Quando alla fine dello scorso settembre il figlio della signora Zhao Ya, di 66 anni, le ha comprato un biglietto per assistere a una partita di pallacanestro dei 19° Giochi Asiatici che si sarebbero svolti nella città di Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang, la polizia della sua città natale nella contea di Liquan, nella provincia dello Shaanxi, ha percorso più di 1.100 chilometri fino alla casa del figlio per arrestarla. Da quando il figlio nel 2001 si era recato nella città di Hangzhou per frequentare l’università, per poi rimanervi dopo aver trovato lavoro una volta terminati gli studi, non aveva mai avuto la possibilità di fargli visita durante le vacanze a causa della persecuzione della sua fede, il Falun Gong. Lei e il marito speravano di trascorrere la Festa di metà autunno (29 settembre), una festa tradizionale per il ricongiungimento familiare, con la famiglia del figlio, ma il loro sogno si è infranto.

Zhao è una dei 3.629 praticanti del Falun Gong arrestati nel 2023, anno in cui sono stati registrati altri 2.885 episodi di molestie. Il calvario della donna offre uno spaccato dell’oppressione e dello strazio dei praticanti del Falun Gong dovuti alla persecuzione della loro fede a partire dal 1999. Infatti, i praticanti devono affrontare continue vessazioni, monitoraggi, detenzioni e torture per il fatto di essere risoluti nel praticare il Falun Gong. Le vessazioni si intensificano spesso durante i periodi di grandi riunioni politiche, eventi sportivi o altre conferenze importanti, poiché le autorità inaspriscono la censura per impedire ai praticanti di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione. Spesso, a causa delle persecuzioni, i praticanti vengono separati dalle loro famiglie, a volte per decenni.

Indice dei contenuti

PARTE 1. PANORAMICA DEGLI ARRESTI E DEI CASI DI MOLESTIE RECENTEMENTE SEGNALATI

1.1 Arresti e molestie durante tutto l’anno, soprattutto nelle date politicamente sensibili1.2 Praticanti presi di mira in 30 province, comuni e regioni autonome1.3 Presi di mira 1.227 praticanti di età superiore a 60 anni

PARTE 2. LA POLITICA DI PERSECUZIONE PER L’ERADICAZIONE

2.1 Rovinare la loro reputazione     2.1.1 Politica di persecuzione dall’alto verso il basso
     2.1.2 Campagna di propaganda e raccolta di firme     2.1.3 Donna dello Hunan diffamata in TV dopo che le è stato negato l’accesso alla pensione per 24 anni2.2 Distruggerli fisicamente     2.2.1 Sorveglianza          2.2.1.1 Monitorare la vita quotidiana          2.2.1.2 Telecamere di sorveglianza, spioncini e serrature con impronte digitali          2.2.1.3 Sorveglianza delle attività sui social media          2.2.1.4 Impedire di lasciare la Cina          2.2.1.5 Molestie di persona     2.2.2 Arresti veri e propri     2.2.3 Detenzione          2.2.3.1 Arresti e detenzioni arbitrari          2.2.3.2 Morti durante la detenzione          2.2.3.3 Torture in custodia          2.2.3.4 Benessere fisico in pericolo2.3 Portarli alla bancarotta finanziaria     2.3.1 Arrestata per aver chiesto il risarcimento per aver subito la persecuzione finanziaria     2.3.2 Tagliato il sussidio a una donna dell’Hubei come ritorsione contro i suoi sforzi per riavere la pensione sospesale dal 2018     2.3.3 Ex dipendente di banca licenziato ingiustamente e impossibilitato a richiedere le prestazioni pensionistiche     2.3.4 Autista di rideshare perde il lavoro per aver parlato del Falun Gong a un passeggero

PARTE 1. PANORAMICA DEGLI ARRESTI E DEI CASI DI MOLESTIE SEGNALATI DI RECENTE

1.1 Arresti e molestie durante l’anno, soprattutto nelle date politicamente sensibili

Dei 3.629 nuovi casi di arresto segnalati, 4 sono avvenuti nel 2021, 168 nel 2022 e 3.457 (95%) nel 2023. Tra i 2.885 nuovi casi di molestie segnalati, 136 sono avvenuti nel 2022 e 2.749 (95%) nel 2023. A causa della rigida censura in Cina, i casi di persecuzione non possono sempre essere segnalati in modo tempestivo, né tutte le informazioni sono prontamente disponibili.

Nella prima metà del 2023 ci sono stati più casi complessivi di arresti e molestie (vedi figura 1). Il maggior numero di casi è stato registrato a marzo (866) e a maggio (819). Ciò è probabilmente dovuto al fatto che a marzo vengono organizzati gli incontri politici annuali del regime, mentre il 13 maggio è la “Giornata mondiale della Falun Dafa” (l’anniversario dell’introduzione del Falun Gong al pubblico).

Nella contea di Nongan della città di Changchun, situata nella provincia dello Jilin, durante le “due sessioni” (le riunioni annuali dell’organo legislativo cinese, il Congresso Nazionale del Popolo (NPC), e del suo massimo organo di consulenza politica, la Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese (CPPCC)), la polizia locale ha molestato tutti i praticanti conosciuti nella contea e, a marzo, ne ha arrestati più di 10. Quando un praticante di Nongan si è recato nella provincia dell’Hainan a più di 3.200 chilometri di distanza per un viaggio d’affari, tre agenti di polizia lo hanno seguito, fotografato e gli hanno prelevato un campione di saliva.

Quando intorno al 10 maggio Pan Jiqiang, 51enne capo del Dipartimento di polizia della città di Sanhe, nella provincia dell’Hebei, ha visitato il villaggio di Yanjiao nella città di Sanhe, ha visto uno striscione che recitava “Celebrate la Giornata Mondiale della Falun Dafa il 13 maggio”. Ha dato l’ordine di arrestare chiunque avesse appeso lo striscione e di perseguire rapidamente il “trasgressore”. La stazione di polizia ha esaminato i video di sorveglianza e stabilito che era stata la signora Sui Lixian, un’insegnante in pensione di circa 72 anni, ad aver appeso lo striscione. Sui è stata prelevata dalla sua abitazione dalla polizia il 14 maggio 2023. Il suo mandato d’arresto è stato approvato 10 giorni dopo e ora sta affrontando il processo.

La figura 1 mostra anche due piccoli picchi a luglio e settembre 2023, con casi complessivi rispettivamente di 624 e 570. L’aumento dei casi di persecuzione a luglio potrebbe essere dovuto all’anniversario dell’inizio della persecuzione, il 20 luglio, e all’annuale riunione di Beidaihe (nota anche come “summit estivo del regime comunista”) che si è tenuta nel distretto di Beidaihe della città di Qinhuangdao, nella provincia dell’Hebei, all’inizio di agosto. Il picco di settembre potrebbe essere il risultato degli sforzi di “mantenimento della stabilità” delle autorità in occasione della Festa di metà autunno (29 settembre), della XIX edizione dei Giochi Asiatici (23 settembre - 8 ottobre 2023), della festa nazionale del 1° ottobre e del forum “One Belt One Road” che ha avuto luogo a Pechino a metà ottobre.

Diversi praticanti del Falun Gong nel distretto di Daxing a Pechino, hanno riferito che la polizia ha ordinato loro di non andare in Piazza Tienanmen o di non avvicinarsi alla sede del forum “One Belt One Road”. Diversi membri del comitato residenziale hanno portato riso, noodles e olio da cucina ai praticanti e cercato di fotografarli con questi oggetti. L’intenzione era quella di usare le foto per mostrare come le autorità si preoccupino dei praticanti regalando loro questi oggetti. Tutti i praticanti si sono rifiutati di accettare la trovata propagandistica.

1.2 Praticanti presi di mira in 30 province, comuni e regioni autonome

I 6.514 casi recentemente riportati (tra cui 3.629 arresti e 2.885 episodi di molestie) si sono verificati in 30 province e municipalità. Le province dello Shandong (1.061), dello Jilin (914) e dell’Hebei (673) hanno riportato il maggior numero di casi complessivi tra arresti e molestie. Le province di Sichuan, Heilongjiang, Hubei e Liaoning hanno registrato in tutto tra i 450 e i 576 casi. Altre sei regioni hanno registrato casi a tre cifre, seguite da 12 regioni con casi a due cifre, da 21 a 98. Le altre cinque regioni hanno registrato tra i 4 e gli 8 casi.

Nel mese di maggio 2023, la polizia della contea di Guan della città di Liaocheng, nella provincia dello Shandong, ha inviato un gran numero di agenti di polizia per molestare i praticanti locali. Due agenti hanno afferrato una praticante non appena ha aperto la porta e le hanno prelevato con la forza un campione di sangue. Un’altra praticante è stata fermata dalla polizia mentre tornava a casa dopo aver studiato i libri del Falun Gong con altri praticanti. La polizia ha preso la chiave della sua moto e tentato di farle un prelievo di sangue per strada. Lei ha gridato in segno di protesta e la polizia ha desistito. Altri praticanti hanno riferito che gli agenti hanno tentato di prelevare loro dei campioni di sangue.

Sempre nella provincia dello Shandong, le autorità della città di Longkou hanno inviato più di 100 agenti per arrestare i praticanti locali intorno alle 5:00 del mattino del 9 maggio. Gli agenti erano in borghese e guidavano le loro auto private per effettuare gli arresti di gruppo. Hanno ingannato i praticanti presi di mira e li hanno costretti ad aprire la porta di casa, sostenendo di essere membri del comitato di strada o vicini del piano di sotto che avevano perdite dal soffitto.

Un altro arresto di gruppo di almeno 13 praticanti del Falun Gong è avvenuto il 24 luglio 2023 nella città di Zhucheng, nella provincia dello Shandong. Nell’arco di un solo mese, uno dei praticanti è stato condannato a 14 mesi.

1.3 Presi di mira 1.227 praticanti di età superiore a 60 anni

Tra i 6.514 casi di persecuzione recentemente segnalati, ci sono 1.227 praticanti di 60 anni o più, di cui 402 sessantenni, 577 settantenni, 230 ottantenni e 18 novantenni.

Il 9 maggio 2023 la polizia della città di Kunming, nella provincia dello Yunnan, ha aperto la porta della signora Gao Qiongxian e ha portato via la donna di 83 anni, costretta su una sedia a rotelle, con un’ambulanza. Né la signora Gao né la sua famiglia avevano chiesto assistenza medica. La famiglia sospetta che la polizia intendesse mettere Gao in prigione per scontare la condanna a sei anni di carcere inflittale nell’aprile 2022. Al momento in cui scriviamo, i suoi cari non hanno ancora saputo dov’è detenuta.

L’11 agosto Miao Shuqing, una 74enne quasi cieca residente a Fushun, nella provincia del Liaoning, è stata sequestrata da sei agenti mentre tornava da un viaggio fuori città. La sua famiglia ha cercato di impedire che venisse fatta scendere dall’autobus a lunga percorrenza su cui viaggiavano, ma senza successo. L’ultimo arresto è avvenuto non molto tempo dopo il suo ritorno a casa, dopo che nell’agosto 2022 era stata costretta a vivere lontano da casa per evitare la persecuzione.

Il 7 settembre Xu Lai, di 81 anni, della città di Wuhan nella provincia dell’Hubei, è stata arrestata a casa sua e portata al centro per il lavaggio del cervello di Etouwan. Era la seconda volta nello stesso anno che veniva portata nel medesimo centro per il lavaggio del cervello per aver praticato il Falun Gong.

Il 1° ottobre Xing Yuqing, di 80 anni, residente a Pechino, è stata arrestata dopo che la polizia l’ha vista parlare del Falun Gong con delle persone. Suo marito, che è cieco e si affida a lei per le cure, si trova ora in una situazione difficile, dato che la moglie è detenuta.

PARTE 2. LA POLITICA DI PERSECUZIONE PER L’ERADICAZIONE

Dopo che Jiang Zemin, l’ex capo del regime comunista cinese, ha dato avvio alla persecuzione del Falun Gong nel 1999, ha mobilitato l’intero Paese, comprese le forze dell’ordine, i procuratori, i tribunali, le strutture di detenzione, le scuole e le imprese, per attuare la sua politica di eradicazione dei praticanti del Falun Gong, dando l’ordine di: “Distruggerli fisicamente, rovinare la loro reputazione e mandarli in bancarotta”. Jiang ha creato un’organizzazione extralegale, l’Ufficio 610, per lavorare in sinergia con il già esistente Comitato per gli Affari Politici e Legali (PLAC, anch’esso un’agenzia extragiudiziale) per attuare la sua politica di persecuzione. Entrambe le agenzie hanno ricevuto il potere di scavalcare il sistema giudiziario e fatto ricorso a misure eccessive per garantire che la persecuzione penetrasse a tutti i livelli del governo.

2.1 Rovinare la loro reputazione

2.1.1. Politica di persecuzione dall’alto verso il basso

Nell’aprile del 2023 il sito Minghui ha ricevuto dall’Ufficio 610 di Shanghai un manuale che descrive come fare il lavaggio del cervello ai praticanti del Falun Gong, in base alle loro situazioni individuali, nelle diverse fasi del processo di “trasformazione” (costringendoli a rinunciare al loro credo). Pubblicato tra il 2000 e il 2010, il manuale è stato distribuito ad aziende e istituzioni per istruire su come attuare la politica di persecuzione del Falun Gong.

Sulla copertina del libro è stampata la parola “confidenziale”. Nella prima pagina, la sezione “Istruzioni per l’uso” inizia così: “Questo manuale è considerato materiale riservato ed è conservato dal comitato del Partito Comunista Cinese (PCC) a livello di strada, città o superiore. Verrà seguita una rigorosa disciplina di riservatezza per evitare fughe di notizie”.

Le istruzioni dettagliate iniziano con la documentazione delle informazioni personali dei membri del personale della squadra di “trasformazione”, seguite da informazioni dettagliate sui praticanti da “trasformare”, compresi i “tratti caratteriali personali” e i “membri della famiglia e il loro atteggiamento verso il Falun Gong”. Vengono anche elencate le precedenti sessioni di lavaggio del cervello a cui sono stati costretti a partecipare o altre “punizioni” a cui sono stati sottoposti.

Seguono altre categorie, come “Piano di trasformazione”, “Registro dei progressi”, “Controllo e prevenzione”, “Aggiornamento trimestrale”, “Revisione annuale”, “Piano di controllo dopo il rilascio”, “Registro di controllo dopo il rilascio”, “Registro delle situazioni ripetute” e così via. Ogni categoria è ulteriormente suddivisa in una dichiarazione della situazione, una descrizione, le azioni intraprese e un piano per il passo successivo.

Il manuale fornisce anche istruzioni complete su come continuare la persecuzione dopo che i praticanti sono stati rilasciati dalla prigione o dal centro per il lavaggio del cervello.

In base a queste descrizioni, finché una persona viene identificata come praticante del Falun Gong, sarà soggetta a monitoraggio e controllo continui da parte delle autorità. Questo si estende oltre il rilascio dopo la detenzione. Anche coloro che sono stati confermati come “trasformati” dall’Ufficio 610 sono ancora soggetti a un monitoraggio costante, rivelando che la persecuzione riguarda un controllo completo e costante.

Inoltre, da questo manuale emerge che l’intento della repressione non è solo quello di diffamare il Falun Gong e incitare l’odio pubblico contro di esso, ma mira anche a coinvolgere il grande pubblico nella partecipazione a questo crimine sistematico.

2.1.2. Campagna di propaganda e raccolta di firme

A metà marzo 2023 Zhang Junyong, vice segretario del Comitato del Partito, segretario del Comitato per gli Affari Politici e Legali (PLAC) e presidente della Scuola Comunale del Partito della città di Suihua nella provincia dell’Heilongjiang, ha lanciato l’iniziativa “Attuare lo spirito del 20° Congresso del Partito e reprimere le organizzazioni di culto”. Ha ordinato alle comunità locali di installare più telecamere di sorveglianza, intensificare la sorveglianza di internet e organizzare più agenti in borghese per pattugliare le comunità, nel tentativo di arrestare i praticanti del Falun Gong che parlano con la gente della persecuzione.

In seguito all’ordine di Zhang, l’Ufficio per l’istruzione della città di Suihua ha organizzato diversi seminari nelle scuole elementari e medie locali, con l’obiettivo di “tenere gli studenti lontani dalla superstizione feudale e impedire che vengano ingannati dalla superstizione”. La scuola media del distretto n. 4 di Beilin ha anche registrato il discorso di due studenti di terza media e pubblicato il video online affinché tutti gli studenti e i loro genitori potessero vederlo. La scuola ha anche incoraggiato gli studenti e i loro genitori a denunciare chiunque parli loro del Falun Gong.

Ad aprile a Xiantao, nella provincia dell’Hubei, alcune scuole hanno mobilitato i loro studenti per partecipare a una petizione organizzata dal “Sito internet cinese anti-sette”. La petizione era piena di contenuti che diffamavano il Falun Gong. Il link della petizione è stato inviato anche ai gruppi WeChat degli insegnanti e dei genitori (WeChat è l’applicazione di social media dominante in Cina).

La stessa petizione è stata diffusa anche alla fine di agosto dello scorso anno a Baoding, nella provincia dell’Hebei. Vi hanno partecipato molte scuole locali, aziende, imprese statali e persino comitati di strada e villaggi. Gli studenti, i loro genitori, gli insegnanti, gli impiegati e gli abitanti dei villaggi dovevano inviare le schermate delle loro firme sulla petizione.

Secondo un praticante del Falun Gong che ha avuto informazioni riservate sulla petizione, al 31 ottobre 2023 14,54 milioni di persone nella provincia dell’Henan hanno firmato la petizione, seguite da 13,62 milioni nella provincia dell’Hebei e da 4,21 milioni nella provincia dello Shandong. La persecuzione del Falun Gong è molto severa in tutte e tre queste province, rispetto ad altre regioni del Paese.

Nella provincia dello Shandong, l’Ufficio 610 della contea di Mengyin ha organizzato nuove sessioni di lavaggio del cervello nell’ottobre 2023 e mobilitato la polizia locale e i funzionari dei villaggi per portarvi i praticanti per un’“ulteriore istruzione”. Il 24 ottobre Sheng Defu stava lavorando nel campo della sua fattoria quando cinque agenti di polizia lo hanno improvvisamente arrestato. È stato trattenuto nel centro per il lavaggio del cervello, soprannominato “Centro di cura”, per sette giorni.

All’inizio di novembre il PLAC della città di Panjin, nella provincia del Liaoning, ha consegnato un elenco di 48 praticanti del Falun Gong al giacimento petrolifero di Liaohe, dicendo che tutti i 48 praticanti lavoravano lì e che la direzione aveva tempo fino alla fine di novembre per ottenere le loro firme sulle dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Poco dopo, nelle piazze vicino all’ospedale centrale del giacimento petrolifero di Liaohe sono apparsi grandi manifesti che diffamavano il Falun Gong.

In un’altra campagna di propaganda, il 30 novembre 2023 l’Università Normale di Harbin, nella provincia dell’Heilongjiang, ha pubblicato sul suo sito internet un video di 33 minuti intitolato “Diffidate dell’invasione dei culti nei campus universitari”. Il video è stato prodotto dallo “Studio 100”, un’organizzazione studentesca che fa capo al dipartimento di propaganda del Comitato del Partito della scuola, con la supervisione di alcuni professori. Il video ripeteva le menzogne escogitate e diffuse dal regime comunista attraverso la realizzazione della “ messa in scena dell’autoimmolazione di Tiananmen in cui poneva i praticanti del Falun Gong alla stessa stregua di assassini e di veri e propri membri di una setta.

2.1.3. Donna dello Hunan diffamata in TV dopo che le è stato negato l’accesso alla pensione per 24 anni

Alla signora Tang Qingying, di 75 anni, pensionata dell’Ufficio di statistica del distretto di Hecheng ad Huaihua, nella provincia dell’Hunan, è stato negato l’accesso alle prestazioni pensionistiche dall’ottobre 1999. Lo scorso anno la donna ha presentato un reclamo al Dipartimento di organizzazione del distretto di Hecheng (il dipartimento di gestione delle risorse umane del regime comunista), chiedendo che indagasse sul suo datore di lavoro e le garantisse l’erogazione di tutti i futuri benefici pensionistici e gli stipendi arretrati dall’ottobre 1999 a oggi.

Il 4 agosto 2023 il marito ha ricevuto una telefonata in cui si diceva che qualcuno si sarebbe recato a casa loro per discutere del suo reclamo. Il giorno dopo si sono presentate sei persone: due provenivano da un’agenzia della città di Huaihua e le altre quattro dal Dipartimento dell’organizzazione del distretto di Hecheng. Hanno detto a Tang di aver ricevuto il suo reclamo, di aver indagato sulla questione e di aver preso una decisione, ovvero di negare la sua richiesta. Hanno detto che i motivi erano le sue tre detenzioni e la sua insistenza nel praticare ancora il Falun Gong. Una di loro ha usato il suo cellulare e ha filmato Tang senza il suo consenso.

In seguito, Tang ha visto un servizio alla televisione locale che mostrava il video registrato dalla donna. La voce narrante diceva che Tang si era ammalata ed era diventata incapace di intendere e di volere a causa della pratica del Falun Gong, e che aveva rifiutato di farsi curare.

2.2 Distruggerli fisicamente

2.2.1. Sorveglianza

Nella persecuzione, il monitoraggio della vita quotidiana dei praticanti è una priorità assoluta del PCC. Ciò avviene sia con personale appostato fuori dalle case dei praticanti, sia attraverso inseguimenti a piedi o in auto quando escono, sia monitorandoli attraverso telecamere di sorveglianza, intercettando i loro telefoni cellulari e fissi o tracciando le loro attività online.

2.2.1.1. Monitorare la vita quotidiana

Nel febbraio 2023 l’Ufficio 610 e il PLAC della città di Zhaoyuan, nella provincia dello Shandong, ha assunto dei furfanti disoccupati per monitorare i praticanti del Falun Gong locali e le loro attività di sensibilizzazione sulla persecuzione della loro fede. Ogni praticante che parlava con altre persone nei mercati locali veniva avvicinato da questi operatori e interrogato sul contenuto della conversazione.

Quando questi furfanti identificavano i praticanti del Falun Gong, alcuni di loro fingevano di essere interessati a sapere come il Falun Gong fosse perseguitato. Non appena i praticanti condividevano con loro del materiale informativo, scattavano loro immediatamente delle foto, indossavano i giubbotti rossi con la scritta “Associazione anti-culto” e perquisivano le borse dei praticanti. Se questi si rifiutavano di collaborare, li trattenevano e chiamavano la polizia. Diversi praticanti sono stati arrestati in questo modo negli ultimi mesi.

Alcuni furfanti avevano l’ordine di rimanere in attesa fuori dalle case dei praticanti per controllare e molestare loro e i familiari; altri si recavano sul posto di lavoro dei figli dei praticanti per minacciare loro o i dirigenti; altri ancora chiamavano i familiari dei praticanti per molestarli, impedendo così alle loro famiglie di vivere una vita serena.

Nella città di Mianyang, nella provincia del Sichuan, la signora Li Shuqin, di 80 anni, e sua figlia Su Nan erano spesso seguite da alcune persone quando uscivano. Gli agenti hanno puntato un faro verso la loro finestra e lo hanno lasciato acceso per tutta la notte. Un altro residente della zona, il signor Li Hongzhu, ha avuto la sua casa saccheggiata due volte nel 2023, solo perché era un conoscente delle due donne.

Bai Ruisong, di 68 anni, residente a Dehui, nella provincia dello Jilin, ha riferito di essere stato seguito dall’ufficio anti-gang locale, dalla brigata della polizia stradale, dalle comunità Qinghua e Yuanbao. Lo hanno fatto seguire a piedi o in auto. Hanno anche incaricato i custodi degli edifici e i giardinieri del suo complesso residenziale di controllarlo e di riferire le sue attività.

Il signor Bai era ingegnere presso la locale fabbrica di cerniere per automobili, ma ha perso il lavoro a causa della persecuzione. In seguito, si è guadagnato da vivere consegnando il pane. Un giorno, mentre era in sella al suo triciclo per consegnare il pane a un supermercato locale, ha notato un’auto che lo seguiva. L’auto si è fermata e quando Bai è arrivato al supermercato un uomo è sceso. In seguito ha saputo che quel giorno l’uomo ha interrogato il proprietario del supermercato su ciò che il praticante aveva fatto al suo mercato e su ciò di cui avevano parlato.

In seguito Bai ha comprato un’auto per consegnare il pane. Gli agenti della stazione di polizia locale e della brigata di polizia stradale lo hanno seguito più volte. Hanno fotografato la sua auto e sostenuto che il veicolo, con il pane a bordo, superava il limite di peso. Alla fine hanno usato questa scusa per confiscargli la patente di guida e non l’hanno più restituita. Hanno mentito dicendo di averla persa, ma non gli hanno permesso di ottenere una patente sostitutiva.

2.2.1.2. Telecamere di sorveglianza, spioncini e serrature con impronte digitali

Il 22 novembre 2023 la signora Zhou Fengqin, una sessantenne residente nella città di Daqing, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata molestata dal responsabile della rete locale e da altre cinque persone. Hanno verificato i suoi dati personali e le hanno chiesto il numero di telefono (il sistema cinese di gestione sociale a griglia prevede che ogni contea sia divisa in zone più piccole, o griglie, e che i manager delle griglie siano incaricati di monitorare i cittadini e di segnalarne regolarmente le attività sospette ai governi locali).

Quando quel giorno Zhou è uscita, ha visto una telecamera di sorveglianza che lampeggiava con una luce rossa sul tubo del riscaldamento che si trovava di fronte al suo appartamento. Ha tirato giù la telecamera e estratto le due schede di memoria. Il rosso lampeggiava ancora. L’ha quindi gettata in un cestino perché non voleva che la telecamera continuasse a registrarla. Circa due ore dopo, il figlio l’ha chiamata dicendo che la polizia gli aveva ordinato di restituirle la telecamera.

Oltre alle telecamere di sorveglianza, anche gli spioncini e le serrature a impronte digitali prodotti negli ultimi anni sono dotati di telecamere. Quando i praticanti distribuiscono il materiale del Falun Gong nelle aree residenziali, le loro foto possono essere scattate dagli spioncini e dalle serrature a impronte digitali, che poi inviano le foto ai proprietari delle case e alla polizia. Durante diversi arresti, la polizia ha descritto chiaramente gli abiti che i praticanti indossavano quando distribuivano il materiale.

2.2.1.3. Sorveglianza delle attività sui social media

Solo tra luglio e agosto dello scorso anno, sette praticanti in sette province diverse sono stati arrestati per aver pubblicato informazioni sul Falun Gong sui social media.

Cheng Qianyue, un agricoltore della contea di Cao nella provincia dello Shandong, è stato arrestato il 3 luglio, dopo che la polizia ha scoperto che aveva postato messaggi che recitavano “La Falun Dafa è buona” e “Verità-Compassione-Tolleranza sono buone” su Kwai (una piattaforma di social media di tipo TikTok per brevi video e tendenze).

Il signor Yao Xianmin, di 53 anni, originario della città di Siping nella provincia dello Jilin, negli ultimi anni ha svolto lavori saltuari a Changchun (la capitale della provincia). Aveva un account su TikTok, dove usava uno pseudonimo per pubblicare informazioni sul Falun Gong in varie forme (video, poesie, ecc.) dal punto di vista di un non praticante del Falun Gong. Si dice che avesse circa 30.000 followers. La polizia informatica ha scoperto la sua vera identità e lo ha arrestato intorno al 10 luglio 2023. Attualmente è recluso nel centro di detenzione della contea di Zhenlai, nella provincia dello Jilin. Alla sua famiglia e al suo avvocato sono state negate le visite.

Tang Zhifei, di 41 anni, è un ingegnere informatico della città di Hefei, nella provincia dell’Anhui. È stato arrestato a casa il 3 agosto per aver pubblicato video informativi sul Falun Gong su una piattaforma di social media all’estero con più di 6.000 visualizzazioni. La polizia ha minacciato di condannarlo ad almeno tre anni.

Mo Shanyi, originario della contea di Pengxi nella provincia del Sichuan, stava lavorando a Wenzhou, nella provincia dello Zhejiang, quando la polizia locale lo ha avvicinato il 20 luglio. Gli agenti gli hanno intimato di consegnare il suo cellulare e glielo hanno restituito dopo un rapido esame. La polizia ha arrestato Mo il 7 agosto, sostenendo che il suo account WeChat contenesse informazioni sul Falun Gong. È stato anche accusato di aver pubblicato informazioni sul Falun Gong su TikTok. Mo è stato trasferito a Pengxi e trattenuto nel centro di detenzione della contea. È stato rilasciato il 14 settembre.

2.2.1.4. Impedire di lasciare la Cina

A maggio 2023 la signora Li Aiping, di 51 anni, della città di Jingshan, nella provincia dell’Hubei, ha fatto richiesta del passaporto, ma il dipartimento di polizia locale si è rifiutato di processare la sua domanda. In seguito le è stato detto che era nella lista nera dei praticanti del Falun Gong a cui è vietato viaggiare all’estero. Non ha quindi potuto recarsi all’estero per trovare cure mediche migliori per suo figlio di 25 anni, che è diventato disabile a causa della tubercolosi ossea (una condizione in cui la tubercolosi si diffonde oltre i polmoni e colpisce le articolazioni).

Il 5 gennaio 2023 la signora Cai Qiaoling, della città di Kaifeng, nella provincia dell’Henan, si è recata all’ufficio immigrazione della contea di Tongxu per richiedere il rilascio del passaporto. Ha saputo che il dipartimento di polizia del distretto di Shunhe le aveva vietato di recarsi all’estero fino al 26 gennaio. Quando il 29 gennaio ha cercato di ottenere il passaporto in un ufficio locale, le è stato detto che doveva ancora consultare l’ufficio immigrazione, che il 2 febbraio le ha comunicato il divieto di lasciare il Paese fino al 1° agosto 2023, senza fornire alcuna motivazione. Il 2 agosto, il divieto è stato esteso a tempo indeterminato.

La signora Tong Jing, di 57 anni, residente a Fushun nella provincia del Liaoning, è stata arrestata il 9 agosto, quando si è recata alla stazione di polizia locale per presentare la domanda di passaporto. Poiché il marito è morto quando il figlio aveva otto anni, Tong ha cresciuto il bambino da sola. In seguito il ragazzo è andato a studiare all’estero. La donna ha richiesto il passaporto per partecipare alla cerimonia di laurea, ma è stata arrestata. È stata tenuta in custodia per 14 giorni e rilasciata il 23 agosto.

2.2.1.5. Molestie di persona

Yu Shuzhen, residente nella contea di Changle nella provincia dello Shandong, è stata molestata tre volte tra giugno e settembre 2023. A giugno un funzionario del villaggio e due agenti di polizia si sono recati a casa sua, ma lei non c’era, così sono andati a casa di una sua amica, dicendole di aver notato che era rimasta fino a tardi a casa di Yu diverse volte negli ultimi tempi, e le hanno chiesto se praticava il Falun Gong con lei. Quando l’amica ha detto che Yu non le aveva mai parlato del Falun Gong, la polizia se n’è andata.

Il funzionario del villaggio e la polizia sono tornati l’11 luglio. Hanno detto che se Yu avesse promesso di non praticare più il Falun Gong, l’avrebbero rimossa dalla loro lista. Siccome lei non ha risposto, il funzionario l’ha avvertita: “Se sei ancora sulla lista, possiamo arrestarti in qualsiasi momento e ti troveremo anche se cerchi di nasconderti”. La donna non ha detto nulla.

Uno degli agenti di polizia ha chiesto al funzionario del villaggio: “Hai chiamato suo figlio?”. “Sì, l’ho fatto, ma non ha risposto nessuno. Ho lasciato un messaggio sul suo account WeChat, ma non ho avuto risposta”. L’ufficiale ha detto: “Se suo figlio sta con lei, arresteremo anche lui”.

Il 30 settembre Yu è tornata a casa dopo aver fatto una commissione e ha visto il funzionario del villaggio in piedi davanti alla sua porta (il funzionario vive dall’altra parte della strada). Poco dopo, questo si è presentato alla sua porta con una donna che ha detto essere del governo della città e che era lì per controllare la casa di Yu. La praticante ha parlato poco e il funzionario ha fatto la maggior parte del discorso, cercando ancora di convincerla a rinunciare al Falun Gong.

A Shanghai, la signora Li Baoying, residente nella zona residenziale di Yangjing, nel Nuovo Distretto di Pudong, si è trasferita a casa della madre a Lujiazui, Shanghai, il 12 settembre 2023, dopo la morte dell’anziana donna.

Il 15 settembre, due agenti del comitato residenziale sono andati a raccogliere i dati di Li. Lei non era in casa e il marito, che non pratica il Falun Gong, ha dato loro il suo numero di telefono. Hanno anche chiesto se si trattasse di un soggiorno a breve o a lungo termine.

Qualche ora dopo è arrivato un agente di polizia con tre membri del comitato residenziale. Li ha detto che aveva intenzione di dividere il suo tempo tra i due posti. La polizia le ha ordinato di mettere in affitto la casa della madre e di tornare a casa sua.

Il 18 settembre Wu Ruishen, del comitato residenziale, è andato a cercare nuovamente Li. La donna non gli ha permesso di entrare in casa sua, ma gli ha parlato davanti alla porta. Wu le ha intimato di tornare a casa sua, altrimenti l’avrebbero messa sotto sorveglianza 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Il 1° ottobre, mentre Li accompagnava il marito a una visita dentistica, ha ricevuto una chiamata dalla polizia. Dopo aver rivelato la sua posizione, due agenti sono arrivati in meno di cinque minuti. Hanno controllato i documenti, scattato le foto e perquisito la borsa del marito.

Il 29 novembre Wu è tornato a molestare Li con un agente di polizia e un membro del comitato di strada. Quando la donna ha chiesto di vedere il tesserino della polizia, lui gliel’ha mostrato. Non le ha detto il suo nome, ma le ha lasciato registrare il suo numero di distintivo (012329). Le ha chiesto: “Ha detto che avrebbe vissuto in entrambi i luoghi, è tornata alla sua residenza a Yangjing di recente?”. Li ha risposto: “È mia libertà decidere dove stare. Non avete il diritto di interferire”. Prima di andarsene, gli agenti hanno minacciato di controllarla ogni mese.

2.2.2. Arresti veri e propri

In molte occasioni, la polizia si limita ad arrestare i praticanti presi di mira, senza che questi siano sottoposti a sorveglianza o molestie a lungo termine. Molti di loro sono stati arrestati mentre erano in giro o mentre sensibilizzavano l’opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong. Di seguito sono riportati alcuni casi di “arresto definitivo”.

Il signor Cheng Panfeng, quarantenne, lavora presso la scuola media Songyuan di Zhongshan, nella provincia del Guangdong, da quando si è laureato nel 2002. Il 27 aprile 2023, mentre stava lavorando, un amministratore della scuola lo ha chiamato in ufficio. L’uomo si è recato sul posto, ma è stato arrestato e portato alla stazione di polizia locale.

La famiglia si è recata più volte alla stazione di polizia la sera per chiedere informazioni sul suo caso, ma la polizia si è rifiutata di fornire qualsiasi informazione, con la scusa che il suo caso era riservato. La polizia ha anche negato alla famiglia la richiesta di fargli visita o chiamarlo.

Il 2 maggio, diversi agenti in borghese e membri del comitato residenziale hanno molestato i familiari a casa, intimando loro di non cercare informazioni sul caso di Cheng. Nonostante le forti richieste della famiglia, solo un agente ha mostrato i propri documenti.

Dopo aver scontato sette anni e mezzo di carcere per la sua fede nel Falun Gong, Hao Jingming, di 58 anni, ex direttore dell’Osservatorio meteorologico dell’aeronautica militare di Baishiyi a Chongqing, è stato nuovamente arrestato il 3 luglio 2023, mentre partecipava a un raduno di praticanti del Falun Gong.

La polizia ha fatto irruzione nell’abitazione che il signor Hao condivideva con la madre. Secondo un testimone, più di 10 volanti della polizia erano parcheggiate fuori da casa sua. La madre di Hao, che aveva 70 anni e ha subito una frattura comminuta poco tempo prima, ha chiamato la figlia, che era uscita poco dopo aver consegnato loro del cibo. La figlia è tornata di corsa e ha chiesto alla polizia perché stessero arrestando suo fratello. La polizia ha insistito che doveva farlo.

Secondo un infiltrato, la polizia aveva iniziato a monitorare Hao nel novembre 2022. Per tre settimane gli agenti hanno sorvegliato la casa di un altro praticante per catturarlo.

Hao ha iniziato uno sciopero della fame per chiedere il proprio rilascio incondizionato. Nonostante le sue deboli condizioni fisiche, la polizia lo ha tenuto ammanettato e incatenato. Quando le guardie del centro di detenzione hanno cercato di nutrirlo con la forza, ha vomitato sangue. Hao è stato incriminato il 18 dicembre scorso e sta affrontando il processo.

Cao Yang, residente a Xinmin nella provincia del Liaoning, di circa 46 anni, è stato arrestato il 26 luglio 2023. Più di 20 altri praticanti del Falun Gong locali sono stati arrestati nello stesso momento. Per eseguire l’arresto di gruppo sono state mobilitate diverse stazioni di polizia in tutta la città. Ora sta affrontando il processo, dopo essere stato incriminato nel dicembre scorso.

Cao non è l’unico della sua famiglia a essere stato preso di mira per aver praticato il Falun Gong. Sua moglie, Hui Liqi, e i suoi genitori, Cao Guangfu e Zhao Min, sono stati tutti arrestati in diversi momenti durante gli ultimi 24 anni di persecuzione. Cao ha già scontato due pene detentive, per un totale di 15 anni.

An Shunlian, di 76 anni, residente a Kunming nella provincia dello Yunnan, è stata arrestata fuori da un ospedale locale il 10 agosto 2023, dopo essere stata denunciata da un giovane con problemi alle gambe per avergli parlato dei benefici del Falun Gong per la salute. La polizia è arrivata subito e ha arrestato la signora An. Lei li ha esortati a smettere di partecipare alla persecuzione del Falun Gong, ma i poliziotti si sono rifiutati di ascoltarla e hanno imprecato contro di lei.

Dopo che il centro di detenzione locale ha rifiutato di ammettere An, data la sua età avanzata, la polizia l’ha rilasciata il giorno dopo e l’ha messa agli arresti domiciliari. Gli agenti hanno chiesto al marito 86enne, anch’egli praticante del Falun Gong, di presentarsi da loro insieme a lei il lunedì successivo (14 agosto).

2.2.3. Detenzione

Dopo aver arrestato i praticanti del Falun Gong, la polizia spesso tiene le famiglie all’oscuro della loro situazione e sottopone segretamente i casi al procuratore, nel tentativo di impedire alle famiglie di agire per ottenere giustizia per i loro cari. Alcuni praticanti, quando si rifiutano di rispondere alle domande della polizia, subiscono anche torture e interrogatori. Alcuni hanno sviluppato patologie a causa degli abusi fisici e dei disagi mentali subiti durante la detenzione. Alcuni praticanti hanno iniziato scioperi della fame per protestare contro la persecuzione, per poi essere puniti dalle autorità con l’alimentazione forzata.

2.2.3.1 Arresti e detenzioni arbitrari

Yuan Jingxiu, ingegnere elettrico di 54 anni della città di Liaoyang, nella provincia del Liaoning, è detenuta in cella d’isolamento da più di sei mesi, dopo essere stata arrestata al lavoro il 26 giugno 2023 per aver praticato il Falun Gong.

I familiari della signora Yuan hanno detto di aver ricevuto una telefonata da lei dopo il suo arresto, nella quale ha descritto di essere stata trattenuta in una stanza buia, ma di non avere idea di dove fosse. Da allora, la sua famiglia non ha più avuto sue notizie.

Quando Liu Hongshu è stato rilasciato il 26 settembre 2023, dopo aver scontato tre anni per aver praticato il Falun Gong, è rimasto sconvolto nell’apprendere che suo padre era morto mentre lui era in carcere. L’anziano si era recato al dipartimento di polizia per chiedere il rilascio del figlio, ma gli era stato rifiutato. Era così sconvolto che è caduto nel cortile del dipartimento di polizia. È morto poco tempo dopo, senza vedere suo figlio per l’ultima volta.

Liu, di 56 anni, residente nella contea di Qishan nella provincia dello Shaanxi, addolorato per la morte del padre, ha presentato un reclamo contro il dipartimento di polizia, il procuratore e il tribunale per l’arresto, l’incriminazione e la condanna ingiusti. Non è chiaro quando abbia presentato esattamente le sue denunce a ciascuna agenzia, ma da allora non si hanno più sue notizie e nessuno lo ha più visto. La sua famiglia sospetta che sia stato arrestato di nuovo per aver presentato le denunce.

2.2.3.2. Decessi durante la detenzione

Tra i praticanti arrestati nel 2023, due sono morti sei giorni dopo il loro arresto.

Hu Yongxiu, di 64 anni, residente a Wuhan nella provincia dell’Hubei, è morta sei giorni dopo essere stata arrestata, il 30 marzo 2023, per aver parlato del Falun Gong fuori da un ospedale.

Anche la signora Liang Lixin, della Lega di Hinggan, nella Mongolia Interna, è morta sei giorni dopo essere stata arrestata nel marzo dello scorso anno, mentre faceva visita alla figlia nella città di Changchun, nella provincia dello Jilin. È morta nel centro di detenzione di Jiutai mentre la polizia stava costruendo un caso contro di lei.

Altre morti per persecuzione riportate nel 2023 sono riportate nel seguente rapporto: “ Segnalazioni del 2023: 209 praticanti del Falun Gong deceduti nella persecuzione della loro fede”.

2.2.3.3. Torturati in custodia

Spesso, durante gli arresti, i praticanti subiscono violenze eccessive da parte della polizia. Una volta in custodia, possono essere vittime di tortura quando la polizia tenta di costringerli a rinunciare al Falun Gong o a fornire informazioni su ciò che hanno fatto per sensibilizzare sulla persecuzione o sulle loro interazioni con altri praticanti.

Negli ultimi anni, la signora Han Yuzhen ha vissuto a Shenyang, nella provincia del Liaoning, per prendersi cura del nipote. Nel tempo libero, usciva per parlare con le persone e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong. Il 29 gennaio 2023, mentre parlava con una giovane donna, questa l’ha registrata di nascosto e l’ha denunciata alla polizia, che ha arrestato Han pochi istanti dopo fuori da un supermercato e l’ha portata alla stazione di polizia.

Il capo della polizia Ma ha spruzzato dell’acqua piccante negli occhi, sul viso e sulla testa di Han. La donna ha sentito bruciare il cuoio capelluto e il viso e non riusciva ad aprire gli occhi. Ma l’ha anche ammanettata e, mentre la portava in ospedale per un esame fisico, le ha calpestato la testa, il collo e la schiena nell’auto della polizia. A causa dell’alta pressione sanguigna e del battito cardiaco accelerato, le è stata negata l’ammissione nel carcere locale.

Il 31 gennaio, prima che la polizia forzasse la serratura per sequestrare Han, la donna è stata spruzzata con l’acqua piccante quattro volte. La sua pressione sanguigna ha raggiunto un livello pericolosamente alto. Il 1° febbraio il personale del centro di detenzione le ha scattato una foto e prelevato con la forza le impronte digitali. Non poteva ruotare il corpo durante il sonno, a causa dell’enorme dolore al collo e alla schiena e aveva anche bisogno di aiuto per alzarsi.

Il 2 febbraio Han ha avuto un’eccessiva perdita di sangue dal naso. Aveva nausea e vertigini e la pressione sanguigna continuava a salire. Quando Ma si è recato sul posto per controllare la sua situazione, l’ha schiaffeggiata sulla nuca. Dopo averla portata in ospedale, l’ha anche minacciata: “Ti torturerò fino alla morte e ti seppellirò qui”.

Zhang Jue, di 26 anni, della città di Nanjing nella provincia dello Jiangsu, è stata arrestata il 20 febbraio 2023, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong alla gente per strada. La polizia l’ha legata sulla panca della tigre, le ha puntato una luce molto forte negli occhi e l’ha interrogata per tutta la notte senza permetterle di dormire. Il giorno dopo l’hanno portata in ospedale per un esame fisico e le hanno prelevato un campione di sangue contro la sua volontà. Tre agenti hanno riportato Zhang al luogo dell’arresto e le hanno scattato delle foto da usare come prova. È stata rilasciata il 27 febbraio.

Illustrazione della tortura: panca della tigre

Yu Mei, della città di Zhanjiang nella provincia del Guangdong, ha subito il taglio di un dito e abusi sessuali, dopo essere stata arrestata per aver denunciato la persecuzione del Falun Gong.

La signora Yu Mei

La signora Yu, di 56 anni, e un’altra praticante del Falun Gong, la signora Wu Shaochuan, sono state sequestrate il 14 maggio 2023, dopo che una studentessa universitaria le aveva denunciate per averle parlato della persecuzione. Gli agenti di polizia le hanno perquisite. Quando la polizia ha cercato di fotografarla e di raccogliere le sue impronte digitali, Yu ha lottato. Diversi agenti grandi e muscolosi l’hanno tenuta ferma, le hanno tagliato un dito con una lama affilata e poi hanno spalmato il suo sangue sui loro verbali di interrogatorio.

Il giorno successivo, intorno alle 18:00, la polizia ha portato Yu e Wu in ospedale per un esame fisico. Yu si è rifiutata di farsi misurare la pressione e prelevare il sangue. Due agenti le hanno stretto le spalle e un terzo agente le ha teso il braccio per permettere all’infermiera di effettuare il prelievo.

Poi le è stato fatto un elettrocardiogramma. La polizia l’ha portata sul lettino da visita e le ha strappato la camicia e la gonna per permettere ai medici maschi di esaminarla contro la sua volontà. In seguito, due agenti l’hanno portata con la forza a fare una radiografia.

Dopo gli esami fisici, le due donne sono state portate direttamente alla prigione della città di Zhanjiang. All’arrivo, una guardia ha ordinato a Yu di accovacciarsi. Lei si è rifiutata e due uomini forti le hanno dato dei calci sul retro delle ginocchia, costringendola a inginocchiarsi. Non riusciva a respirare e lottava con tutte le sue forze. Quando la guardia ha alzato la mano per colpirla, ha urlato: “La guardia picchia le persone!”. Poiché molti detenuti stavano guardando, la guardia ha rinunciato a colpirla.

Diverse guardie hanno trascinato Yu in uno spogliatoio e le hanno ordinato di indossare l’uniforme da detenuta. Lei si è rifiutata e due guardie l’hanno immediatamente spogliata, lasciandola in mutandine. Le hanno poi ammanettato le mani dietro la schiena. Una guardia donna le ha sfilato anche le mutandine e ha detto alle guardie maschili di guardarci dentro.

2.2.3.4. Benessere fisico in pericolo

Kong Jiuhong, ex dipendente di una fabbrica tessile, è in sciopero della fame da quando è stata arrestata il 24 ottobre 2023. Poiché il marito e il figlio vivono in un’altra città, hanno saputo del suo arresto solo alcuni giorni dopo, quando il marito è tornato a casa loro nella città di Anlu, nella provincia dell’Hubei. La porta d’ingresso era stata forzata, il garage era stato perquisito e il computer, la stampante e i libri del Falun Gong di Kong erano stati confiscati. Il marito l’ha cercata ovunque e alla fine l’ha trovata in un centro per il lavaggio del cervello.

Il marito della signorai Kong ha confermato che il giorno dell’arresto aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Ha chiesto il suo rilascio immediato, ma è stato rifiutato dal Dipartimento di polizia della città di Anlu.

Oltre a Kong, anche un’altra praticante di Anlu, la signora Yang Furong, di 57 anni, sta accusando sintomi di malattia durante la detenzione. Yang è stata arrestata il 15 novembre e portata al centro per il lavaggio del cervello di Changsong. A causa delle intimidazioni e dell’intenso lavaggio del cervello per indurla a rinunciare al Falun Gong, ha iniziato a soffrire di ipertensione e intorpidimento di mani e piedi. Le autorità l’hanno trasferita segretamente in ospedale il 18 novembre. Quando la sua famiglia ha saputo dove si trovava e si è recata in ospedale per farle visita, un’agente ha scattato delle foto ai suoi figli.

2.3 Portarli alla bancarotta finanziaria

Quando Liu Kangfu, residente nella città di Anshun nella provincia del Guizhou, è stato rilasciato nel maggio 2023 dopo aver scontato una pena detentiva di tre anni per aver praticato il Falun Gong, non solo è stato licenziato dal suo lavoro, ma il suo registro di famiglia è stato sospeso e la polizia locale ha tentato di trasferirlo nel distretto dove era stato arrestato. Senza la registrazione della famiglia, non ha potuto richiedere un sussidio per reddito basso o trovare un nuovo lavoro. Ha lottato per sbarcare il lunario, ma è stato comunque costretto a pagare i restanti 10.000 yuan (circa 1.280 euro) della multa giudiziaria di 310.000 yuan (circa 39.800 euro).

Come Liu, molti altri praticanti del Falun Gong devono affrontare persecuzioni finanziarie per aver sostenuto la propria fede. Alcuni sono stati licenziati dai loro datori di lavoro senza un motivo valido, altri non sono riusciti a trovare un lavoro dopo che i loro documenti d’identità o la registrazione della famiglia sono stati confiscati, e i praticanti più anziani si sono visti sospendere la pensione.

2.3.1. Arrestata per aver chiesto il risarcimento per aver subito la persecuzione finanziaria

Xiong Xiulian, di 70 anni, è un’insegnante in pensione della scuola elementare di Baota a Huanggang, nella provincia dell’Hubei. Tra il luglio 2000 e il maggio 2003 è stata arrestata tre volte e le sono stati trattenuti 35 mensilità di stipendio. Oltre alla persecuzione finanziaria, durante la detenzione ha subito anche torture, tra cui frustate con catene metalliche, calci, percosse e alimentazione forzata mentre era ammanettata e incatenata da otto guardie del centro di detenzione. Quando la signora Xiong è andata in pensione nel 2008, i suoi benefici pensionistici erano basati su un livello di stipendio inferiore rispetto a quello effettivo, come punizione per non aver rinunciato al Falun Gong.

Avendo scritto numerose lettere a vari enti governativi per chiedere il rimborso della retribuzione sospesa e dell’illegittima riduzione della pensione, Xiong è stata arrestata il 14 dicembre 2023 mentre faceva la spesa. La polizia ha minacciato di condannarla al carcere.

2.3.2. Tagliato il sussidio a una donna dell’Hubei come ritorsione contro i suoi sforzi per riavere la pensione sospesale dal 2018

La signora Qian Youyun, di 58 anni, residente a Wuhan nella provincia dell’Hubei, si è vista bloccare il sussidio mensile il 21 ottobre 2023, mentre cercava di ripristinare la pensione sospesa dall’aprile 2018.

Il calvario di Qian deriva dalle tre pene detentive subite a causa della sua fede nel Falun Gong. Nel 2000 è stata condannata a tre anni e torturata brutalmente in prigione. Nell’agosto 2014, all’età di 49 anni, è andata in pensione anticipata e quattro mesi dopo è stata arrestata e condannata a quattro anni di carcere. Mentre scontava la seconda pena detentiva, nell’aprile 2018 l’ufficio locale della previdenza sociale ha emesso un avviso che le ordinava di restituire le prestazioni pensionistiche erogatele tra il 2000 e il 2003 (durante la prima pena detentiva) e tra il dicembre 2014 e l’aprile 2018 (la maggior parte della seconda pena detentiva). Non avendo i soldi per pagare, l’ufficio della previdenza sociale le ha sospeso la pensione per ripagare il “debito pensionistico” pregresso.

Quando Qian ha terminato il suo secondo periodo di detenzione, nel dicembre 2018, ha cercato di ottenere il ripristino della pensione. Ma prima che i suoi sforzi dessero frutti, nell’aprile 2019 è stata nuovamente arrestata e condannata a due anni di carcere. Dopo essere stata rilasciata nell’aprile 2021, Qian ha ripreso i suoi sforzi per ottenere il ripristino della pensione. L’ufficio della previdenza sociale ha accettato di rilasciarle un sussidio mensile di 1.000 yuan (circa 128 euro) dopo che lei ha fatto appello a diverse agenzie governative. Poiché si rifiutava di ripristinare la pensione, la signora ha intentato una causa contro l’ufficio presso il tribunale locale.

Il tribunale, tuttavia, ha lavorato per incastrare Qian, invece di sostenere la giustizia per lei. Alcuni impiegati del tribunale hanno affermato che la donna aveva spedito loro materiale informativo sul Falun Gong e l’hanno denunciata all’Ufficio 610 del distretto di Jiangxia e al PLAC. Le due agenzie hanno quindi ordinato alla polizia di arrestarla il 14 settembre 2023. Le hanno inflitto 15 giorni di detenzione amministrativa in un carcere locale.

Il 26 settembre 2023 la polizia ha prelevato Qian dalla cella per portarla all’udienza in tribunale. Il giudice Song Yaojing ha deciso di archiviare il caso perché la donna “aveva volontariamente ritirato la sua causa contro l’ufficio della previdenza sociale”, il che non potrebbe essere più lontano dalla verità.

Qian ha presentato ricorso al tribunale intermedio della città di Wuhan. Ha anche inviato una richiesta di riesame amministrativo all’Ufficio giudiziario del distretto di Jiangxia, chiedendo all’agenzia di indagare sulla decisione illegittima dell’ufficio della previdenza sociale di sospendere la sua pensione. Per legge, nessun ente governativo dovrebbe negare le prestazioni pensionistiche ai pensionati, che sono beni guadagnati legittimamente.

Peng Peng, del Comitato per gli Affari Politici e Legali del distretto di Jiangxia, ha convocato Qian nel suo ufficio il 21 ottobre 2023. Ha diffamato il Falun Gong e le ha ordinato di firmare alcuni documenti per acconsentire alla decisione dell’ufficio della previdenza sociale di sospendere la sua pensione. La signora si è rifiutata di firmare, ma l’ufficio ha interrotto l’erogazione del suo sussidio mensile di 1.000 yuan a partire da quel giorno.

Il marito di Qian ha solo 2.000 yuan (circa 260 euro) di reddito pensionistico mensile. Fanno fatica ad arrivare a fine mese.

2.3.3. Ex dipendente di banca licenziato ingiustamente e impossibilitato a richiedere le prestazioni pensionistiche

Tian Haitao, residente a Jiamusi nella provincia dell’Heilongjiang, lavorava come tecnico informatico presso la Banca agricola di Fujin. Poiché si è rifiutato di rinunciare al Falun Gong, dal 2000 non gli è stato permesso di presentarsi al lavoro, né gli è stata corrisposta alcuna retribuzione. Non è mai stato emesso nei suoi confronti un avviso formale di licenziamento. Quando ha scritto al suo dirigente per chiedere il reintegro nel suo posto di lavoro, l’allora presidente della banca Liu Zhimin gli ha detto: “Non c’è modo per me di trovarti un lavoro. Sentiti libero di presentare un reclamo contro di me dove vuoi”.

Quando Tian ha raggiunto l’età pensionabile nel maggio 2023, ha contattato nuovamente la banca per presentare la sua domanda di pensionamento, ma la banca si è rifiutata di accettarla e Zhang Ruifeng, l’attuale presidente, gli ha detto: “Lei è già stato licenziato nel 2000 perché si è assentato dal lavoro. Può presentare un reclamo contro di noi alla commissione disciplinare”.

2.3.4. Autista di rideshare perde il lavoro per aver parlato del Falun Gong a un passeggero

Il signor Gao Xiang, di 54 anni, era un autista della compagnia DiDi Chuxing di Pechino. Poiché è stato denunciato per aver parlato del Falun Gong a un passeggero, è stato trattenuto per 10 giorni e licenziato nel settembre 2022. Ha presentato diversi appelli al governo locale e al tribunale. Invece di sostenere la giustizia, le autorità hanno mandato la polizia a perseguitarlo.

Alle 6:40 del 20 giugno 2023, la polizia ha bussato alla porta di Gao, sostenendo che aveva investito qualcuno e che la vittima era fuori in attesa di parlargli. Poiché Gao non aveva avuto alcun incidente quel giorno, si è rifiutato di aprire la porta e la polizia se n’è andata poco dopo.

Quella sera, il praticante ha ricevuto diverse telefonate dalla polizia che gli chiedeva se lavorasse per DiDi e altri dettagli sul suo lavoro. Senza pensarci troppo, Gao ha risposto a tutte le domande. Con l’inganno, il 18 luglio 2023 è stato indotto a presentarsi alla stazione di polizia, per poi essere arrestato e portato al centro di detenzione il giorno successivo. Anche se è stato rilasciato subito dopo, la polizia lo ha molestato altre volte nei mesi successivi. Ora sta affrontando un processo, dopo che la polizia ha presentato il suo caso al procuratore.

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Reported in September and October 2023: 1,040 Falun Gong Practitioners Arrested or Harassed for Their Faith

Reported in July and August 2023: 1,082 Falun Gong Practitioners Arrested or Harassed for Their Faith

Reported in the First Half of 2023: 3,133 Falun Gong Practitioners Arrested or Harassed for Their Faith

Reported in March and April 2023: 1,320 Falun Gong Practitioners Arrested or Harassed for Their Faith

Reported in January and February 2023: 624 Falun Gong Practitioners Arrested or Harassed for Their Faith

Altri due rapporti annuali di sintesi sulle persecuzioni:

Segnalazioni del 2023: 1.190 casi di praticanti del Falun Gong condannati per la loro fede

Segnalazioni del 2023: 209 praticanti del Falun Gong deceduti nella persecuzione della loro fede